L’intossicazione da botulino (botulismo) è una patologia rara, ma molto grave. La sua causa è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. L’intossicazione da botulino, se non è curata, porta alla paralisi e alla morte. Per fortuna, è possibile prevenire la maggior parte dei casi di botulismo.
Intossicazione da botulino: cenni storici
I primi casi di botulismo documentati risalgono al XIX secolo; da allora in Europa è stata descritta l’intossicazione da botulino di diversa eziologia (alimentare, da ferita e da inalazione).
Il poeta tedesco e ufficiale medico Justinus Kerner (1786-1862) pubblicò tra il 1817 e il 1822 le prime descrizioni accurate e complete dei sintomi del botulismo alimentare. Kerner non riuscì tuttavia a identificare quello che definì il “veleno biologico” all’origine della patologia.
Nel 1895, nel piccolo villaggio belga di Ellezelles, si verificò un’epidemia di botulismo dopo una cena a base di prosciutto affumicato. Questo evento portò alla scoperta del batterio C. botulinum da parte di Emile Pierre van Ermengem, professore di microbiologia all’Università di Gand. Il batterio fu così chiamato per la sua associazione patologica con le salsicce (botulus in latino significa “salsiccia”), non per la sua forma.
Cause dell’intossicazione da botulino
L’intossicazione da botulino è una malattia neuroparalitica, dovuta all’azione sui nervi periferici della tossina prodotta da C. botulinum. Questo patogeno è un batterio Gram-positivo, a forma di bastoncino, anaerobio obbligato e in grado di sopravvivere in diverse condizioni ambientali, formando delle spore resistenti al calore.
C. botulinum si trova nel suolo, nei sedimenti marini e in vari alimenti.
Più raramente, anche altre specie di Clostridium (Clostridium butyricum, Clostridium baratii) producono la stessa tossina, causando il botulismo.
Esistono diversi tipi di botulismo:
- botulismo alimentare;
- botulismo da ferita;
- botulismo infantile;
- botulismo iatrogeno;
- botulismo da inalazione;
- botulismo intestinale dell’adulto.
Botulismo alimentare
C. botulinum può contaminare gli alimenti cotti in modo inadeguato, prima della conservazione. Gli alimenti confezionati in casa, in particolare quelli a basso contenuto acido (come asparagi, fagiolini, barbabietole e mais) sono le fonti più comuni di botulismo alimentare.
Altre fonti sono l’aglio tritato nell’olio, il peperoncino, i pomodori in scatola, le patate al cartoccio lasciate troppo a lungo a temperatura ambiente, il pesce in scatola o fermentato.
Il botulismo può anche derivare, con frequenza minore, dal consumo di carne bovina, prodotti lattiero-caseari, carne di maiale, pollame o altri alimenti.
Dopo il consumo di cibo contaminato, la tossina botulinica passa dall’intestino al sangue, e agisce sui nervi, paralizzando i muscoli.
Botulismo da ferita
Il botulismo può verificarsi anche quando C. botulinum contamina una ferita. All’interno della ferita, il batterio rilascia la tossina botulinica, che passa al circolo sanguigno.
L’iniezione di farmaci con aghi non sterilizzati può causare questo tipo di botulismo. Infatti, i tossicodipendenti che fanno uso di eroina, iniettandola in un muscolo o sottopelle con un ago non sterilizzato, rischiano si ammalarsi di botulismo.
Botulismo infantile
La forma più comune di intossicazione da botulino è quella infantile, che colpisce i bambini di età inferiore a 1 anno.
L’introduzione di alimenti contaminati con C. botulinum provoca la malattia.
E’ probabile che questo accada perché la flora batterica intestinale del bambino non si è ancora stabilizzata del tutto, offrendo un ambiente ideale a C. botulinum per proliferare.
Il miele può contenere spore di C. botulinum, quindi i bambini di età inferiore a 1 anno non dovrebbero consumarlo. Il miele può invece essere consumato dai bambini di età superiore e dagli adulti, senza rischi per la salute.
Botulismo iatrogeno
Il botulismo iatrogeno si manifesta dopo l’iniezione sottocutanea della tossina botulinica, a scopo cosmetico o terapeutico. Infatti, la tossina botulinica può essere utilizzata per finalità mediche.
Le dosi raccomandate di tossina botulinica per il trattamento cosmetico sono troppo basse per causare l’intossicazione.
Il botulismo iatrogeno compare se è stata superata la dose totale massima raccomandata, e se il farmaco passa dal sito di iniezione alla circolazione sistemica.
Botulismo da inalazione
L’intossicazione da C.botulinum per inalazione è rara, perché la tossina botulinica in forma aerosol non è presente in natura.
In passato alcune nazioni hanno cercato di realizzare armi biologiche per diffondere nell’aria la tossina botulinica.
