Gli strumenti digitali stanno diventando di uso sempre più comune ogni giorno che passa. Alcuni anni fa, infatti, nessuno di noi si sarebbe immaginato che gli smartphone sarebbero diventati degli strumenti indispensabili nella vita di tutti i giorni. Oggi invece, non possiamo farne a meno. Similmente, in ambito sanitario, si sta affermando quella che viene chiamata “sanità digitale”, ossia un lento e costante utilizzo di strumenti digitali in ambito medico e di tutela della salute pubblica.
Telemedicina e sanità digitale
Sebbene usati come sinonimi, telemedicina (telemedicine in inglese) e sanità digitale (telehealth in inglese) sono due concetti differenti. Il primo, infatti, si riferisce all’utilizzo di metodologie digitali per la diagnostica e il triage; inoltre, chi è principalmente coinvolto sono gli operatori sanitari e pazienti. La telehealth, invece, riguarda principalmente il monitoraggio di parametri vitali allo scopo di prendere azione preventive o correttive. Tuttavia è bene sottolineare che questa distinzione non è così netta e telemedicina e sanità digitale sono usati spesso come sinonimi.
Un classico servizio di telemedicina sono le numerose piattaforme online che permettono di scambiare col proprio medico curante le richieste di rinnovo dei farmaci o i risultati di accertamenti diagnostici. Strumenti di sanità digitale sono invece i rilevatori di livelli di glucosio nel sangue. Molto spesso tali strumenti sono dotati di un applicazione per telefoni cellulari dove vengono salvati e visualizzati i valori di glucosio ematico.
Sanità digitale pre e post COVID-19
La pandemia del 2020 ha stravolto molte delle nostre abitudini quotidiane e ha introdotto nuovi concetti come quello dello smart working. Analogalmente, la sanità digitale ha permesso di mantenere un contatto a distanza fra paziente e operatori sanitari, permettendo quindi la continuazione delle più comuni attività mediche.
Dato l’enorme vantaggio offerto dalla sanità digitale, sono stati mantenuti attivi molti di questi approcci anche dopo la fine della pandemia. A titolo esemplificativo si può citare quanto accaduto in Nigeria, dove durante la pandemia alcuni ospedali hanno istituito un servizio telefonico che metteva in contatto i genitori di bambini affetti da anemia falciforme coi medici ospedalieri. Visto il successo del servizio, il 60.8% dei pazienti ha deciso di utilizzare questo strumento di sanità digitale anche dopo la fine della pandemia.
Alcune considerazioni
La sanità digitale rappresenta un’improtante sfida, e per affrontarla al meglio è bene tenere a mente alcuni concetti, come quelli di seguito riportati
- La sanità digitale potrebbe essere vista come un ostacolo dalla parte di popolazione meno avvezza alla tecnologia, come gli anziani
- E’ necessario considerare tutti i gli attori in campo (in inglese stakeholders) per implementare una corretta strategia di digitalizzazione della sanità
- E’ fondamentale considerare il fatto che vengono scambiati dei dati sensibili online
- La sanità digitale si è affermata maggiormente dopo la pandemia, un evento drammatico e oscuro per molti. Molti potrebbero associarla a tale periodo e quindi a rifiutarla di riflesso.
- A un servizio efficiente di sanità digitale sono spesso associati degli alti costi di creazione di un’infrastruttura adeguata a sostenere il sistema
Il futuro della sanità digitale
Come visto, numerose sono le sfide da affrontare nel corso degli anni, ma gli stakeholders coinvolti in questo processo stanno cercando di fare tutto il possibile per avere una sanità digitale che sia utile a tutti. Infatti, per coinvolgere chi non è nativo digitale in questo processo di transizione, numerose società stanno sviluppando app più semplici da usare e con un’intefaccia intuitiva.
Inoltre, abbiamo menzionato l’importanza di proteggere i dati sensibili dei cittadini. Un esempio di sistema di scambio sicuro di dati è rappresentato dal Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, una piattaforma in cui operatori sanitari, pazienti e farmacisti possono scambiarsi dati all’interno di un ambiente sicuro e controllato.
Infine, ultimo ma non per importanza, resta il fatto che serve avere una struttura adeguata per supportare la transizione verso una sanità digitale. A tal proposito, parte di fondi del PNRR sono stati destinati alla creazione di strutture e infrastrutture che permettano di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla sanità digitale.
Fonti
- Nlemadim AC, Okoi-Obuli JB, Odey FA, Meremikwu MM. Telemedicine for children with sickle cell anemia in a resource-poor setting during COVID-19 pandemic: An observational study. Niger J Med 2021;30:28-33.
- Omboni S, Padwal RS, Alessa T, Benczúr B, Green BB, Hubbard I, Kario K, Khan NA, Konradi A, Logan AG, Lu Y, Mars M, McManus RJ, Melville S, Neumann CL, Parati G, Renna NF, Ryvlin P, Saner H, Schutte AE, Wang J. The worldwide impact of telemedicine during COVID-19: current evidence and recommendations for the future. Connect Health. 2022 Jan 4;1:7-35
- https://www.doctolib.it/
- https://www.freestyle.abbott/it-it/home.html
- https://www.pnrr.salute.gov.it/portale/pnrrsalute/dettaglioContenutiPNRRSalute.jsp?lingua=italiano&id=5877&area=PNRR-Salute&menu=investimenti
Crediti immagini
- Immagine di copertina e figura 1: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Telemedicine_Consult.jpg
- Figura 2: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Healthcare_Apps_for_Android_Tablets.jpg