Mascherine in corsia: possibile fine dell’obbligo il 30 aprile

Ministero della Salute valuterà se mantenere, modificare o rimuovere l’obbligo di mascherine in corsia

Il 30 aprile terminerà l’ultimo obbligo ancora in vigore delle misure adottate durante la pandemia in Italia. A partire dal 1 maggio, il Ministero della Salute potrebbe decidere di non imporre più l’uso delle mascherine in corsia all’interno delle strutture sanitarie come ospedali, ambulatori e studi medici.

Il Governo Meloni ha esteso l’obbligo fino alla fine del mese, e ora, a due settimane dalla scadenza, sta valutando l’opportunità di mantenerlo. Nei prossimi giorni, il Ministero della Salute deciderà se rinnovare l’obbligo, eliminarlo completamente. Potrebbe anche ammorbidirlo in alcune aree, come quelle in cui si trovano pazienti più fragili come gli immunodepressi o gli anziani nelle Rsa.

mascherine in corsia
Figura 1 – Il ministero della Salute valuterà il 30 aprile del 2023 se mantenere, modificare o rimuovere l’obbligo di mascherine in corsia.

La decisione ai direttori

Una delle opzioni al vaglio prevede di lasciare la decisione ai direttori generali, ma al momento una decisione definitiva non c’è. Si terrà conto dell’andamento epidemiologico nei prossimi giorni per valutare la situazione. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha recentemente invitato a non avere un approccio “ideologico” al problema, mentre gli esperti sembrano divisi sull’opportunità di mantenere l’obbligo, concordando però sull’importanza di lasciare la protezione nelle zone in cui si trovano pazienti più fragili.

Matteo Bassetti a favore della fine dell’obbligo delle mascherine in corsia

Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA), si è espresso a favore della fine dell’obbligo di mascherine in corsia, pur continuando a utilizzarle in situazioni in cui sono consigliate e opportune. Secondo Bassetti, è il momento di trattare il SARS-CoV-2 come altri virus simili, e questo avrebbe ricadute positive sull’organizzazione ospedaliera.

D’altro canto, Nino Cartabellotta, presidente di Fondazione Gimbe, sostiene che l’obbligo di mascherine in corsia andrebbe mantenuto ovunque. In alternativa, l’obbligo potrebbe essere limitato ai reparti con pazienti fragili, immunodepressi e a rischio di infezioni, e in altri contesti come ambulatori affollati con lunghe attese, per contenere la circolazione di patogeni durante la stagione influenzale.

Alcuni paesi, come il Portogallo, hanno già deciso di eliminare l’obbligo di mascherine in corsia il 6 aprile scorso. Nei prossimi giorni, il Ministero della Salute italiano valuterà se seguire tale esempio o adottare altre misure per le mascherine in corsia.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.