Botulismo intestinale dell’adulto
L’intossicazione intestinale da botulino nell’adulto, come per botulismo infantile, è dovuta al consumo di alimenti contaminati.
Anche se esiste il botulismo intestinale diagnosticato in adulti sani, le persone che hanno subìto interventi chirurgici all’intestino, che presentano anomalie intestinali o che hanno assunto da poco antibiotici, sono maggiormente a rischio. Infatti, tutte queste condizioni possono alterare la flora batterica intestinale e predisporre alla patologia.
Fisiopatologia dell’intossicazione da botulino
Infezione batterica e botulismo
La tossina botulinica è fra le sostanze più pericolose al mondo, con una dose letale (DL50 – la quantità necessaria per uccidere il 50% di una popolazione di cavie) compresa tra 1 e 3 nanogrammi di tossina per chilogrammo di massa corporea.
La modalità di ingresso della tossina nel flusso sanguigno dipende dal tipo di esposizione (alimentare, da ferita, iatrogena, da inalazione).
Effetti della tossina botulinica
Quando è nel circolo sanguigno, la tossina botulinica raggiunge i terminali nervosi presinaptici delle giunzioni neuromuscolari motorie volontarie e autonome.
Nelle giunzioni neuromuscolari, la tossina botulinica impedisce il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina nello spazio sinaptico, bloccando la contrazione muscolare. Il risultato è la paralisi e la riduzione del tono muscolare.
Sintomi
Sintomi del botulismo alimentare
I sintomi del botulismo alimentare iniziano da 12 a 36 ore dopo l’ingresso della tossina nell’organismo, a seconda della quantità di tossina ingerita.
I sintomi dell’intossicazione alimentare da botulino includono:
- difficoltà nel parlare o a deglutire;
- secchezza delle fauci (bocca secca);
- debolezza dei muscoli facciali;
- visione offuscata o doppia;
- ptosi palpebrale (palpebre cadenti);
- difficoltà nel respirare;
- nausea, vomito, crampi allo stomaco;
- paralisi.
Sintomi del botulismo da ferita
I sintomi del botulismo da ferita compaiono circa 10 giorni dopo l’ingresso della tossina nell’organismo. I sintomi del botulismo da ferita comprendono:
- difficoltà nel parlare o a deglutire;
- debolezza dei muscoli facciali;
- visione offuscata o doppia;
- ptosi palpebrale (palpebre cadenti);
- difficoltà nel respirare;
- paralisi;
- febbre.
Spesso, ma non sempre, l’area intorno alla ferita appare gonfia e presenta un cambiamento di colore.
Sintomi del botulismo infantile
I sintomi iniziano generalmente da 18 a 36 ore dopo l’ingresso della tossina nel corpo del bambino. I sintomi includono:
- costipazione, spesso il primo sintomo che si manifesta;
- pianto debole;
- movimenti fluttuanti, dovuti alla debolezza muscolare;
- irritabilità e stanchezza;
- problemi di suzione o alimentazione;
- ptosi palpebrale (palpebre cadenti);
- paralisi.
Sintomi del botulismo iatrogeno
I sintomi del botulismo iatrogeno comprendono: cefalea, debolezza muscolare, paralisi.
Sintomi del botulismo da inalazione
Dopo l’inalazione della tossina, i sintomi diventano visibili dopo 1-3 giorni, con tempi di insorgenza più lunghi per livelli di intossicazione bassi.
I sintomi sono simili a quelli del botulismo alimentare (escludendo i sintomi correlati al tratto digerente), e culminano nella paralisi muscolare e nell’insufficienza respiratoria.
Sintomi del botulismo intestinale dell’adulto
I sintomi iniziali del botulismo intestinale dell’adulto includono:
- nausea, vomito, crampi allo stomaco;
- debolezza muscolare generalizzata;
- gonfiore o distensione dell’addome;
- dolore addominale;
- costipazione;
- visione offuscata o doppia;
- difficoltà nel parlare o a deglutire;
Se la malattia non è diagnosticata e curata, il paziente va incontro a paralisi e insufficienza respiratoria.
Diagnosi dell’intossicazione da botulino
Per diagnosticare l’intossicazione da botulino, il medico valuta innanzitutto i sintomi del paziente.
Poiché alcuni sintomi del botulismo sono tipici di altre patologie (come ictus, meningite, sindrome di Guillain-Barré), il medico prescrive uno o più dei seguenti test per confermare l’intossicazione da botulino:
- analisi del sangue, delle feci o del contenuto gastrico espulso;
- analisi degli alimenti sospetti;
- tomografia assiale computerizzata (TAC) cerebrale, per escludere l’ictus;
- esame del fluido cerebrospinale, per escludere la meningite;
- elettromiografia, per verificare lo stato di muscoli e nervi: in presenza di botulismo, dopo la stimolazione elettrica i muscoli rispondono in modo anomalo.
