Encefalite

L’Encefalite (figura 1) è un’infiammazione del tessuto cerebrale. Malattia molto rara e seria, che può richiedere cure immediate in ospedale.

Figura 1 - Encefalite
Figura 1 – Rappresentazione dell’Encefalite

Caratteristiche

Alcuni patogeni possono infettare direttamente le cellule del tessuto cerebrale provocando un’infiammazione che dà origine all’encefalite che, nelle sue fasi iniziali, mostra spesso sintomi simili all’influenza. A volte l’encefalite può essere scatenata da una risposta immunitaria eccessiva, provocata da tumori, virus o altri agenti infettivi. Quando l’infezione giunge anche al midollo, la malattia è definita encefalomielite acuta.

Eziologia e patogenesi

Conosciamo due cause scatenanti encefalite: agenti infettivi o alterata risposta immunitaria.

Encefaliti causate da agenti infettivi:

  • Infezioni virali comuni: la malattia può essere indotta da complicanze dovute ad infezioni comuni come Herpes simplex, Varicella, Morbillo, Parotite, influenza e Rosolia;
  • Virus contratti da animali o da artropodi vettori: Zecche, zanzare o altri artropodi, ma anche mammiferi affetti, ad esempio da rabbia, possono veicolare virus appartenenti alla famiglia dei Rhabdoviridae tramite graffi e morsi, ed essere così causa di encefalite;
  • Infezioni batteriche: I batteri maggiormente implicati sono lo Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Listeria monocytogenes. Le infezioni batteriche che raggiungono il sistema nervoso centrale possono inoltre provocare meningiti.
  • In rari casi miceti o parassiti possono causare encefaliti.

L’infezione può verificarsi sotto forma di epidemia quando aumenta la popolazione di zanzare o di animali infetti. La malattia si propaga dagli artropodi alle persone e raramente da persona a persona.

Molti Arborovirus hanno causato epidemie di encefaliti che hanno preso il nome dal luogo in cui il virus è stato scoperto; ricordiamone qualcuna: Encefalite di La Crosse (Midwest), Encefalite equina orientale (parte orientale degli Stati Uniti), Encefalite del Nilo occidentale (Europa e Africa) e Encefalite di St.Louis (stati sudorientali e centrali degli Stati Uniti).

Le infezioni sopra elencate sono definite primarie perchè l’agente infettivo attacca direttamente il cervello.

Mentre tra le secondarie sono classificate le encefaliti da alterata risposta immunitaria. L’eccessiva risposta immune provoca erroneamente l’aggressione delle cellule del cervello da parte del sistema immunitario. In particolare è a rischio la guaina mielinica che avvolge la fibra nervosa, poiché le proteine della mielina possono essere simili a quelle dei virus.

Segni e sintomi

Nelle fasi iniziali non è facile diagnosticare la patologia a causa di sintomi non specifici e spesso simil-influenzali come febbre alta, mal di testa, nausa e vomito. Con il passare dei giorni i sintomi possono peggiorare con la comparsa di :

  • confusione;
  • convulsioni;
  • cambiamento della personalità;
  • paralisi;
  • allucinazioni;
  • perdita della sensibilità;
  • movimenti involontari degli occhi;
  • fotofobia;
  • perdita di coscienza;
  • coma.

In corso di infezioni acute provocate dall’Herpes simplex, si possono avvertire odori forti e sgradevoli come quello di uova marce e avere flashback vividi o emozioni percepite intensamente. Nel caso invece di encefalopatie da HIV si può verificare un cambiamento graduale della personalità fino alla demenza conclamata.

Non è raro in corso di encefalite anche il riscontro di rash cutanei, spesso ma non esclusivamente, associati a infezioni virali.

Epidemiologia

Nel mondo la maggior parte dei casi di encefalopatie sono causati da Herpesvirus. Le encefaliti da HSV hanno un’incidenza del 10% dei casi nell’uomo, colpendo circa 1 su 250.000-500.000 bambini e adulti nel mondo.

Nel tempo l’epidemiologia dell’infezione è mutata, infatti l’entrata dei vaccini ha ridotto il numero di encefaliti da parte di parotite e morbillo. Resta la problematica degli immunodepressi che vanno incontro spesso ad encefaliti da Epstein-Barr virus e Cytomegalovirus.

Ad influenzare i dati epidemiologici ci sono anche i fattori climatici, geografici e l’esposizione a vettori come zanzare e zecche. Gli Arbovirus, nei mesi estivi, diventano principale causa d’infezione a causa dell’elevata presenza di zanzare.

Diagnosi

É molto utile “studiare” la storia del paziente ed eseguire un attento esame obiettivo. Spesso i virus provocano specifici sintomi, ad esempio il virus Epstein-Barr crea ingrossamento dei linfonodi e della milza, mentre il virus Nipah può indurre ipertensione, sintomi cerebrali e cerebellari.

La diagnosi di certezza si ha spesso post-mortem tramite analisi condotte su biopsie di tessuto nervoso, come l’osservazione al microscopio elettronico che può rilevare la presenza di virioni all’interno dei neuroni.

Può diventare importante eseguire una diagnosi differenziale per poter distinguire encefaliti infettive e non infettive.

Test strumentali e di laboratorio

Per ottenere la diagnosi della malattia è necessario effettuare svariate indagini poichè i sintomi possono essere generati da diversi fattori:

  • Accertamenti radiografici come TAC del cranio e risonanza magnetica, utili a distinguere l’encefalite da altre malattie come ictus o tumori;
  • Puntura lombare per poter prelevare il liquido cefalo-rachidiano per verificare la presenza di virus, batteri, anticorpi specifici, cellule del sistema immunitario, ma anche glucosio e proteine;
  • Elettroencefalogramma;
  • Analisi del sangue e delle urine per identificare eventuali infezioni;
  • Biopsia cerebrale.

Terapia

In presenza di sintomi come febbre e mal di testa da encefalopatie, la terapia consiste nel riposo, antinfiammatori e idratazione. Il manifestarsi di convulsioni o aumento della pressione intracranica richiede la terapia intesiva.

Le infezioni causate da batteri necessitano di un trattamento a base di antibiotici. Farmaci antivirali come l’Aciclovir, Gonciclovir e Fascarnet per encefaliti virali. In caso di complicazioni può aiutare la fisioterapia, logopedia e psicoterapia.

Fonti

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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