L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ufficialmente dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale del vaiolo delle scimmie. Nonostante questo importante annuncio, il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus, ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la vigilanza. Come abbiamo imparato dalla pandemia di Covid-19, la fine dello stato di emergenza non significa che la minaccia per la salute sia scomparsa. Durante una conferenza stampa, è stata evidenziata la necessità di continuare a sorvegliare attentamente la popolazione a rischio. Ma anche coloro che vivono con l’HIV e gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, poiché la maggior parte dei casi è stata registrata in questa categoria.
Siamo veramente al sicuro? L’OMS avverte la fine del vaiolo delle scimmie
Nel maggio 2022, si è verificato un focolaio atipico di vaiolo delle scimmie in Europa. Ci sono stato qui numerosi casi segnalati in diversi Stati membri non collegati a Paesi endemici per la malattia. Dopo un rapido aumento e un picco dei casi a metà luglio 2022, si è poi verificata una riduzione costante dei casi.
“È probabile che diversi fattori abbiano contribuito a un miglior controllo della trasmissione della malattia, tra cui un miglior rilevamento dei casi e una gestione clinica e di salute pubblica più efficace, le vaccinazioni e un cambiamento di comportamento nelle comunità colpite grazie a campagne di sensibilizzazione pubblica”, ha spiegato l’OMS Europa, aggiungendo che “mentre gli Stati membri si preparano a uscire dalla fase di emergenza epidemica, l’incertezza rimane sulle prospettive future”.
Attualmente, molti Stati membri della regione non hanno più una trasmissione locale sostenuta da persona a persona. Tuttavia, in alcuni Paesi è ancora presente, soprattutto in alcuni gruppi a rischio. Per affrontare questa situazione, l’OMS Europa ha pubblicato il documento “Considerazioni per il controllo e l’eliminazione del vaiolo delle scimmie nella regione europea”, che aggiorna le linee guida ad agosto 2022 e definisce le azioni che gli Stati membri devono intraprendere per prepararsi alla prossima stagione di raduni di massa e per prevenire la trasmissione a medio e lungo termine.
L’incertezza rimane sulla situazione futura, ma con un’adeguata sorveglianza, educazione pubblica e azioni preventive, possiamo continuare a proteggere la salute della popolazione. È fondamentale imparare dagli episodi passati e lavorare insieme per mantenere sotto controllo le malattie infettive, al fine di garantire un futuro più sicuro per tutti.
