La sindrome feto-alcolica (FAS) è una malattia fetale congenita (cioè presente sin dalla nascita) provocata dal consumo di alcol in gravidanza. L’uso di sostanze in gravidanza è un problema di salute globale. Per sostanze si intendono droghe, alcol e tabacco. Tra queste, il tabacco è quella più usata in gravidanza, seguita dall’alcol.
Sono ormai noti gli effetti avversi dell’alcol sull’organismo umano. Se è già tossico per un adulto, pensate per un organismo in via di sviluppo! Esso infatti causa al feto danni fisici, cognitivi e comportamentali, oltre ad essere una minaccia per la gravidanza stessa. E’ stata registrata una crescita mondiale nel consumo di alcol tra le donne, sia in età fertile sia in gravidanza. Nel 2016, il 32,1% di donne in età fertile ha consumato alcol, mentre circa il 10% ne ha fatto uso in gravidanza.
Il consumo di alcol e la sindrome feto-alcolica
Cos’è la sindrome feto-alcolica?
La manifestazione più grave dell’uso di bevande alcoliche in gravidanza sono i disturbi dello spettro alcolico fetale (FASD), che includono diverse diagnosi, tra cui la sindrome feto-alcolica.
I disturbi dello spettro alcolico fetale provocano: disturbi cognitivi, alterazioni facciali e deficit nel funzionamento cognitivo, comportamentale ed emotivo. Oltre a ciò, gli individui affetti posso avere una serie di problemi nella vita come fallimento scolastico, abuso di sostanze, problemi di salute mentale, problemi con le forze dell’ordine, incapacità di una vita indipendente e ad ottenere un lavoro. Inoltre chi è affetto da FASD ha un rischio maggiore di morte prematura.
La sindrome feto-alcolica è la forma più grave tra i disturbi dello spettro alcolico fetale. I bambini con FAS mostrano caratteristiche facciali tipiche, ritardo nella crescita (prima e dopo la nascita) e disabilità intellettiva. In particolare, si osservano alterazioni del sistema nervoso centrale come: microcefalia, tremori, iperattività, limiti nelle capacità motorie, deficit di attenzione, difficoltà di apprendimento, menomazione cognitiva/intellettuale e convulsioni. Le anomalie facciali includono invece: rime palpebrali corte, pieghe epicantali (pieghe cutanee sopra l’occhio), zona medio frontale piatta, prolabio liscio (zona tra naso e bocca) e labbro superiore sottile.
Criteri per la diagnosi della sindrome feto-alcolica
Affinché la sindrome feto-alcolica sia diagnosticata devono essere presenti tutti e quattro i sottostanti criteri (Vedi Tabella 1).
Criterio | Valore |
---|---|
1. Presenza di 2 o più anomalie facciali tra le seguenti: | 1) Rime palpebrali corte 2) Labbro superiore sottile 3) Prolabio liscio |
2. Deficit di crescita prenatale e/o postnatale: | Altezza ≤ 10° percentile o Peso ≤ 10° percentile |
3. Crescita cerebrale carente, morfogenesi anormale o neurofisiologia anormale identificata dalla presenza di 1 o più tra i seguenti valori: | 1) Circonferenza cranica ≤ 10° percentile 2) Anomalie cerebrali strutturali 3) Crisi ricorrenti non febbrili |
4. Compromissione neurocomportamentale |
Come agisce l’alcol in gravidanza?
L’alcol è un agente teratogeno, capace di determinare anomalie e malformazioni durante lo sviluppo dell’embrione. In particolare, l’esposizione può provocare: nati morti, aborto spontaneo, parto prematuro, crescita intrauterina ritardata, basso peso alla nascita e FASD. Esercita la sua azione teratogena su tutti gli organi del feto, ma sembra essere particolarmente dannoso per il sistema nervoso.
Visto che la placenta è il mezzo attraverso cui la madre invia nutrienti al feto, è importante per la crescita e lo sviluppo del feto. Nel mentre consente anche l’eliminazione dei rifiuti del futuro nascituro. Ma l’alcol può oltrepassare la placenta. Dopo averla attraversata, si accumula nel liquido amniotico. In pratica si tratta di un liquido giallo chiaro che avvolge il feto, mantenendolo in sicurezza e contribuendo al suo nutrimento. Dato che l’alcol si accumula nel liquido, il feto si trova esposto ad esso per un tempo prolungato. Oltretutto, dopo che il feto ha ingerito alcol, i suoi reni rilasciano sostanze che esso stesso ingerisce. Altri fattori lo espongono agli effetti dell’alcol: in primis la carenza di enzimi metabolici fetali, ma anche la ridotta eliminazione degli scarti.
