Il lipedema: imparare a riconoscerlo

Il lipedema è una sindrome cronica, infiammatoria e degenerativa del tessuto connettivo lasso conosciuta anche come una lipodistrofia / lipomatosi dolorosa. Fu studiata e individuata per la prima volta negli Stati Uniti dove fu osservato che il tessuto adiposo nei soggetti affetti da lipedema, aveva una scarsa resistenza all’idrostatico passaggio di fluidi dai capillari allo spazio interstiziale. Imparare a riconoscere il lipedema non è facile. I pazienti affetti da questo disturbo lamentano una qualità della vita piuttosto scarsa sia per quanto riguarda la condizione fisica, sia psicologica. 

Si presenta come un anormale aumento dei depositi di grasso in entrambi gli arti inferiori e si avverte molto dolore alla compressione, frequente formazione di lividi e negli stadi avanzati determina una vera e propria deformazione del corpo portando il paziente ad una invalidità ma soprattutto ad avere scarsa autostima di sé con conseguente ansia, depressione e difficoltà nell’accettarsi.

Non è semplice diagnosticarlo, molto spesso viene confuso con linfedema di tipo bilaterale o obesità, questo accade perché non c’è ancora una vera e propria conoscenza del lipedema. In molti casi accade anche che le pazienti affette, sono normo peso ma presentano una sproporzione tra arti inferiori e tronco, con una forma tipica a pera.

Cause

Di questa malattia non si è ancora arrivati ad una causa principale, ma in letteratura ci sono molte  evidenze che spiegano come ad essere colpite con maggiore frequenza sono le donne, infatti circa nel 60% dei casi un componente della famiglia di primo grado ne è affetta. Alla luce di ciò è stata definita una malattia di derivazione ereditaria, autosomica dominante con una incompiuta penetrazione.  

Nello specifico si presenta durante cambiamenti ormonali drastici quali la pubertà, la gravidanza o la menopausa, perché si ipotizza che un’altra causa possa essere attribuita ad uno squilibrio degli estrogeni prodotti dal tessuto adiposo stesso. Gli estrogeni modulano il metabolismo del tessuto adiposo grazie a meccanismi di feedback, perciò una variazione nella loro funzione porterebbe al lipedema. Raramente infatti, questa malattia si presenta nel genere maschile, ma ne possono essere portatori.

Imparare a riconoscere il lipedema è una delle complicanze, così come difficile è l’eradicazione del grasso tramite i mezzi tradizionali come gli approcci nutrizionali standard o esercizio fisico classico. 

È infatti necessario un metodo mirato, una conoscenza e consapevolezza della patologia da parte del medico affinché il paziente possa trovare un giovamento e consigli adeguati per una vita meno impattante.

Il tessuto adiposo

Il tessuto adiposo è un tessuto connettivo e lo troviamo in quantità maggiori a livello sottocutaneo. È costituito da adipociti e altri diversi tipi cellulari tra cui cellule immunitarie. Il tessuto adiposo dispensa energia a tutto l’organismo, è anche un organo endocrino che secerne la leptina con importante funzione anoressizzante.

Quando il tessuto adiposo è in condizioni patologiche il grasso è definito malato. Questo determina ipertrofia e iperplasia degli adipocipi che possono raggiungere anche dimensioni maggiori di 150 μm, con conseguente fibrosi e quindi infiammazione. Condizione che sfocia in un mal funzionamento del tessuto e dell’organismo, presenza di macrofagi che produrranno citochine pro infiammatorie come le interleuchine, una disfunzione del sistema vascolare con aumentata fragilità e permeabilità capillare con rilascio di liquido interstiziale e conseguente formazione di edema ed ematomi, tipico della condizione di lipedema.

Sintomi

I sintomi più comuni e che aiutano a impostare una diagnosi di lipedema sono sicuramente una sensazione di dolore a livello degli arti inferiori, alta sensibilità al tatto o alla pressione, una tensione interna alle gambe, senso di pesantezza, stanchezza e gonfiore degli arti inferiori soprattutto dopo aver passato molto tempo in posizione ortostatica e nella stagione più calda. Spesso può presentarsi una sensazione di freddo, crampi muscolari, prurito e formicolii. Negli stadi più gravi sono visibili evidenti problemi di deambulazione causati dall’eccesso di grasso disposto a partire dai fianchi fino alle caviglie.

