Linguatula serrata

Caratteristiche

Linguatula serrata è un animale vermiforme che nel suo stadio adulto, vive come parassita obbligato, nelle cavità del naso, della faringe e dei seni frontali di cani, gatti, volpi e altri carnivori. Questo piccolo essere fa parte del gruppo dei Pentastomidi, che un tempo erano considerati un phylum a sé stante, mentre oggi sono classificati tra i crostacei. Sono presenti in tutti i continenti, ma sono maggiormente diffusi nelle zone subtropicali e in quelle temperate, come Nord America, Europa e Australia.

Ciclo vitale del parassita Linguatula serrata

Il suo ciclo vitale dura in media 15 mesi. Una singola femmina di L. serrata (Fig. 1, step 1) produce milioni di uova (70-90 µm) rossastre e già embrionate, che vengono espulse dall’ospite assieme al suo muco nasale, oppure dopo essere state deglutite, le uova vengono poi eliminate attraverso le feci (Fig 1, step 2). In questo modo le uova contaminano l’acqua e la vegetazione circostante, alla quale aderiscono per mezzo di una sostanza viscosa che le ricopre.

Ciclo vitale del parassita L. serrata
Figura 1 – Ciclo vitale del parassita Linguatula serrata [Fonte: Mehlhorn, H. (eds) Encyclopedia of Parasitology. Springer, Berlin, Heidelberg]

Fasi larvali negli ospiti intermedi

Un ospite intermedio, solitamente un mammifero erbivoro (come i roditori, i conigli, i bovini, gli ovini, i caprini, i suini, gli equini, i cammelli e i primati compresi gli esseri umani) si infetta quando ingerisce le uova, bevendo acqua o nutrendosi di vegetali. Le uova raggiungono così l’intestino, dove sgusciano le larve primarie (Fig. 1, step 3) lunghe 100 µm le quali, dotate di un apparato penetrante e di appendici artigliate, perforano la parete intestinale. Le larve primarie riescono quindi a migrare verso vari organi sospinte dalla circolazione sanguigna o per mezzo dei vasi linfatici.

Le larve giungono alla loro destinazione, in genere presso i linfonodi delle cavità viscerali o nel fegato oppure nei polmoni, laddove attraverso due mute (Fig1, step 4), raggiungono lo stadio similpupale (Fig. 1, step 5), privo di appendici, di uncini e di solchi superficiali, lungo 0,35-0,50 mm e formante noduli. Dopo una serie di altre 9 mute in successione, in 7 mesi si forma la ninfa (4-6 mm) che, munita di uncini doppi, solchi e numerose spine rivolte all’indietro, migra dagli organi verso le cavità viscerali per andare ad incistarsi (Fig. 1, step 9). Quindi dalle cisti fuoriescono delle ninfe allo stadio terminale, che migrano a loro volta nelle cavità viscerali.

Sviluppo delle forme adulte negli ospiti definitivi

Gli ospiti definitivi si infettano quando si nutrono dei visceri degli ospiti intermedi. Quindi, per l’ultima volta i parassiti (Fig. 1, step 11) migrano dallo stomaco, dall’esofago e a volte dalla gola, verso la cavità nasale. Il parassita, raggiunta la sua sede definitiva nel naso o nella faringe, si attacca alla mucosa, comincia a nutrirsi di sangue e, dopo un’ulteriore muta, le ninfe diventano individui adulti. Nella sede finale avviene anche l’accoppiamento e il ciclo riprende con la liberazione delle uova, che si verifica dopo circa sei mesi dall’infezione. Le femmine possono sopravvivere per oltre 2 anni, mentre i maschi muoiono molto prima.

La sua presenza è stata segnalata da tempo anche in Italia e nelle aree in cui questa presenza è continuamente confermata, si osservano frequentemente cisti contenenti ninfe sia negli animali domestici, sia nei selvatici. Per esempio, i dati epidemiologici indicano che nel 2003 in Iran ben il 62% dei cani randagi erano infetti. Gli esseri umani sono solo ospiti accidentali, e nel nostro naso il parassita Linguatula serrata non è in grado di completare il suo ciclo vitale.

Filogenesi

RegnoAnimalia
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMaxillopoda
SottoclassePentastomida
OrdinePorocephalida
FamigliaLinguatulidae
GenereLinguatula
SpecieLinguatula serrata
Tassonomia del parassita Linguatula serrata. (Per ulteriori dettagli vedasi Fig. 2)
Albero filogenetico degli Artropodi, realizzato confrontando le sequenze del DNA mitocondriale. La posizione del parassita è stata evidenziata
Figura 2 – Albero filogenetico degli Artropodi, realizzato confrontando le sequenze del DNA mitocondriale. La posizione del parassita Linguatula serrata è stata evidenziata [Fonte: Palmisano JN, Farrell TM, Gustafson TM, Fitak RR].

Morfologia strutturale del parassita Linguatula serrata

Gli esemplari adulti del parassita Linguatula serrata sono giallastri o biancastri e hanno una lunghezza variabile. Il corpo appiattito sul ventre, con una forma che ricorda una lingua, appare diviso grossolanamente in un cefalotorace più corto e allargato, seguito da un lungo addome più sottile. La cuticola dell’animale è incisa da una serie di circa 90 solchi trasversali. Come per gli artropodi più comuni questa cuticola, contenente chitina, ricopre una cute sottile, flessibile e ricca di ghiandole.

