Obesità infantile in aumento: il 33% dei bambini italiani è sovrappeso

L’obesità aumenta il rischio di tumori e malattie cardiovascolari: nuova scoperta dalla ricerca scientifica

Il tasso di obesità infantile e adolescenziale è aumentato del 10 volte negli ultimi 40 anni, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Europa, il 59% degli adulti e quasi 1 bambino su 3 è sovrappeso o obeso. In Italia la situazione è allarmante, con il 43% degli adulti con eccesso di peso e punte del 49% in Puglia. Secondo l’Indagine di OKKio alla Salute, tra i bambini pugliesi, più di un terzo non è normopeso, con il 4,8% in condizioni di obesità grave, il 10,3% obeso e il 21,6% in sovrappeso.

L’obesità è un fattore di rischio per molte malattie non trasmissibili, tra cui tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e malattie respiratorie croniche. Se l’obesità inizia in età infantile, il rischio di patologie in età adulta è ancora maggiore. Inoltre, la riduzione dei livelli di vitamina D nel soggetto obeso può contribuire allo sviluppo di molte di queste patologie.

Obesità infantile aumento
Figura 1 – L’obesità aumenta il rischio di tumori e malattie cardiovascolari: nuova scoperta dalla ricerca scientifica

I pericoli dell’obesità: nuove ricerche svelano le conseguenze sulla salute

Il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Carlo Foresta e dal dott. Andrea Di Nisio dell’Azienda Ospedale Università di Padova ha condotto uno studio sulla relazione tra il tessuto adiposo e la vitamina D nei pazienti obesi. La ricerca ha rivelato che il tessuto adiposo nel paziente obeso cattura la vitamina D circolante nel sangue. Questa viene accumulata nel grasso e non viene più liberata. Di conseguenza, si sviluppa una pseudo-ipovitaminosi D che si traduce in un eccesso di vitamina D nel tessuto adiposo.

Il tessuto adiposo del soggetto obeso accumula l’equivalente di vitamina D che viene normalmente somministrata in 2000 giorni di trattamento raccomandato. Questo accumulo di vitamina D nel tessuto adiposo altera la funzione dell’adipocita. Inoltre induce una maggior espressione e attività dell’enzima aromatasi, che trasforma il testosterone in estrogeno. Ciò determina una condizione di iper-estrogenismo, che contribuisce alla manifestazione di alcune condizioni cliniche tipiche dell’obesità, come ginecomastia, ridotti livelli di testosterone e infertilità maschile.

Obesità e salute: nuove scoperte sulla correlazione tra peso e malattie croniche

Inoltre, i ricercatori padovani hanno scoperto che l’aumento della vitamina D nel tessuto adiposo peri-tumorale si associa a un’elevata espressione dell’enzima aromatasi nelle donne obese, che porta a una maggior concentrazione di estrogeni coinvolti nella proliferazione tumorale. La ricerca sarà presentata in anteprima il 15 aprile a Lecce, presso il Mercure Hotel President, durante il XVI Convegno di Medicina intitolato “Le alterazioni endocrine nel soggetto obeso: dall’infertilità all’osteoporosi”.

In conclusione, gli studi presentati dalla squadra di ricerca del professor Foresta dimostrano che il tessuto adiposo del soggetto obeso cattura la vitamina D circolante nel sangue, portando ad una pseudo-ipovitaminosi D e una maggiore attività dell’enzima aromatasi, che induce la trasformazione del testosterone in estrogeno. Questo può causare una serie di conseguenze negative sulla salute, come l’infertilità maschile e il tumore al seno nelle donne obese.

Pertanto, il trattamento dell’ipovitaminosi D nell’obesità dovrebbe prevedere il dimagramento e l’attività fisica, piuttosto che un sovraccarico farmacologico di vitamina D. Questa ricerca è di grande importanza perché ci aiuta a comprendere meglio le conseguenze dell’obesità sulla salute. Inoltre ci fornisce informazioni preziose per prevenire e trattare questa malattia diffusa.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.