Il terreno BIGGY agar è un terreno solido differenziale parzialmente selettivo impiegato principalmente per l’isolamento e la differenziazione morfologica di Candida spp. Viene inoltre impiegato per mettere in risalto la capacità dei ceppi di lieviti per l’enologia di produrre solfiti a partire da bismutil-idrossi-polisolfito.
Composizione e preparazione del terreno
COMPONENTE | QUANTITA’ (g/L) |
Citrato di ammonio bismuto | 5.0 |
Solfito di sodio | 3.0 |
Destrosio | 10.0 |
Glicina | 10.0 |
Estratto di lievito | 1.0 |
Agar | 16.0 |
pH 6.8 ± 0.2 |
Sospendere 42 g in polvere in 1 L di acqua distillata e riscaldare a bagnomaria bollente per sciogliere l’agar (non autoclavare) e lasciare raffreddare a 50-55°C, avendo cura di agitare delicatamente per risospendere i flocculi che possono formarsi nel corso della preparazione.
Descrizione del terreno e utilizzi
Il BIGGY (Bismuth Sulphite Glucose Glycine Yeast) Agar è un terreno realizzato sulla base della formulazione sviluppata da Nickerson. La reazione con bismutil-idrossi-polisolfito è più evidente nei microrganismi del genere Candida ed in particolare per Candida albicans, C. krusei e C. tropicalis. Le loro colonie crescono su terreno neutro o acido contenente solfito di bismuto e risultano nere a causa della riduzione dello stesso composto, che peraltro svolge attività inibente verso la maggior parte dei batteri (questa caratteristica è modificabile: è possibile infatti aumentare il potere antibatterico nei confronti della flora concomitante addizionando 2 mg/L di neomicina solfato). Grazie a questa caratteristica, C. albicans e C. tropicalis sono ricercate proprio con terreno solido BIGGY in frangenti in cui si applicano tamponi salivari, strisci vaginali e nel controllo qualità di prodotti cosmetici e farmaceutici.
Tecnica e precauzioni
Dopo aver colato in scatole Petri circa 15-20mL di terreno agarizzato in surfusione, lasciare solidificare ed utilizzare preferibilmente terreno di recente realizzazione, per una maggiore attendibilità dei risultati. Le prove in becco di clarino (terreno solido in provetta) non sono attendibili in quanto non è facile osservare la formazione e l’intensità di colorazione delle colonie.
Si raccomanda di strisciare il campione non appena viene consegnato in laboratorio; la scatola Petri strisciata è usata principalmente per isolare colture pure da campioni contenenti flora mista (ad esempio nel caso di conte microbiche totali eseguite da mosti di vino). In alternativa, se il materiale viene posto in coltura direttamente da un tampone, strisciare quest’ultimo su una piccola area della superficie del bordo e strisciare da questa zona inoculata.
E’ sempre consigliata l’identificazione della specie dopo test in piastra e analisi morfologica; le piastre vanno incubate a 28-30°C per l’osservazione quotidiana della riduzione del solfito.
Conservazione
Conservare le piastre in confezione ben chiusa, a temperatura inferiore a 25°C e al buio. Se conservate in queste condizioni, il terreno è valido fino alla data di scadenza riportata sulla confezione.
Fonti
- Nickerson, W. J. 1947. Biology of pathogenic fungi. The Chronica Botanica Co., Waltham, MA. USA
- Nickerson, W. J. 1953. Reduction of inorganic substances by yeasts. I. Extracellular reduction of sulfite by species of Candida. J. Infect. Dis. 93:43
- Warren, N. G., and K. C. Hazen. 1995. Candida, Cryptococcus, and other yeasts of medical importance, p. 723-737. In P. R. Murray, E. J. Baron, M. A. Pfaller, F. C. Tenover and R. H. Yolken (ed.)., Manual of clinical microbiology, 6th ed. American Society for Microbiology, Washington, D.C.
- MacFaddin, J. D. 1985. Media for isolation – cultivation – identification – maintenance of medical bacteria, vol. 1, p. 65-68. Williams & Wilkins, Baltimore, MD
- Code of Good Practice for the Toiletry and Cosmetic industry 1975. Recommended Microbiological Limits and Guidelines to Microbiological Quality Control
- Manuale d’uso e istruzioni Oxoid
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