Imparare a riconoscere il lipedema

Imparare a riconoscere il lipedema 
tipizzazione
Figura 1 – Imparare a riconoscere il lipedema
tipizzazione. [Fonte: https://lipedemaitalia.info/]

La classificazione del lipedema è fatta in base alla localizzazione, la zona del corpo dove si sviluppa il tessuto adiposo patologico e si divide in 5 tipi:

  • Tipo 1:  bacino e glutei
  • Tipo 2: dai fianchi alle ginocchia
  • Tipo 3: dai fianchi alle caviglie
  • Tipo 4: arti superiori
  • Tipo 5: dal ginocchio alla caviglia.

Alla stadiazione, definita dalla palpazione dei tessuti e dall’aspetto della cute:

  • Stadio 1: cute liscia con piccoli noduli. È lo stadio più difficile da diagnosticare perché confuso con un semplice aumento ponderale.
  • Stadio 2: cute irregolare, sottocute ispessito, noduli più evidenti. Abbiamo un aspetto a buccia d’arancia.
  • Stadio 3: cute ispessita e indurita. Frequente formazione di ematomi, presenza di varici e alterazioni della sensibilità con ipotermia degli arti inferiori. 
  • Stadio 4: cute ispessita, presenza di lesioni. Noduli molto grandi. 

Abbiamo anche due varianti: colonnare dove il grasso è distribuito omogeneamente e lobare dove troviamo noduli di grasso alternati a zone di depressione.

Diagnosi del lipedema

Per una corretta diagnosi è necessario imparare a riconoscere il lipedema, saper osservare e riconoscerne i segni. Tra questi ci sarà una ipertrofia del tessuto adiposo degli arti inferiori con esclusione di mani e piedi ed evidente sproporzione. Segno di Stemmer negativo, esordio durante forti squilibri ormonali, senso di pesantezza e gonfiore degli arti dovuto al liquido in eccesso. Dolore alla pressione a causa dell’infiammazione. Peggioramento dei sintomi nel corso della giornata, non responsività alle classiche diete ipocaloriche, diminuzione della qualità della vita per aspetto fisico deturpato e difficoltà nella deambulazione.

Anche i test di imaging possono aiutare a definire la patologia e tra questi sono utilizzati: ecografia, risonanza magnetica nucleare, linfoscintigrafia e ultrasonorografia.

La diagnosi differenziale è anche importante per riconoscere e distinguere il lipedema, dal linfedema e dall’obesità seguendo una serie di valutazioni sopra riportare, che il medico andrà a determinare anche prendendo in considerazione la storia familiare del paziente.

Trattamenti

Per il trattamento del lipedema è essenziale un approccio multidisciplinare. L’obiettivo è quello di gestire la sintomatologia migliorando le condizioni di vita del paziente.

Le linee guida prevedono il trattamento conservativo e la chirurgia. 

Il trattamento conservativo prevede terapie fisiche come massaggi manuali, linfodrenaggio, utilizzo di indumenti compressivi, attività fisica controllata, terapia psicosociale, consulenza nutrizionale con uno sguardo a diete antinfiammatorie e chetogeniche ed una educazione del paziente all’autogestione della malattia.

La diagnosi di lipedema ad oggi rimane una sfida proprio per la sua difficoltà nel saperla riconoscere al primo incontro con il paziente. È importante che gli operatori sanitari, dai medici, ai nutrizionisti, ai fisioterapisti siano in costante formazione e siano aggiornati sulla malattia per poter guidare al meglio il paziente nell’imparare a riconoscere il lipedema e familiarizzare con esso e con i cambiamenti che comporta.

Al momento il lipedema è più definito come una condizione clinica e non malattia vera e propria. La letteratura ci insegna che ancora oggi, la ricerca è concentrata sulla fisiopatologia del lipedema e ed è in costante studio per definire tutti quegli strumenti che ci permetterebbero una più veloce e corretta diagnosi.

Confidando sempre nella ricerca, l’auspicio è che in futuro si possano sviluppare dei biomarcatori specifici per una diagnosi più precoce ed efficace.

Fonte

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza: https://www.giovannapitotti.it/wp-content/uploads/sito1-giovanna-pitotti-lipedema.jpg
  • Figura 1: https://lipedemaitalia.info/wp-content/uploads/2022/02/LIO-TYPES-All-1536×1152.jpg

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