Terapia personalizzata per il tumore al polmone: la ricerca italiana all’avanguardia grazie all’Intelligenza Artificiale
L’Istituto Nazionale dei Tumori (Int) di Milano è all’avanguardia nella ricerca per una terapia personalizzata contro il tumore del polmone. Grazie al progetto internazionale di ricerca I3LUNG, finanziato con 10 milioni di euro dall’Unione Europea, gli scienziati stanno utilizzando le potenzialità dell’intelligenza artificiale per individuare diversi biomarcatori per rendere più efficace l’immunoterapia contro questa neoplasia, rendendola “a misura di paziente”. Il progetto è coordinato dalla ricercatrice dell’Int, Arsela Prelaj.
Carcinoma polmonare
Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) è attualmente la tipologia di tumore del polmone più frequente. Ai pazienti affetti da NSCLC che non possono accedere alle terapie target, viene proposta l’immunoterapia, che tuttavia risulta efficace solo in alcuni casi. Il tumore del polmone è il terzo tipo di cancro più diagnosticato in Italia, con circa 40mila casi all’anno, ed è la prima causa di morte per cancro nei paesi industrializzati.
L’importanza della diagnosi
La possibilità di somministrare le nuove terapie è però subordinata a una precisa diagnosi molecolare e l’immunoterapia è notevolmente efficace solo nei soggetti che esprimono alti livelli di uno specifico biomarcatore, la proteina PD-L1. Tuttavia, questo biomarcatore, sebbene approvato come il migliore tra quelli individuati, non è perfetto. Attualmente, in Italia, i soggetti con PD-L1 elevato possono accedere all’immunoterapia da sola, mentre quelli con PD-L1 basso accedono all’immunoterapia associata a chemioterapia. Tuttavia, esiste una percentuale di pazienti con livelli bassi che risponde bene ugualmente all’immunoterapia da sola.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale contro il tumore al polmone
La ricercatrice Prelaj ha quindi proposto di arrivare a una migliore profilazione molecolare del paziente non con un solo biomarcatore, ma con più biomarcatori. L’obiettivo è individuare questi biomarcatori analizzando i dati clinici, in parte già disponibili e in parte ancora da raccogliere, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale. L’IA, infatti, è molto più efficiente dei metodi convenzionali nell’individuare correlazioni e informazioni salienti, magari sfuggite finora all’attenzione dei ricercatori.
Il progetto I3LUNG rappresenta quindi un importante passo avanti verso una terapia personalizzata per il tumore del polmone, che potrebbe migliorare notevolmente la prognosi dei pazienti affetti da questa neoplasia. La ricerca, pubblicata su Clinical Lung Cancer, è un ulteriore esempio di come l’intelligenza artificiale possa supportare la scienza nella lotta contro il cancro.
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