Per alcuni di questi test, i risultati si ottengono dopo diversi giorni. Pertanto, il medico può decidere di iniziare subito il trattamento, se sospetta l’intossicazione da botulino.
Metodi per curare l’intossicazione da botulino
A seconda della causa dell’intossicazione da botulismo, vi sono diverse opzioni di trattamento. Di solito, la prima strategia terapeutica applicata consiste nella somministrazione di un farmaco chiamato antitossina botulinica.
Antitossina botulinica e terapia di supporto
Attualmente sono disponibili due tipi di antitossina botulinica: l’antitossina botulinica equina eptavalente (indicata per i pazienti con età superiore a 1 anno) e l’immunoglobulina di derivazione umana (per i bambini di età inferiore a 1 anno).
L’antitossina botulinica è somministrata per via endovenosa, così lega la tossina botulinica presente nel sangue, evitando che raggiunga le giunzioni neuromuscolari. Purtroppo, le antitossine non guariscono altri danni già presenti, come la paralisi muscolare.
Infatti, se il paziente ha gravi problemi di respirazione, il medico potrebbe optare per l’intubazione.
Infine, per raggiungere la guarigione, il monitoraggio del paziente comprende: frequenti valutazioni della ventilazione, della perfusione e dell’integrità delle vie aeree superiori, spirometria, misurazione dei gas ematici arteriosi.
Metodi per curare il botulismo alimentare
Al fine di curare botulismo alimentare, in parallelo alla somministrazione dell’antitossina, è necessario effettuare la decontaminazione del tratto digerente.
Dopo l’ingestione recente di un alimento contaminato, il paziente è sottoposto ad una lavanda gastrica. Se invece l’alimento è già passato dallo stomaco all’intestino, la decontaminazione prevede l’utilizzo di un sondino oro-gastrico, oppure si effettua un’irrigazione intestinale.
La somministrazione di carbone attivo è un’ulteriore opzione di trattamento, poiché da studi in vitro è emerso che il carbone attivo assorbe la tossina botulinica, neutralizzandone l’azione.
Farmaci per trattare il botulismo da ferita
Al fine di trattare il botulismo da ferita, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la parte contaminata della ferita. Inoltre, sono previste la somministrazione dell’antitossina e la terapia antibiotica.
In genere, la penicillina G o il metronidazolo sono gli antibiotici somministrati per curare il botulismo da ferita.
Prognosi
I progressi della medicina hanno ridotto in modo significativo la mortalità per botulismo negli ultimi tre decenni. Infatti, oggi il rischio di morte per un neonato è inferiore all’1%.
La maggior parte delle persone che ricevono un trattamento tempestivo guarisce completamente in meno di due settimane.
Tuttavia, nei casi più gravi, il recupero completo dalla malattia può richiedere mesi o addirittura anni.
Se l’intossicazione da botulino non è curata al più presto, eventuali complicazioni sono: debolezza a lungo termine, insorgenza di altre infezioni, danni neurologici, paralisi dei muscoli respiratori e/o deglutitori e morte.
Prevenzione dell’intossicazione da botulino
Adeguata preparazione degli alimenti
Poiché l’adeguata preparazione degli alimenti è essenziale nella prevenzione del botulismo, è bene considerare le seguenti indicazioni:
- cuocere gli alimenti ad almeno 80°C per 30 minuti, per eliminare le tossine di C.botulinum;
- eliminare gli alimenti scoloriti o con un odore sgradevole;
- preparare le conserve vegetali cuocendo le verdure in acqua e aceto nelle stesse proporzioni, per poi invasare le verdure, chiudere il vasetto e bollirlo in acqua. Il tempo di bollitura dipende dalle dimensioni del contenitore. Per vasetti da 350-400 g possono essere sufficienti 15-20 minuti di bollitura;
- preparare marmellate e confetture utilizzando frutta e zucchero in parti uguali;
- conservare le olive e altri prodotti in salamoia con 100 g di sale ogni litro di acqua;
- evitare la preparazione casalinga di conserve di carne o di pesce.
Prevenzione del botulismo non alimentare
Poiché il miele può contenere spore di C. botulinum, è bene escludere il miele dall’alimentazione dei bambini di età inferiore a 1 anno.
Al fine di prevenire il botulismo da ferita, è necessario pulire e disinfettare subito la ferita contaminata da sporcizia o terreno. In seguito, è opportuno contattare o recarsi al pronto soccorso se la ferita presenta dei segni di infezione (arrossamento, gonfiore, pus).
Per prevenire il botulismo iatrogeno, è essenziale rivolgersi ad un medico autorizzato, se è previsto l’utilizzo della tossina botulinica a scopo terapeutico o cosmetico.
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Crediti immagini
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