Primo caso di Influenza Aviaria H5N1 negli USA

Un caso di congiuntivite con emorragia a entrambi gli occhi, senza compromissione della vista, ha attirato l’attenzione come il primo caso umano collegato all’epidemia di virus dell’influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità che coinvolge i bovini da latte negli Stati Uniti (USA). Questo caso, che coinvolge un lavoratore di un’azienda lattiero-casearia nel Texas, è stato recentemente documentato nel New England Journal of Medicine da esperti dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta, del Texas Department of State Health Services e del Texas Tech University Bioterrorism Response Laboratory di Lubbock, insieme al Texas Department of State Health Services di Austin.

Primo caso di Influenza Aviaria H5N1

Dettagli del Primo caso di Influenza Aviaria H5N1

Il paziente ha manifestato arrossamento e fastidio all’occhio destro all’inizio di marzo 2024. L’esame medico iniziale ha rivelato emorragia sottocongiuntivale e drenaggio sieroso nell’occhio interessato. Non sono stati riscontrati febbre né sintomi respiratori. Nonostante il paziente non abbia riportato alcun contatto con uccelli selvatici o pollame malati, ha avuto un’esposizione diretta e ravvicinata con mucche da latte, alcune delle quali mostravano segni di malattia correlata al virus H5N1.

Il paziente è stato sottoposto a isolamento domiciliare e trattato con il farmaco antivirale oseltamivir. I campioni congiuntivali e nasofaringei hanno confermato la presenza del virus dell’influenza A e A(H5). Nonostante la scomparsa dei sintomi oculari il giorno successivo, sono state riscontrate emorragie subcongiuntivali in entrambi gli occhi durante la rivalutazione medica.

Analisi e Risultati

L’analisi dei campioni ha confermato l’infezione da virus H5N1. Il virus isolato apparteneva al clade 2.3.4.4b e presentava una mutazione PB2 E627K associata all’adattamento virale a ospiti mammiferi. Tuttavia, non sono stati identificati marcatori genetici associati a una ridotta suscettibilità ai farmaci antivirali approvati.

Le sequenze virali ottenute dal paziente e dai bovini da latte mostravano principalmente caratteristiche genetiche aviarie. Tuttavia, è stata riscontrata una stretta correlazione tra l’emoagglutinina del virus del paziente e quella dei virus utilizzati per due candidati vaccini contro l’A(H5N1), clade 2.3.4.4b.

Implicazioni e Conclusioni sul Primo caso di Influenza Aviaria H5N1

Poiché i virus dell’influenza A(H5N1) hanno un potenziale pandemico, è importante comprendere e monitorare attentamente la loro trasmissione inter-specie. La stretta correlazione tra il virus del paziente e i candidati vaccini offre opportunità per la produzione di vaccini, se necessario.

Questo caso evidenzia l’importanza della sorveglianza attiva e della rapida risposta alle nuove minacce virali emergenti, sia nell’ambito umano che veterinario.

FAQ

  1. Quali sono i sintomi dell’infezione da H5N1?
    • La congiuntivite con emorragia agli occhi è uno dei sintomi segnalati, insieme a febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie.
  2. Qual è il tasso di mortalità associato all’H5N1?
    • Il tasso di mortalità cumulativo supera il 50%, rendendo l’H5N1 una delle varianti più letali dell’influenza aviaria.
  3. Quali sono le implicazioni della mutazione PB2 E627K?
    • Questa mutazione è associata all’adattamento del virus a ospiti mammiferi, aumentando il rischio di trasmissione inter-specie.
  4. Quali misure preventive possono essere adottate contro l’infezione da H5N1?
    • Tra le misure preventive vi sono l’isolamento dei casi confermati, l’uso di farmaci antivirali e lo sviluppo di vaccini efficaci.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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