L’importanza della prevenzione dell’osteoporosi per le ossa sane

In questo articolo tratteremo la patologia dell’osteoporosi e la prevenzione di questa patologia.

Introduzione alla prevenzione dell’osteoporosi

Le ossa sono spesso considerate come strutture dure e immutabili che sostengono il nostro corpo. Tuttavia, esse sono in realtà tessuti viventi che si rimodellano continuamente nel corso degli anni. Questo processo di riassorbimento e produzione di tessuto osseo è essenziale per mantenere un equilibrio che permetta allo scheletro di svolgere la sua funzione di sostegno e protezione.

Tuttavia, con l’avanzare dell’età, questo meccanismo può incepparsi, portando ad un aumento della quantità di tessuto osseo riassorbito e, di conseguenza, alla fragilità delle ossa. Questa condizione, nota come osteoporosi, colpisce circa 5 milioni di persone in Italia, di cui l’80% sono donne in post-menopausa.

L’International Osteoporosis Foundation (IOF) ha recentemente redatto un documento di consenso che sottolinea l’importanza di effettuare uno screening dell’osteoporosi nelle donne in post-menopausa. Identificare le persone ad alto rischio di fratture da fragilità potrebbe essere un passo fondamentale per prevenire l’insorgenza di questa condizione. Inoltre comporterebbe notevoli risparmi sia per i pazienti che per la società nel suo complesso.

La prevenzione dell'osteoporosi è fondamentale. In questa immagine un'osso normale ed un osso affetto da questa patologia
Figura 1 – La prevenzione dell’osteoporosi è fondamentale. In questa immagine un’osso normale ed un osso affetto da questa patologia

Rischi correlati alle fratture da fragilità

La frattura di ossa come il femore, l’anca o le vertebre può avere gravi conseguenze sulla salute e sull’autonomia di una persona. Secondo i dati del Ministero della Salute, tra il 15% e il 25% delle persone che si fratturano il femore muoiono entro un anno dalla frattura. Invece un ulteriore 20% perde per sempre la capacità di camminare. Solo il 30-40% delle persone torna a condizioni di salute simili a prima dell’incidente. Tali fratture non solo causano disagio e sofferenza per gli individui colpiti, ma rappresentano anche un pesante onere economico per il sistema sanitario.

Secondo gli esperti, una valutazione rapida e semplice del rischio di fragilità ossea da parte del medico di famiglia potrebbe essere un approccio economico ed efficace per individuare le persone ad alto rischio. Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo per la Ricerca sulle Malattie dell’Osso, sottolinea che negli ultimi anni c’è stata una maggiore attenzione verso i pazienti già fratturati. E’ fondamentale non trascurare la prevenzione primaria delle fratture da fragilità. L’osteoporosi post-menopausale rappresenta un campanello d’allarme significativo, ed è quindi necessario identificarla. L’IOF sta lavorando affinché il “Frax”, il questionario per valutare il rischio di fratture da fragilità, venga adottato a livello globale dai sistemi sanitari.

Il picco di massa ossea e l’importanza della prevenzione dell’osteoporosi fin da giovani

Per prevenire le fratture da fragilità, è essenziale iniziare a pensare alla salute delle ossa fin dall’infanzia. Infatti, il picco di massa ossea, ovvero il momento in cui le ossa raggiungono la massima densità e resistenza, si verifica intorno ai vent’anni alla conclusione dell’adolescenza. Per garantire la solidità delle ossa nel corso degli anni, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e seguire una dieta equilibrata e completa sin dalla nascita.

I fattori chiave per la salute delle ossa

Al fine di mantenere ossa forti e sane, sono fondamentali i seguenti fattori:

  1. Esercizio fisico: l’esercizio regolare e mirato può contribuire a rinforzare le ossa. Attività come camminare, fare jogging, sollevare pesi o praticare sport come il calcio o il tennis possono favorire la formazione e il mantenimento di una massa ossea sana.
  2. Vitamina D: la vitamina D svolge un ruolo cruciale nell’assorbimento del calcio da parte delle ossa. L’80% della vitamina D necessaria viene prodotta dalla pelle quando è esposta al sole, mentre il restante 20% può essere assunto tramite l’alimentazione. È importante trascorrere del tempo all’aperto e consumare alimenti ricchi di vitamina D, come latticini, ortaggi a foglia verde, frutta a guscio e alimenti fortificati.
  3. Calcio: il calcio è uno dei nutrienti fondamentali per la salute delle ossa. È necessario garantire un’adeguata assunzione di calcio attraverso una dieta varia ed equilibrata. Alimenti come latticini, broccoli, cavolo riccio, mandorle e semi di sesamo sono ottime fonti di calcio.

La figura del “dottore delle ossa” e la necessità di una corretta gestione

Dopo i 65 anni, è altrettanto importante prestare attenzione alla dieta, all’esercizio fisico e ai livelli di vitamina D al fine di prevenire le fratture e mantenere la salute delle ossa. Tuttavia, coloro che sono a rischio di osteoporosi o che hanno già avuto una frattura da fragilità potrebbero necessitare di cure specialistiche fornite dal cosiddetto “dottore delle ossa”.

La Società Italiana di Ortopedia, Medicina e delle Malattie Rare dello Scheletro (OrtoMed) ha istituito questa figura professionale per affrontare in modo completo il problema dell’osteoporosi. Maria Luisa Brandi, direttore esecutivo di OrtoMed, afferma che è necessario fornire una preparazione adeguata agli specialisti medici e agli operatori sanitari per affrontare in modo efficace il problema delle fratture da fragilità.

Attualmente, più del 70% delle persone di età superiore ai 50 anni con una frattura da fragilità non riceve il trattamento adeguato per ridurre il rischio di nuove fratture, nonostante esistano terapie disponibili. La figura del “dottore delle ossa” è quindi fondamentale per facilitare le iniziative di prevenzione, soprattutto per le persone ad alto rischio di fratture da fragilità, e garantire una gestione corretta dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali. Ciò potrebbe contribuire a ridurre le fratture da fragilità, migliorare la qualità di vita degli anziani e ridurre i costi sia per i singoli individui che per la collettività.

Conclusione sulla prevenzione dell’osteoporosi

In conclusione, l’osteoporosi rappresenta una seria condizione che può comportare gravi conseguenze sulla salute e sull’autonomia delle persone. La prevenzione primaria e l’identificazione tempestiva delle persone ad alto rischio sono fondamentali per ridurre l’incidenza delle fratture da fragilità. Adottare uno stile di vita sano, includendo l’esercizio fisico regolare, un’adeguata assunzione di vitamina D e una dieta equilibrata ricca di calcio, può contribuire a mantenere ossa forti e prevenire l’insorgenza dell’osteoporosi. Inoltre, l’istituzione del “dottore delle ossa” può fornire una gestione specializzata e mirata per le persone a rischio, migliorando la qualità di vita e riducendo i costi a livello individuale e sociale.

Fonti:

  1. Ministero della Salute – https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=2912&area=malattieRare
  2. International Osteoporosis Foundation (IOF) – https://www.iofbonehealth.org/
  3. Fondazione Firmo per la Ricerca sulle Malattie dell’Osso – https://www.fondazionefirmo.it/
  4. Società Italiana di Ortopedia, Medicina e delle Malattie Rare dello Scheletro (OrtoMed) – https://www.ortomed.it/
  5. https://www.microbiologiaitalia.it/salute/osteoporosi-come-combatterla/
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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