Caratteristiche generali
La gonorrea, o blenorragia, è un’infezione a trasmissione sessuale dovuta ad un batterio, Neisseria gonorrhoeae (Fig. 1 e 2), il quale infetta le vie uretrali nell’uomo e le vie urogenitali nelle donne.
L’infezione batterica può manifestarsi anche in altre sedi quali la gola, il retto e gli occhi.
La gonorrea viene comunemente chiamata “scolo”, a causa di uno dei sintomi principali, ossia le perdite uretrali.
A livello mondiale la gonorrea è la seconda più diffusa infezione (di tipo batterico) sessualmente trasmessa dopo la clamidia.
Eziologia e patogenesi
L’agente eziologico della gonorrea è Neisseria gonorrhoeae, diplococco Gram-negativo appartenente alla famiglia delle Neisseriaceae e considerato cocco piogeno in quanto produce materiale purulento. Il batterio vive e si riproduce in ambienti umidi, si trasmette prevalentemente per via sessuale ed infetta esclusivamente l’uomo.
Neisseria gonorrhoeae presenta tre importanti fattori di virulenza: i pili, la proteina OPA (proteine di opacità legate alla patogenesi), i LOS (lipo- oligosaccaridi).
Attraverso i pili il batterio aderisce all’epitelio dell’uretra nell’uomo e della cervice uterina nella donna (oppure aderisce all’epitelio del retto, della faringe e della congiuntiva) e l’adesione viene rafforzata dalle proteine OPA. Non dimentichiamo inoltre che i pili consentono al batterio di resistere alla fagocitosi. In seguito all’adesione, il batterio penetra nelle cellule epiteliali, si moltiplica e raggiunge la lamina basale. Qui produce i LOS che stimolano la risposta infiammatoria.
Segni e sintomi
La gonorrea è asintomatica in più del 50% delle donne ed in circa il 20% degli uomini infetti. I sintomi, quando rilevabili, compaiono dopo circa 2-7 giorni dal contatto sessuale.
La sintomatologia nelle donne comprende:
- Uretrite;
- Difficoltà ad urinare;
- Prurito vaginale;
- Dolore durante o dopo i rapporti sessuali;
- Bruciore durante la minzione;
- Cervicite con secrezioni giallo-verdastre;
- Perdita di sangue tra un ciclo mestruale e l’altro.
Se l’infezione non viene trattata vi possono essere diverse complicanze, quali:
- Insorgenza della malattia infiammatoria pelvica;
- Quando l’infezione si estende alle tube di Falloppio, aumenta il numero di gravidanze ectopiche;
- Sterilità.
Se la gonorrea viene contratta durante la gravidanza, provoca rottura prematura delle mebrana, corioamniotite, parto pretermine. Inoltre, l’infezione, al momento del parto, viene trasmessa al feto provocando una congiuntivite (Fig.3).
La congiuntivite può svilupparsi anche in età adulta ed è dovuta alla contaminazione della congiuntiva attraverso le mani infette (Fig.4).
La sintomatologia negli uomini, invece, comprende:
- Bruciore e difficoltà ad urinare;
- Dolore o gonfiore ai testicoli;
- Uretrite con secrezioni giallo-verdastre.
Anche negli uomini vi possono essere delle complicanze quali l’epididimite caratterizzata da dolore allo scroto e gonfiore. Se non curata induce all’infertilità.
Inoltre, se la trasmissione della gonorrea avviene attraverso un rapporto sessuale di tipo anale, si può sviluppare la proctite, caratterizzata da prurito anale, dolore, secrezioni, sanguinamento e movimenti intestinali dolorosi.
Se invece la trasmissione avviene attraverso un rapporto sessuale orale, l’infezione colpisce la gola causando faringite.
In alcuni casi il batterio può diffondere per via ematica, e si ha un’infezione gonococcica disseminata. Questa comporta: dolore articolare e muscolare, tendinite, meningite, endocardite, febbre, tachicardia, vomito ed eruzioni cutanee. Le eruzioni cutanee si sviluppano su braccia o gambe e sono caratterizzate da lesioni piccole, pustolose e dolorose (Fig.5).
Trasmissione
Come anticipato nei paragrafi precedenti, la trasmissione avviene attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale), oppure durante il parto in cui l’infezione è veicolata dalla madre infetta al feto.
Inoltre, un uomo ha circa il 20-30% di probabilità di infettarsi dopo un rapporto con una donna infetta, mentre una donna ha più del 50% di probabilità di infettarsi in seguito ad un rapporto con un uomo infetto.
Epidemiologia
La scarsa igiene, la mancanza di assistenza medica, la cattiva alimentazione, il mancato uso dei preservativi e la promiscuità sessuale aumentano il rischio di insorgenza della gonorrea e di conseguenza un aumento del numero dei casi.
