Caffè e salute: il pericolo nascosto per chi soffre di problemi cardiaci?
Il caffè, una bevanda spesso demonizzata, sembra avere effetti positivi sulla salute. Contrariamente a quanto si pensava, la caffeina contenuta nei chicchi sembra avere un impatto benefico su numerose patologie, tra cui il cancro, il diabete, le malattie epatiche e quelle del sistema nervoso. Inoltre, una recente ricerca dell’Università della California di S. Francisco ha dimostrato che il consumo di caffè non ha alcun effetto negativo sulla salute cardiovascolare dei pazienti.
- Almeno un caffè al giorno toglie la steatosi epatica di torno
- Un caffè in compagnia… dei batteri!
Lo studio
Nello studio, condotto su un gruppo di 100 soggetti ambulatoriali, i partecipanti sono stati monitorati per due settimane. Durante la prima settimana, hanno bevuto caffè, mentre nella seconda si sono astenuti dal consumo. Sono stati monitorati diversi parametri cardiaci attraverso un holter ECG, ma anche i livelli di attività fisica e i periodi di sonno o di veglia. Inoltre, sono stati presi in esame anche i livelli glicemici attraverso un apparecchio utilizzato dai diabetici.
I risultati dello studio hanno dimostrato che il consumo di caffè non ha effetti negativi sulla salute cardiovascolare dei soggetti normali, né aumenta il rischio di fibrillazione atriale o di aritmie ventricolari. Inoltre, il consumo di caffè non ha avuto alcun effetto negativo sulla glicemia dei pazienti monitorati.
Questi risultati confermano quelli di altre ricerche, come quella condotta dal National Institute of Health di Rockville, che ha mostrato una relazione inversa tra il consumo di caffè e la mortalità dovuta a malattie cardiovascolari, respiratorie, diabete o infezioni.
In conclusione, il caffè non sembra essere dannoso per la salute come si è soliti pensare. Al contrario, sembra avere effetti benefici sulla salute di chi lo consuma regolarmente. Tuttavia, è importante non esagerare nel consumo di caffè e prestare attenzione a eventuali reazioni avverse che possono manifestarsi in alcuni soggetti sensibili.