Cos’è la serotonina?
La serotonina è un neurotrasmettitore prodotto nel cervello e in altri tessuti e organi (polmoni, milza, fegato e cellule enterocromaffini dello stomaco).
La serotonina viene sintetizzata a partire dal triptofano (aminoacido essenziale) che viene convertito in 5-idrossitriptofano dall’enzima triptofano idrossilasi, successivamente l’enzima 5-idrossitriptofano decarbossilasi catalizza la conversione del 5-idrossitriptofano in serotonina.
L’immagazzinamento cambia in base alla zona di produzione: la serotonina prodotta nelle cellule del sistema nervoso centrale viene immagazzinata in vescicole sinaptiche negli assoni terminali dei nervi serotonergici, mentre la serotonina sintetizzata negli altri tipi di cellule viene immagazzinata in granuli.
A cosa serve il neurotrasmettitore serotonina?
Svolge numerose funzioni in base all’organo target:
- nei vasi coronari e nei vasi del muscolo scheletrico svolge un’azione di vasodilatazione;
- nei vasi placentali, renali e ombelicali induce vasocostrizione;
- stimola la secrezione di insulina da parte del pancreas;
- promuove la motilità intestinale;
- induce broncocostrizione;
- al livello del fegato aumenta la produzione di adenosina 3’-5’-monofosfato che a sua volta attiva la fosforilasi stimolando la glicogenolisi.
Effetti del neurotrasmettitore serotonina sul sistema nervoso
La serotonina regola varie funzioni dell’organismo, tra cui il sonno, l’umore, la temperatura corporea e la fame; infatti svolge un’azione anoressizante (cioè stimola la sensazione di sazietà, riducendo il senso di fame).
Al livello del sistema centrale aumenta la spesa energetica attraverso la stimolazione della termogenesi nel tessuto adiposo bruno; mentre nel sistema periferico promuove l’immagazzinamento dell’energia.
Il segnale della serotonina coinvolge numerose zone del cervello e ha un ruolo centrale nella regolazione della fame, come ad esempio i neuroni del Raphe Nuclei dorsale la cui attività aumenta subito dopo l’intake di cibo e sono coinvolti direttamente nella sensazione di sazietà postprandiale.
Ci sono numerose evidenze scientifiche che sostengono il ruolo centrale di questi neurotrasmettitore nel controllo dell’intake di cibo e nell’omeostasi dell’energia; infatti l’obesità umana è associata ad una riduzione del segnale della serotonina.
Dove si trova la serotonina negli alimenti?
Cioccolato fondente: è il “comfort food” per eccellenza in quanto ricco di triptofano ma anche antiossidanti e teobromina, inoltre l’aroma di cacao amaro stimola le endorfine e fa aumentare i livelli di questo neurotrasmettitore.
Latte, latticini e yogurt rappresentano un’importante fonte di triptofano, come anche i legumi (in particolare ceci, lenticchie, fagioli e soia), il pesce (sgombro, salmone e pesce azzurro) e le uova (in particolare il tuorlo).
Anche la frutta (banane, datteri, kiwi, frutti rossi e arancioni), i cereali integrali (avena, grano e riso integrale) e le noci e i semi oleosi rappresentano un’importante fonte di triptofano (fondamentale precursore nella sintesi della s.).
Fonti
- Serotonin: a review. Anna Sirek, m.d., ph.d. and O. V. Sirek, m.d., ph.d., Toronto. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1946699/pdf canmedaj01342-0054.pdf
- Serotonin, food intake, and obesity. Katy A. van Galen, Kasper W.ter Horst and Mireille J. Serlie. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8243944/
- royalqueenseeds.it
- wikipedia
- paginemediche.it
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