Caratteristiche
La Legionellosi (figura 1) è caratterizzata da un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Conosciuta anche come Malattia del Legionario, viene scoperta per la prima volta nel 1976, quando l’infezione si propagò al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. L’epidemia diffusa tra i legionari, provocò una polmonite, mortale per 34 persone. La Legionella si scoprì annidata nel sistema d’aria condizionata dell’albergo. La Legionellosi può manifestarsi anche in una forma più lieve, chiamata febbre di Pontiac.
Eziologia e patogenesi
Bacillo gram negativo, la L. pneumophila (figura 2) può essere presente nell’acqua e in suoli umidi. La trasmissione di tale organismo avviene mediante aerosol, per questo spesso lo ritroviamo in ambienti come docce, vasche e saune. In contesti ove presenti condizionatori, spesso possono crearsi flussi di aerosol contaminati.
La Legionella mediante inalazione diretta, giunge ai polmoni e attraverso ai pili, aderisce alla parete polmonare. L’immunità cellulo-mediata, innescata dal microrganismo, risulta insufficiente a contrastare la proliferazione della Legionella all’interno delle cellule, provocando la rottura di esse.
Segni e Sintomi
La Legionellosi può evolvere in due sintomatologie diverse:
- La Malattia del legionario (forma più grave) si presenta come polmonite infettiva. Il periodo di incubazione è di media di 5-6 giorni, ma può giungere a 10 giorni. Febbre, dolore toracico, dispnea, cefalea e tosse sono i sintomi che con più frequenza si verificano. A volte possono mostrarsi sintomi gastrointestinali e stati mentali confusionali. In casi più gravi si può andare incontro ad ascesso polmonare. La mortalità è del 5%, ma nei pazienti anziani e immunodepressi si può raggiungere il 40%.
- La febbre di Pontiac mostra sintomi simili all’influenza che si risolvono in 2-5 giorni. Quindi possono presentarsi nel paziente, mialgie, febbre, tosse, malessere generale. In questo caso, non vengono colpiti i polmoni e nella maggior parte delle volte, si ha un miglioramento dei sintomi, spontaneo.
In alcuni quadri clinici, si è riscontrata L. pneumophila in altri distretti corporei, come milza, fegato e rene.
Trasmissione
Inalazione, aspirazione e microspirazione di goccioline, formate da spruzzi di acqua, aerosol contenenti Legionella, sono le principali modalità di trasmissione. L’infezione non viene trasmessa da persona a persona, ma tramite flussi d’aerosol, quindi i luoghi dove è presente un sistema di condizionamento, di trattamento dell’aria o delle acque, posso diventare una potenziale fonte di contagio.
Epidemiologia
Dal 1983, in Italia, esiste un sistema di sorveglianza speciale per la raccolta di informazioni in un apposito registro nazionale, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità. Nel 2017, l’incidenza di Legionellosi è stata del 33,2 casi per milione di abitanti.
Secondo i dati forniti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), nel 2017, il 68% dei casi notificati, appartengono all’insieme di Francia, Italia, Germania e Spagna.
La Legionella è per il 10-50% dei casi, responsabile delle polmoniti acquisite in ospedale e rappresenta la terza causa di polmoniti prese in comunità, dopo S. pneumoniae e H. influenzae.
Diagnosi
La diagnosi si basa sulla coltura dell’espettorato o del liquido di lavaggio broncoalveolare. I campioni vengono analizzati su agar BCYE (figura 3) o mediante immunofluorescenza diretta (tecnica meno sensibile). Dopo tre giorni dalla comparsa dei sintomi, può essere effettuato un test antigenico urinario, ma identifica solo L. pneumophila sierogruppo 1. La ricerca di anticorpi nel sangue viene effettuata nella fase acuta.
Esami strumentali e di laboratorio
Nella Malattia del Legionario si riscontra spesso iposodiemia e in alcuni casi ematuria. Mediante radiografia toracica (solitamente mostra infiltrati irregolari) si ha la diagnosi di polmonite.
Terapie
La terapia antibiotica è il principale trattamento contro la Legionellosi, poichè infezione di origine batterica. La levofloxacina o moxifloxacina sono gli antibiotici più utilizzati. L’azitromicina somministrata per 5 giorni ha ottimi risultati. I farmaci vengono somministrati per i primi 3-5 giorni per via endovenosa, poi per 10-14 giorni, per via orale. In gravi condizioni respiratorie, si interviene con il supporto di ventilatori. La febbre di Pontiac non necessita di cure antibiotiche.
Fonti
- https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-infettive/bacilli-gram-negativi/infezioni-da-legionella
- https://www.nurse24.it/studenti/patologia/legionella-e-legionellosi-sintomi-trasmissione-e-terapia.html
- https://www.epicentro.iss.it/legionellosi/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Legionellosi#cite_note-13
- https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Expert=549&lng=IT