L’indispensabile uso della mascherina
Dall’inizio della pandemia da SARS-CoV-2 si è manifestata la necessità dell’utilizzo della mascherina come mezzo di protezione individuale. Nuovi studi, svolti per valutarne il positivo impatto, non solo confermano quanto poc’anzi detto ma mostrano anche nuovi punti di vista da tenere in considerazione.
Misure di prevenzione
L’efficace diffusione di SARS-CoV-2 è dovuta alla sua facilità di trasmissione tramite via aerea; risulta quindi chiaro e opportuno adottare alcune strategie di prevenzione che possono realmente fare la differenza a livello individuale e di popolazione (Fig. 1).
È infatti necessario, ove possibile, frequentare luoghi aperti e poco affollati, garantire una buona ventilazione di ambienti chiusi e pulire le superfici con detergenti o alcol. È altresì fondamentale mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro ed evitare tutti quei gesti che facevano parte della nostra quotidianità quali abbracci e strette di mano.
Inoltre, è indispensabile portare sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e indossarli correttamente sia negli ambienti chiusi che aperti.
Uso della mascherina: quando indossarla
In Italia, in base al DPCM del 26 aprile 2020, l’uso della mascherina è obbligatorio negli spazi chiusi o all’aperto dove non vi sia la possibilità di garantire un’opportuna distanza interpersonale.
In base al comma 2 dell’articolo 3 del DPCM prima menzionato:
“possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.
Come indossarla?
Indossare correttamente la mascherina non è affatto scontato e ribadire ulteriormente la modalità di utilizzo è fondamentale (Fig. 2).
Prima di indossare la mascherina è bene lavare accuratamente le mani e successivamente procedere indossandola toccando solo gli elastici. La mascherina va posizionata facendo perfettamente aderire il ferretto superiore al naso e portandola fino a sotto al mento. Portare la mascherina sotto al naso rende assolutamente effimero il suo scopo.
Inoltre, durante l’uso, bisogna stare attenti a non manipolarla, non riporla in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani.
Quando si rimuove bisogna continuare a manipolarla soltanto attraverso gli elastici e lavare le mani con cura.
L’uso della mascherina nella riduzione della carica virale
Recenti dati epidemiologici hanno portato a ipotizzare che l’uso della mascherina possa non soltanto ridurre la diffusione del virus bloccando le goccioline di Flügge ma possa anche ridurre la gravità della malattia COVID_19.
Tale ipotesi si basa sul concetto che la gravità della malattia è proporzionale alla quantità di carica virale a cui si è stati esposti. Infatti, molti studi, svolti anche su altri agenti patogeni, hanno dimostrato che è fondamentale considerare la dose del patogeno nell’inoculo. Esempi lampanti riguardano l’Influenza virus e il Virus dell’immunodeficienza umana, ma anche patologie a eziologia batterica come la tubercolosi. In tutte le patologie menzionate, una dose più elevata di agente patogeno può provocare una malattia più grave e maggiori complicanze.
Inoltre, studi condotti su volontari con influenza e COVID_19 hanno documentato un aumento dose-dipendente nella gravità della malattia dimostrando che:
- lo stretto contatto con il caso primario aumenta le possibilità di infezione e aumenta la gravità della malattia;
- la malattia è generalmente più grave nei casi primari rispetto ai casi secondari e conseguentemente più grave nei casi secondari rispetto ai casi terziari;
- i casi singoli sono spesso meno gravi rispetto ai casi che si verificano in gruppi, come all’interno di famiglie, case di riposo, caserme militari e altri ambienti chiusi.
Nella COVID_19, una potenziale relazione dose-risposta è particolarmente difficile da dimostrare a causa dei fattori coinvolti nello sviluppo di una malattia più grave come età, sesso e comorbilità. Ciononostante, numerosi sono gli studi che testimoniano un’effettiva correlazione tra carica virale e gravità della malattia (Fig. 3).
Uso della mascherina e minor gravità della patologia
Dunque, poiché le mascherine possono filtrare le goccioline contenenti il virus, l’uso di questo dispositivo di protezione individuale potrebbe ridurre la quantità di carica virale rilasciata e conseguentemente provocare una malattia asintomatica o di minor gravità.
Questa teoria è ben sostenuta dall’analisi dei paesi che hanno adottato per primi l’uso della mascherina, dove la percentuale di malati gravi è risultata inferiore rispetto ad altri paesi.
Per verificare che l’uso della mascherina sia effettivamente la causa di una riduzione della gravità della malattia COVID_19 serviranno altri studi, ma sempre più prove suggeriscono che l’utilizzo della stessa può effettivamente decidere le sorti della comunità.
Infine, lo sviluppo di un vaccino efficace è senza dubbio il mezzo più potente contro una pandemia di tale portata ma, nell’attesa della diffusione e commercializzazione dei principali candidati vaccinali, è da tenere in considerazione qualsiasi misura di salute pubblica volta alla riduzione della gravità della malattia.
Elena Panariello
Fonti
- http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=235
- http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4722
- https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0002618&utm_campaign=Sonya%2C%20Supposedly&utm_medium=email&utm_source=Revue%20newsletter
- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0306987720333223?via%3Dihub
- https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMp2026913
Buongiorno a tutti, senza entrare in discussioni che richiederebbero pagine e pagine, penso che del virus si sappia ben poco e quindi bisognerebbe usare solo il verbo condizionale.
Quanto nello specifico la teoria che l’uso della mascherina riduca la gravità della patologia non solo è fuori da ogni logica scientifica ma veramente risibile