A livello mondiale, l’OMS ha dichiarato che nel 2016 ci sono stati 86 milioni di nuovi casi soprattutto nella regione del Pacifico occidentale e nella regione Africana. La gonorrea si manifesta prevalentemente in uomini e donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni.
A livello europeo, invece, l’ECDC riporta che nel 2017 ci sono stati 89.239 nuovi casi confermati, con tassi di incidenza più elevati nella classe di età 20-24 anni.
In Italia, i dati riportati dall’ECDC indicano che nel 2107 i nuovi casi di gonorrea sono stati 850.
Diagnosi e test di laboratorio
La gonorrea viene diagnosticata attraverso metodi differenti:
- Colorazione di Gram;
- Esame colturale;
- Test di laboratorio molecolari.
La colorazione di Gram permette di rilevare i batteri mediante un esame microscopico, si tratta di un esame diretto.
L’esame colturale (Fig.6) avviene utilizzando terreni selettivi e consente l’esecuzione dell’antibiogramma.
I test di laboratorio molecolari si basano sull’amplificazione degli acidi nucleici e sono i test più sensibili.
Gli esami menzionati vengono svolti su tamponi cervicali o vaginali nelle donne e uretrali nell’uomo. In caso di gonorrea disseminata invece, gli esami sono eseguiti su sangue o su liquido sinoviale. I test di laboratorio molecolari vengono effettuati anche su campioni di urine e su tamponi orali e rettali.
Se il test ha un esito positivo, tutti i partner sessuali dell’individuo infetto devono essere avvisati e sottoposti anch’essi agli stessi test. Sono fortemente raccomandati test sierologici per l’HIV e per ricercare altre infezioni sessualmente trasmesse.
Terapia
La gonorrea, essendo un’infezione batterica, viene trattata usando specifici antibiotici prescritti dal medico (Fig.7). La diffusione di nuovi ceppi antibiotico-resistenti aumenta di anno in anno; quindi, per evitare che le cure siano vane, la scelta dell’antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dell’antibiogramma.
Le linee guida attualmente suggeriscono di somministrare ai pazienti infetti ceftriaxone (o cefixima) più azitromicina.
Non dimentichiamo, in ultimo, che la terapia farmacologica può variare nelle donne in gravidanza.
In alcuni casi un’uretrite gonococcica non è distinguibile da un’uretrite da clamidia, di conseguenza, al trattamento della gonorrea, si affianca anche il trattamento dell’infezione da clamidia.
I pazienti sottoposti a terapia farmacologica devono astenersi dall’avere rapporti sessuali fino alla fine della terapia.
Prevenzione
La prevenzione si basa esclusivamente sull’utilizzo dei profilattici in tutti i rapporti sessuali occasionali o con un partner di cui non si conoscono le condizioni di salute.
È consigliato, inoltre, ridurre il numero di partner sessuali e rivolgersi immediatamente ad un medico se si ha il dubbio di aver contratto l’infezione.
Fonti
- https://www.doveecomemicuro.it/notizie/aggiornamenti/gonorrea
- https://www.epicentro.iss.it/gonorrea/epidemiologia-europa
- https://www.epicentro.iss.it/gonorrea/epidemiologia-italia
- https://www.epicentro.iss.it/gonorrea/epidemiologia-mondo
- https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/glossario-delle-malattie/gonorrea
- https://www.humanitas.it/malattie/gonorrea
- https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-infettive/malattie-a-trasmissione-sessuale-mts/gonorrea
- https://www.nurse24.it/studenti/patologia/gonorrea.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Gonorrea
- https://it.wikipedia.org/wiki/Neisseria_gonorrhoeae
Crediti immagini
- Immagine in evidenza: https://unsplash.com/photos/1e3-lYkJsfs
- Figura 1: https://pixnio.com/it/scienza/immagini-microscopio/gonorrea-neisseria-gonorrhoeae-it/gonorrhoeae-gonococchi-paziente-diagnosi-acuta-gonococcica-uretrite
- Figura 2: https://www.rawpixel.com/image/2288642/free-photo-image-bacterium-bacteria
- Fig. 3: https://www.albanesi.it/salute/congiuntivite-neonatale.htm
- Fig. 4: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Conjuntivitis_(RPS_03-06-2015).png
- Figura 5: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gonococcal_lesion_on_the_skin_PHIL_2038_lores.jpg
- Figura 6: https://en.wikipedia.org/wiki/File:Neisseria_gonorrhoeae_Growth_on_New_York_City_Agar_Plate.jp
- Fig. 7: https://pixabay.com/it/photos/tossicodipendenze-antibiotico-71576/
- Fig. 8: https://cdn.pixabay.com/photo/2018/12/11/16/14/condom-3869225_960_720.png
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