Brusco risveglio per quasi due milioni di italiani che, tra l’ultima settimana del 2017 e la prima del 2018, hanno assaltato ambulatori di medici e pronto soccorso di diverse città di Liguria, Toscana e Campania alla ricerca di cure per una delle peggiori manifestazioni influenzali degli ultimi tempi! Infatti, secondo i dati registrati da InfluNet, il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, circa 12 persone ogni mille assistite (29 su mille tra i bambini sotto i cinque anni), sono cadute preda del virus influenzale (Fig.1), registrando un’incidenza superiore a quella della stagione passata e tra le più alte degli ultimi anni (dati paragonabili riguardano il 2009-2010 con il 12,9 per mille e il 2004-2005 on il 14,6 per mille)
Ma cosa causa numeri tanto elevati ogni anno? Perché i virus influenzali sono in grado di colpire così tante persone in così poco tempo? Per rispondere a queste domande ci si deve soffermare sulla natura di questi parassiti endosimbiotici obbligati e, nello specifico, sulla loro capacità di mutare rapidamente, nascondendosi al nostro sistema immunitario e aumentando così le probabilità di farci ammalare ogni anno. I virus in grado di accumulare un maggior numero di mutazioni sono anche quelli che riescono meglio ad eludere i meccanismi di difesa delle cellule ospiti (Fig.2).
Se tenere sotto controllo i virus influenzali di anno in anno è così difficile, cosa possiamo fare? L’idea di passare l’ultimo dell’anno in un pronto soccorso o a letto circondato da farmaci, mentre tutti festeggiano… beh non sembra molto allettante. Per questo motivo gli esperti consigliano di seguire quattro piccole regole che, seppur non al 100%, possono aiutare le persone a ridurre la probabilità di ammalarsi. Vediamole insieme.
1) Vaccinarsi. La vaccinazione (Fig.3) è considerata il metodo migliore per abbassare il rischio di contrarre il virus influenzale (al pari di altre forme virali). È consigliato soprattutto per le persone più a rischio di complicazioni, come gli anziani e i bambini. Si deve comunque tenere conto che la protezione non è totale: chi si vaccina ha circa il 60% di probabilità di essere protetto (e dunque il 40% di ammalarsi ugualmente). La vaccinazione permette comunque di ridurre l’infezione e la diffusione del virus
2) Lavarsi le mani. Infatti, una delle modalità più frequenti di trasmissione passa proprio per le nostre mani: possiamo infettarci toccando le superfici contaminate e toccando successivamente naso, occhi e bocca (Fig. 4)
3) Evitare le strette di mano. Evitare le varie strette di mano riduce il rischio di contagio e diffusione del virus. Per ridurre ulteriormente le possibilità di contagio, starnutiamo o tossiamo coprendoci la bocca con l’incavo del gomito, invece che con la mano (Fig. 5).
4) Riposo. Il riposo soprattutto ma anche l’idratazione ed una corretta alimentazione in caso di malattia. È sempre consigliato stare a casa se si è malati e fintanto che non si è guariti del tutto, per evitare il contagio o il peggioramento della condizione. La corretta idratazione e un’alimentazione leggera, ricca di vitamine e sali minerali rappresenta un ulteriore aiuto al sistema immunitario (Fig. 6).
Silvia Vallefuoco
Fonte:
- https://www.focus.it/scienza/salute/influenza-peggiore-del-solito https://www.iss.it/site/RMI/influnet/pagine/rapportoInflunet.aspx
Grazie mille per questi articoli, sono davvero interessanti.