Il coronavirus cinese deriva da… un serpente?
Recentemente si è parlato molto di un nuovo virus isolato in Cina, che ha provocato una mortale malattia respiratoria infettiva durante questo inverno.
Adesso un nuovo studio, reso noto su Journal of Medical Virology, ci rivela che l’origine di questa infezione, probabilmente, è da ricercare in alcune specie di serpenti.
Di quale specie si tratta?
Sembra che si tratti di Bungarus multicinctus (Figura 1), conosciuto anche come Krait cinese e di Naja atra (Figura 2), conosciuto come Cobra cinese o Taiwan cobra. Entrambe queste specie sono tra le più velenose e pericolose al mondo diffuse prevalentemente nella Cina centrale, meridionale e nel sud-est asiatico.
Dai serpenti all’uomo: Zoonosi
Le zoonosi (Figura 3) sono malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo. Le zoonosi rappresentano un pericolo soprattutto per persone immunodeficienti o ad esempio donne in gravidanza.
Tra le zoonosi ricordiamo:
- Brucellosi
- Encefalopatia spongiforme bovina
- Campylobacter
- Influenza aviaria
- Leishmaniosi
- Rabbia
- Toxoplasmosi
Lo studio
Lo studio rileva che i soggetti infettati dal coronavirus sono stati esposti ad animali selvatici in un mercato dove si vendeva pollame, pesci, ma anche serpenti, pipistrelli ed altri animali da fattoria.
Attraverso un’accurata analisi genetica del virus, la quale è stata messa a confronto con informazioni genetiche su tutti gli altri coronavirus noti, i ricercatori hanno concluso che il 2019-nCoV sembra essere un virus venutosi a creare da una combinazione tra un coronavirus trovato nei pipistrelli e un altro coronavirus di origine sconosciuta.
Il virus risultante ha sviluppato una “ricombinazione” di una proteina virale che riconosce e si lega ai recettori sulle cellule ospiti. Tale riconoscimento è la chiave per consentire ai virus di entrare nelle cellule ospiti.
È stato anche visto che tale virus risiedeva nei serpenti prima di essere trasmesso all’uomo e che questa ricombinazione potrebbe aver consentito la trasmissione dai serpenti all’uomo.
Perché i serpenti?
I serpenti cacciano spesso i pipistrelli ed i rapporti indicano che sono stati venduti proprio dei serpenti nel mercato locale dei frutti di mare a Wuhan, aumentando la probabilità che il 2019-nCoV potrebbe essere passato dalle specie ospiti, ovvero i pipistrelli, ai serpenti ed infine agli umani dando inizio a questo focolaio.
Cosa dicono gli esperti?
Gli autori dello studio hanno affermato che “I risultati suggeriscono per la prima volta che il serpente è il serbatoio più probabile per il 2019-nCoV” e che “Le nuove informazioni ottenute dalla nostra analisi evolutiva sono estremamente significative per un controllo efficace dell’epidemia causata dalla polmonite indotta da 2019-nCoV.“
Risulta perciò chiaro che i massimi esperti si stanno mobilitando in tutte le direzioni per mettere un freno a questo focolaio scoppiato in Cina. Sfortunatamente, non esiste un vaccino approvato o un trattamento antivirale disponibile per l’infezione da coronavirus ma siamo speranzosi che questa infezione possa risolversi nel più breve tempo possibile.
Salvatore Gemmellaro