L’epidemia da SARS CoV-2 che ha colpito il mondo nel 2020 continua a riservare alla comunità scientifica numerose (e spiacevoli) sorprese. Numerosi studi hanno infatti dimostrato che il Covid non solo danneggia l’apparato respiratorio, ma ha anche delle ripercussioni su altri distretti corporei. In questo interessante articolo approfondiremo il legame che esiste fra il Covid e le aritmie cardiache. Buona lettura!
Che cosa sono le aritmie?
Il cuore umano batte con regolarità e definiamo aritmie ogni possibile alterazione del normale e fisiologico ritmo cardiaco. Si parla di tachicardia quando i battiti del cuore aumentano rispetto al normale (ovviamente si intende una condizione patologica: avere un maggior numero di battiti dopo aver fatto attività fisica è assolutamente normale) o di bradicardia quando il ritmo è più lento rispetto al normale. Possono esistere anche delle situazioni in cui il ritmo risulta molto irregolare e diverso da quello fisiologico, come nel caso delle fibrillazioni atriali.
Esistono diverse cause per le aritmie. Per esempio, difetti strutturali a livello del cuore possono essere causa di aritmie cardiache. Inoltre, si possono annoverare anche cause esterne come per esempio lo stress o l’eccessivo consumo di bevande ricche in caffeina (nel caso di extrasistoli) oppure vere e proprie patologie come il Covid , che è stato dimostrato essere causa di aritmie cardiache.
Covid e cuore
Numerosi studi e report clinici hanno riportato che il Covid non solo provoca danni all’apparato respiratorio (per esempio ai polmoni), ma ha anche degli effetti negativi a livello sistemico e tra i molti organi colpiti troviamo anche il cuore. Infatti, diversi sono i casi in cui i pazienti hanno sviluppato problematiche cardiache dopo aver contratto il Covid sebbene fossero in salute prima di contrarre la malattia. Tra i problemi riscontrati possiamo citare le lesioni al miocardio (range 7-40%): ma come fa il cuore ad essere danneggiato?
Studi sembrano indicare come colpevole l’eccessiva infiammazione che si sviluppa dopo aver contratto il Covid . La massiccia presenza di citochine può portare a un danno del miocardio, con conseguente insorgenza di problematiche quali artitmie, miocarditi o insufficienza cardiaca.
Covid e aritmie: cosa ci dice la letteratura scientifica
La relazione fra Covid e aritmie cardiache è stata ampliamente investigata in molti studi. Tra il 2020 e il 2021, un gruppo di ricercatori svedesi ha investigato a fondo la relazione fra Covid e problematiche cardiache. Lo studio ha analizzato più di 3000 pazienti che hanno ricevuto ventilazione meccanica e circa 28000 che hanno contratto il Covid ma non hanno necessitato del suddetto trattamento. Il team di ricercatori svedesi è andato ad analizzare l’incidenza di aritmie come la tachicardia ventricolare, la bradicardia o la fibrillazione atriale e ha riportato un rischio da 9 a 16 volte maggiore di sviluppare aritmie in pazienti che hanno necessitato di ventilzione meccanica come conseguenza dell’infezione da SARS CoV-2.
Risultati similari sono stati riportati da un gruppo di ricercatori americani che hanno studiato l’associazione fra Covid e aritmie. L’analisi sui 700 pazienti arruolati nello studio ha evidenziato come sia presente una maggiore incidenza di aritmie in pazienti affetti da Covid -19, tuttavia le aritmie sembrano essere conseguenze di una malattia sistemica piuttosto che della sola infezione da SARS CoV-2.
Ma allora, cosa fare se il Covid lascia come strascico delle artitmie?
Covid e aritmie: come comportarsi
E’ bene ricordare che gli studi hanno mostrato come pazienti che hanno sofferto di forme serie di Covid hanno sviluppato serie patologie a livello cardiaco. Alla luce di ciò, dobbiamo essere consci che se prendiamo il Covid non è detto che automaticamente svilupperemo gravi problematche a livello cardiaco. Infatti, molti sintomi che compaiono a seguito del Covid , come nel caso delle extrasistoli, scompaiono nel giro di qualche mese in pazienti sani e non soggetti a terapie farmacologiche invasive. Inoltre, esami diagnostici come l’ECG o il test da sforzo sul cicloergometro possono dare un quadro più completo della situazione.
Resta comunque fondamentale sentire il proprio medico curante o uno specialista nel caso la situazione non si risolva spontaneamente, peggiori o si soffri di altre patologie.
Fonti
- https://www.gavazzeni.it/malattie/aritmie-cardiache/
- https://www.escardio.org/The-ESC/Press-Office/Press-releases/severe-covid-19-linked-with-16-fold-risk-of-life-threatening-heart-rhythm-within
- https://www.heartrhythmjournal.com/action/showPdf?pii=S1547-5271%2820%2930594-4
- https://my.clevelandclinic.org/health/articles/heart-problems-after-covid
Crediti immagini
- Figura 1 e immagine in evidenza: https://it.freepik.com/foto-gratuito/vista-dall-alto-del-tensiometro-per-il-controllo-della-pressione-sanguigna_44119332.htm#fromView=search&page=1&position=23&uuid=5c9d09af-6d70-41c2-9603-8438f355abde
- Figura 2: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6a/Come_il_COVID-19_colpisce_l%27organismo.svg/1093px-Come_il_COVID-19_colpisce_l%27organismo.svg.png