L’Età per Sentirsi Anziani: Come Cambia nel Tempo

Uno studio condotto da ricercatori delle Università di Berlino, del Lussemburgo e della Stanford University, recentemente pubblicato su Psychology and Aging, ha analizzato l’idea di vecchiaia e come essa cambi nel corso del tempo. Qual è l’età per sentirsi anziani? La ricerca, guidata da Wettstein Markus, ha coinvolto più di 14.000 persone nell’arco di 12 anni, utilizzando dati provenienti dal German Centre of Gerontology.

Vecchiaia Percepita: Un’Analisi Approfondita sull’età per Sentirsi Anziani

Il concetto di “ageismo”, ovvero il pregiudizio legato all’età e alla percezione dell’invecchiamento, è stato al centro dello studio. Esso evidenzia come l’idea di invecchiare sia strettamente correlata alla percezione individuale del proprio processo di invecchiamento e come questa percezione possa influenzare stati d’animo quali ansia e depressione. Tuttavia, tali sentimenti negativi sono meno frequenti in individui con una buona autostima e che hanno trovato un significato nella propria vita.

Evoluzione del Concetto di Vecchiaia

Secondo lo studio, i boomers, ossia coloro nati tra la seconda metà degli anni ’40 e gli anni ’70, percepiscono l’inizio della vecchiaia intorno ai 74 anni. Tuttavia, è interessante notare come questa percezione cambi nel corso delle generazioni. Ad esempio, i 65enni di generazioni precedenti individuavano l’età anziana a 71 anni. Inoltre, i boomers stessi ritardano l’età in cui si sentono anziani, rispondendo di sentirsi vecchi intorno ai 77 anni quando hanno raggiunto i 74. In media, l’inizio percepito della vecchiaia aumenta di circa un anno per ogni 4/5 anni di invecchiamento reale.

Fattori che Influenzano la Percezione dell’Età

Il rallentamento di questo trend negli ultimi anni è stato evidente durante la pandemia da COVID-19, quando l’ansia legata al rischio di contagio ha influenzato negativamente la percezione dell’invecchiamento. Tuttavia, altri fattori giocano un ruolo importante nel ritardare l’idea di vecchiaia. L’aumento dell’aspettativa di vita e il miglioramento generale della salute sono tra i principali. Inoltre, l’età pensionabile più elevata e il miglior funzionamento psicosociale dopo il pensionamento contribuiscono a far sì che chi un tempo era considerato anziano oggi non lo sia più. Va anche considerata la percezione di genere, con le donne che percepiscono l’inizio della vecchiaia circa due anni più tardi degli uomini.

La Solitudine e l’Importanza del Supporto Sociale

La sensazione di solitudine gioca un ruolo significativo nella percezione dell’età anziana. Gli individui più soli tendono a sentirsi anziani prima. Anche la presenza di animali domestici può mitigare questa sensazione, riducendo l’isolamento emotivo.

Autocompassione: Un’Arma Potente contro l’Invecchiamento

Un altro fattore cruciale nel ritardare l’idea di vecchiaia è l’autocompassione. Questo concetto, sviluppato da Kristin Neff, implica trattarsi con gentilezza e comprensione, come faremmo con un amico in difficoltà. L’autocompassione non è segno di debolezza, ma di forza interiore. Essa può contribuire a una visione più positiva dell’invecchiamento e a un benessere generale.

Conclusioni: Vivere la Vecchiaia con Comprensione e Compassione

In sintesi, l’idea di invecchiare varia da persona a persona e da generazione a generazione. Tuttavia, ci sono fattori comuni che possono influenzare questa percezione, tra cui il supporto sociale, la presenza di animali domestici e l’autocompassione. Per invecchiare bene, è importante affrontare questo capitolo della vita con comprensione e gentilezza verso sé stessi e gli altri.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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