In questo interessante articolo informativo di Microbiologia Italia parleremo della crisi dello spreco alimentare. Se la quantità globale di spreco alimentare corrispondesse a un Paese, questo sarebbe il terzo maggior produttore di gas serra dopo Cina e Stati Uniti. Questo dato sorprendente si basa sulle stime indicative del Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite del 2021, evidenziando l’urgenza di affrontare la questione del cibo sprecato non solo dal punto di vista etico, ma anche ambientale.
Indagine in Cinque Aree
Una recente indagine pubblicata sul Journal of Cleaner Production ha esplorato le dinamiche del riutilizzo degli avanzi alimentari in cinque aree culturalmente diverse: Nord Assia (Germania), Cilento Bio-Distretto (Italia), Kenitra (Marocco), Varsavia (Polonia), Copenaghen (Danimarca). L’indagine ha rivelato che, nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative del spreco alimentare, le difficoltà nel riutilizzare gli avanzi possono costituire un ostacolo significativo.
Motivazioni e Ostacoli
Secondo Laura Rossi, coautrice dell’indagine e ricercatrice del CREA Alimenti e nutrizione, tra le principali motivazioni che portano a non riutilizzare avanzi e scarti vi sono:
- Paura di aver conservato male gli avanzi o di averli conservati troppo a lungo.
- Mancanza di creatività nel trovare nuove ricette per utilizzare gli avanzi.
Rossi sottolinea che proprio negli scarti, come nelle bucce di frutta e verdura, si trovano sostanze fondamentali per la nostra salute, spesso in concentrazioni maggiori rispetto alla polpa.
Bucce e Nutrienti
Ad esempio, secondo il dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, le mele non sbucciate contengono circa il 15% in più di vitamina C, il 20% in più di calcio e il 19% in più di potassio rispetto alle mele sbucciate. Le bucce sono anche ricche di fitochimici biologicamente attivi, come flavonoidi e polifenoli, che hanno proprietà antiossidanti e antimicrobiche.
Spreco di Bucce
Love Food Hate Waste, un’iniziativa gestita da Waste and Resources Action Programme, riporta che in Nuova Zelanda si sprecano annualmente 13.658 tonnellate di bucce di verdura e 986 tonnellate di bucce di frutta. Questi dati mostrano un enorme potenziale nutrizionale sprecato.
Frutta e Verdura di Stagione
Consumare frutta e verdura di stagione non solo è più sostenibile, ma offre anche vantaggi nutrizionali. Gli alimenti di stagione tendono ad avere una concentrazione più alta di nutrienti e sapore, essendo raccolti nel momento di massima maturazione.
Preoccupazioni sui Pesticidi
Un altro fattore che induce a sbucciare frutta e verdura è la preoccupazione per i pesticidi. Tuttavia, Paula Medina, esperta scientifica dell’European Food Safety Authority, spiega che la concentrazione dei pesticidi sulla superficie può essere ridotta con la sbucciatura, ma i pesticidi sistemici rimangono all’interno. La cottura, come la bollitura o la cottura a vapore, può ridurre ulteriormente il livello dei residui.
FAQ – La crisi dello spreco alimentare
1. Quali sono i principali motivi per cui le persone non riutilizzano gli avanzi alimentari?
I motivi principali includono la paura di aver conservato male gli avanzi e la mancanza di creatività nel trovare nuove ricette.
2. Quali nutrienti importanti si trovano nelle bucce della frutta?
Le bucce della frutta sono ricche di vitamine (come la vitamina C), minerali (come il calcio e il potassio), e fitochimici biologicamente attivi come flavonoidi e polifenoli.
3. Come si può ridurre il rischio di pesticidi negli alimenti?
La concentrazione di pesticidi sulla superficie può essere ridotta sbucciando gli alimenti, ma i pesticidi sistemici rimangono all’interno. La cottura può ulteriormente ridurre i residui.
4. Perché è importante consumare frutta e verdura di stagione?
Consumare frutta e verdura di stagione offre vantaggi nutrizionali, poiché questi alimenti tendono ad avere una concentrazione più alta di nutrienti e sapore.
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