A Parma diagnosticato il primo caso di virus dell’influenza A della stagione 2016/2017. L’anticipazione di un mese circa rispetto agli altri anni non promette nulla di buono.
Ogni anno tocca prima o poi a tutti! Quella maledetta influenza stagionale che ci obbliga a soffrire senza possibilità di cura, se non riposo assoluto ed antinfiammatori specifici per alleviare i sintomi ad essa correlati. In realtà, negli ultimi anni i mass media hanno caricato parecchio l’ansia dei sempre più candidati al bizzarro titolo “L’ipocondriaco dell’anno”, in special modo sull’influenza A.
Infatti, la paura per l’influenza è sempre più crescente nella popolazione per via delle continue raccomandazioni e notizie sempre abbastanza enfatizzate dall’emittente di turno (stile bollettino di guerra!). Ad onor del vero, se non in rari casi di persone con patologie croniche importanti o in situazioni di grave immunodepressione, i virus influenzali della famiglia Orthomyxoviridae sono abbastanza comuni e ciclicamente si ripresentano ogni inverno creando epidemie con ceppi nuovi, ma pur sempre realizzando un numero di decessi piuttosto basso in rapporto al numero totale dei contagiati.
Quest’anno i primi casi diagnosticati di influenza non hanno voluto proprio attendere, anzi, rispetto al 2015, il primo caso diagnosticato in Italia si è presentato con un mese d’anticipo. Infatti, un ceppo d’ influenzavirus A/H3 è stato riscontrato in un tampone faringeo di un bambino di tre anni ricoverato il 3 Settembre nel Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il piccolo mostrava al momento del ricovero febbre alta e compromissione bronchiale. Come riferito dal pediatra, il bambino è arrivato in Italia il 28 agosto su un gommone dalla Libia, insieme ai genitori, ed era ospitato in un Centro di Accoglienza territoriale. Fortunatamente, il bambino è stato dimesso il 7 Settembre dopo aver ricevuto tutte le cure necessarie, ma con il suo caso ha preso il via ufficialmente la stagione influenzale 2016/2017.
Inoltre, l’infettivologo Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità afferma che i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane hanno avuto mutazioni, e questo predispone, quest’anno, a una maggiore circolazione della malattia. Pertanto, risulta ancora più importante effettuare il vaccino antinfluenzale in tempo. Il Ministero della Salute, attraverso una esaustiva ed interessante circolare intitolata “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2016-2017“, elaborata dalla Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, fornisce informazioni e raccomandazioni necessarie per la prevenzione dell’influenza, attraverso la vaccinazione e le misure di igiene e protezione individuale, raccomandando in particolare di proteggere gli ultra 65enni, i malati cronici, i sanitari e le altre categorie a rischio tramite il vaccino fatto ad hoc per l’attuale stagione influenzale.
Non ci resta che sperare che anche quest’anno la nostra abituale influenza stagionale passi via senza ripercussioni particolari, anche se la rapidità con cui sia comparsa non ci lascia presagire rosee visioni per questo inverno. A tutti voi, cari lettori, il mio personale invito a sostenere la vaccinazione per i vostri cari che appartengono alle categorie sopra citate ed un in bocca al lupo a tutti per un autunno/inverno più in salute possibile!
Giovanni Di Maio (alias Santi Rocca)
Fonti: Ansa , www.quotidiano.net , www.salute.gov.it .