Endometriosi: quando il dolore mestruale nasconde una patologia invalidante

In Italia, ci sono circa tre milioni di donne che hanno ricevuto una diagnosi di endometriosi. Secondo il Ministero della Salute, la malattia colpisce dal 10% al 15% delle donne in età riproduttiva del nostro paese e dal 30% al 50% di coloro che hanno problemi di infertilità o difficoltà a rimanere incinte. L’endometriosi non causa solo dolore e problemi fisici, ma il percorso per la diagnosi può essere complesso e richiedere diversi anni e risorse economiche. Inoltre, può avere un impatto significativo sulla salute psicologica delle persone coinvolte. In occasione della Giornata Mondiale dell’Endometriosi, che si celebra il 28 marzo, cerchiamo di fare chiarezza su questa malattia invalidante.

Cos’è la patologia dell’Endometriosi?

L’endometriosi è una patologia altamente debilitante che di solito colpisce le donne in età riproduttiva, e indica la presenza di tessuto endometriale, che normalmente riveste la cavità uterina, al di fuori dell’utero. Il tessuto endometriale può diffondersi in diverse parti del corpo, come le ovaie, la vescica, il retto, le tube di Falloppio e, in rari casi, anche i polmoni. Alcune cause della malattia sono legate a fattori genetici. Inoltre, avere una madre o una sorella con endometriosi aumenta il rischio di sviluppare la malattia di sette volte. Gli stadi clinici più gravi dell’endometriosi sono considerati patologie croniche e invalidanti, e sono inclusi nell’elenco delle malattie per cui sono previste esenzioni dalle prestazioni specialistiche. Attualmente in Italia, ci sono circa 300.000 persone che godono di queste esenzioni.

I sintomi patologia dell’Endometriosi

La presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina è una condizione comune, ma in molti casi non presenta sintomi. Spesso, le donne scoprono di avere questa patologia quando cercano una gravidanza che non arriva. Il dolore è uno dei sintomi principali dell’endometriosi e può colpire l’addome, l’intestino, la schiena e la pelvi. Il dolore può essere associato al ciclo mestruale, ai rapporti sessuali, alla defecazione o alla minzione e può essere accompagnato da tracce di sangue nelle feci e nelle urine. La presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero può anche causare infiammazioni, cisti e aderenze. Ignorare i sintomi di dolore legati al ciclo mestruale può portare a ritardi nella diagnosi di endometriosi.

Secondo il sito del Ministero della Salute, i sintomi più comuni dell’endometriosi includono dolore, perdite di sangue, astenia, ipotermia e fenomeni depressivi. La sub-fertilità e l’infertilità sono anche sintomi comuni, presenti in circa il 30-40% dei casi.

I diversi gradi di endometriosi
Figura 1 – I diversi gradi di endometriosi

Diagnosi e trattamenti dell’endometriosi

Per diagnosticare l’endometriosi, l’ecografia può essere un utile strumento per individuare cisti ovariche o lesioni profonde, ma non è sufficiente per rilevare la presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero. Tuttavia, recenti studi hanno identificato varianti genetiche associate all’endometriosi, che coinvolgono geni regolatori di processi come l’angiogenesi, l’infiammazione, lo sviluppo uterino e la segnalazione ormonale. L’individuazione di questi fattori genetici potrebbe aiutare a diagnosticare l’endometriosi in modo più tempestivo, dato che solitamente ci vogliono dai 8 ai 10 anni per la diagnosi.

Oggi, i trattamenti più comuni per l’endometriosi includono l’assunzione della pillola estroprogestinica senza interruzione e gli analoghi del GnRH, che vengono usati in caso di intervento chirurgico. La ricerca sulle cause genetiche dell’endometriosi mira a sviluppare trattamenti mirati ai geni responsabili dell’infiammazione, dell’angiogenesi, dell’oncogenesi e dell’apoptosi, fornendo opzioni terapeutiche personalizzate per ogni paziente.

La legge in Italia

Il 21 febbraio 2023 è stata presentata alla Camera una proposta di legge a firma della deputata Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra, composta da tre articoli che riguardano il congedo mestruale per le lavoratrici e le studentesse che soffrono di dolori legati al ciclo mestruale e di patologie come l’endometriosi. Il terzo articolo prevede l’accesso gratuito alla pillola anticoncezionale nelle farmacie per le donne che soffrono di dolori legati al ciclo mestruale. L’endometriosi in stadi avanzati è stata inclusa tra le patologie croniche e invalidanti, consentendo l’accesso ad alcune esenzioni per le prestazioni specialistiche.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.