Fattori di rischio per la sindrome feto-alcolica
Sono stati identificati una serie di fattori che possono peggiorare gli effetti dell’alcol, come:
- tempo, quantità e frequenza di consumo dell’alcol. Se la frequenza è elevata può aumentare il rischio di sviluppare FASD. Inoltre bere alcol durante i tre trimestri determina maggiori deficit. Tuttavia anche un consumo basso e moderato è dannoso;
- bere 4 o più drink in una sola occasione (fenomeno noto come “binge drinking”, più dannoso rispetto al bere costante);
- uso di altre sostanze (la caffeina può rafforzare gli effetti dell’alcol);
- uso di farmaci;
- carenze nutrizionali materne;
- fattori ambientali (violenza domestica e povertà);
- disturbi mentali nella madre (depressione e ansia);
- uso di sostanze da parte del partner;
- profilo corporeo minuto della madre;
- età della madre;
- basso stato socio-economico;
- gravidanza non pianificata (essere ignari di una gravidanza in corso espone a rischi maggiori).
Prevenzione e trattamento nella sindrome feto-alcolica
Al momento non esiste un trattamento in grado di annullare i danni dell’alcol sul feto. Si tratta comunque di danni che possono essere prevenuti al 100%, eliminando il consumo di alcol in gravidanza. Qualsiasi quantità di alcol consumata da tre mesi prima del concepimento e fino al termine del periodo gravidico può alterarne lo sviluppo.
Durante la gravidanza l’ecografia è utile per identificare le caratteristiche della sindrome feto-alcolica. Per esempio limitazioni della crescita, microcefalia e malformazioni sono campanelli di allarme. Ma è importante che ginecologo o ginecologa escludano altre possibili cause di malformazioni, come infezioni e altri agenti teratogeni. Il ginecologo o la ginecologa hanno un’importanza cruciale: sono loro a dover indagare, tramite colloquio, il consumo di alcol della madre.

Conclusione
I disturbi dello spettro alcolico fetale sono diffusi in tutto il mondo. Possono verificarsi in tutta la società, anche quando lo status socio economico è elevato. Inoltre possono insorgere in modo indipendente da livello di istruzione ed etnia.
Per concludere, è necessario che la popolazione (non solo le donne) venga “educata” sul consumo di alcol in gravidanza, in modo che questa sia informata sui rischi ai quali si incorre. Gli effetti negativi dell’alcol sono irreversibili, eppure sono totalmente prevenibili. Come? Senza dubbio non consumando alcol in gravidanza e nel tentativo di rimanere incinta. Allo scopo di accrescere la consapevolezza, il 9 settembre del 1999 è stata istituita la giornata mondiale per la sindrome feto-alcolica. Non esiste un periodo della gravidanza sicuro per consumare alcol, così come non esiste una quantità sicura di alcol da consumare senza rischi.
Fonti
- Forray, A., & Foster, D. (2015). Substance Use in the Perinatal Period. Current psychiatry reports, 17(11), 91. https://doi.org/10.1007/s11920-015-0626-5
- Hur, Y. M., Choi, J., Park, S., Oh, S. S., & Kim, Y. J. (2022). Prenatal maternal alcohol exposure: diagnosis and prevention of fetal alcohol syndrome. Obstetrics & gynecology science, 65(5), 385–394. https://doi.org/10.5468/ogs.22123
- Lager, S., & Powell, T. L. (2012). Regulation of nutrient transport across the placenta. Journal of pregnancy, 2012, 179827. https://doi.org/10.1155/2012/179827
- Lewis, R. M., Cleal, J. K., & Hanson, M. A. (2012). Review: Placenta, evolution and lifelong health. Placenta, 33 Suppl, S28–S32. https://doi.org/10.1016/j.placenta.2011.12.003
- Popova, S., Dozet, D., Shield, K., Rehm, J., & Burd, L. (2021). Alcohol’s Impact on the Fetus. Nutrients, 13(10), 3452. https://doi.org/10.3390/nu13103452
- Shamsnajafabadi, H., & Soheili, Z. S. (2022). Amniotic fluid characteristics and its application in stem cell therapy: A review. International journal of reproductive biomedicine, 20(8), 627–643. https://doi.org/10.18502/ijrm.v20i8.11752
Siti
- Enciclopedia Treccani. https://www.treccani.it/vocabolario/teratogeno/#:~:text=terat%C3%B2geno%20agg.,.%3B%20l’effetto%20t.
- Istituto Superiore di Sanità, ISS. https://www.epicentro.iss.it/alcol_fetale/fasd-2020
- Microbiologia Italia. https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/effetti-dell-alcol-encefalo-fegato-tratto-digerente/
Crediti immagini
- Immagine in evidenza: Browse Free HD Images of Alcoholic Drinks Wine And Cocktail (shopify.com)
- Tabella 1: Hur, Y. M., Choi, J., Park, S., Oh, S. S., & Kim, Y. J. (2022). Prenatal maternal alcohol exposure: diagnosis and prevention of fetal alcohol syndrome. Obstetrics & gynecology science, 65(5), 385–394. https://doi.org/10.5468/ogs.22123
- Figura 1: Immagine creata tramite l’uso di Canva