Immagini di femmine adulte di L. serrata, ottenute con il microscopio elettronico a scansione
Figura 3 – Immagini di femmine adulte di L. serrata, ottenute con il microscopio elettronico a scansione. [Fonte: Shamsi S, Barton DP, Zhu X, Jenkins DJ]

All’estremità anteriore si trova la bocca, che è circondata da quattro uncini retrattili costituiti da chitina, due su ciascun lato (Fig. 3). Attraverso la bocca L. serrata succhia il sangue dell’ospite, che transita quindi per il suo apparato digerente, un tubo semplice e dritto, il quale percorre il corpo dell’animale per tutta la sua lunghezza. Il sistema nervoso è formato da un tubo nervoso ventrale in cui spicca la presenza di particolari gangli. Gli unici organi di senso sono delle papille.

Femmina adulta, espulsa da un cane che viveva in un'area urbana, la città di Atene in Grecia. Si nota l'apparato riproduttore avvoltolato di color arancione, che si estende per la maggior parte del corpo.
Figura 4 – Femmina adulta di L. serrata, proveniente da un cane della città di Atene in Grecia. Si nota l’apparato riproduttore avvoltolato di color arancione, che si estende per la maggior parte del corpo. [Fonte: Dimzas D, Morelli S, Colombo M, Di Cesare A, Martinis D, Dourdas G et al.]

Dimorfismo sessuale

Gli organi riproduttori distinguono i maschi dalle femmine: nei maschi l’apertura genitale si trova nella parte anteriore del corpo, mentre nelle femmine l’apertura genitale è nella parte posteriore (Fig. 4). Comunque, la principale differenza tra maschi e femmine sta nelle dimensioni (Fig. 5). Infatti, mentre i maschi misurano a malapena circa 2 cm, le femmine possono raggiungere i 13 cm di lunghezza. L’animale non possiede né l’apparato respiratorio, né il circolatorio e nemmeno l’escretore. L’escrezione avviene attraverso particolari cellule della cute.

Esemplari adulti di L. serrata prelevati dalla cavità nasale di un ibrido cane x dingo catturato nel Nuovo Galles del Sud (Australia).
Figura 5 – Esemplari adulti del parassita Linguatula serrata prelevati dalla cavità nasale di un ibrido cane-dingo catturato in Australia. I vermi grandi sono femmine, mentre quelli piccoli sono maschi. La femmina in basso è stata danneggiata durante il campionamento. [Fonte: McSpadden K]

Patogenesi

Le infezioni degli ospiti intermedi, dette pentastomiasi viscerali, sono solitamente asintomatiche. Nei cani, le infezioni da parte del parassita Linguatula serrata a volte sono asintomatiche, ma possono anche provocare infiammazioni alle mucose nasali e faringee, abbondante muco purulento e catarro cronico, starnuti, infezioni batteriche e disturbi della capacità olfattoria.

Gli esseri umani possono infettarsi sia in seguito all’ingestione di acqua o cibo contaminati con le uova, sia ingerendo carni degli ospiti intermedi non adeguatamente cotte, carni che contengono le forme larvali e le ninfe. Mentre le infezioni con uova sono generalmente asintomatiche, le forme intermedie, introdotte nel corpo umano, si spostano verso la cavità nasale, la faringe e le tonsille.

Qui i parassiti raggiungono lo stadio adulto e provocano la linguatulosi nasofaringea, una malattia presente nella popolazione del Medio Oriente, dell’India e di parti dell’Africa. Il periodo di incubazione dura 6 mesi. Il consumo ripetuto e frequente di organi interni infettati da ninfe del parassita Linguatula serrata può causare delle conseguenze come dolore, difficoltà a deglutire, respiro corto, mal di testa, tosse e gravi reazioni allergiche. Questa patologia prende nomi diversi a seconda delle aree geografiche colpite: in Libano essa è conosciuta come Halzoun syndrome, mentre in Sudan è chiamata Marrara syndrome.

Metodi di identificazione per il parassita Linguatula serrata

Per individuare le uova del parassita nelle feci, i campioni sono mescolati con una soluzione di idrossido di potassio al 5%, con un rapporto di 1:10. Le uova, più pesanti dell’acqua sedimentano sul fondo del contenitore, ma vengono separate grazie all’impiego di un setaccio eliminando la parte liquida. L’operazione viene ripetuta più volte, finché il materiale setacciato, risospeso in una soluzione di cloruro di zinco, viene centrifugato. Dopo questa operazione, le uova risalgono verso la superficie, per essere raccolte e osservate al microscopio. Al fine di rilevare le uova del parassita Linguatula serrata nel muco del naso si può usare un tampone nasale. Per osservare le ninfe incistate è anche possibile dissezionare i linfonodi viscerali degli ospiti intermedi.

Terapia

Si può evitare l’infezione, impedendo agli animali carnivori di alimentarsi dei visceri degli ospiti intermedi, e in genere, dopo la morte dei parassiti, l’animale infettato guarisce naturalmente. Comunque, il principale trattamento consiste nella rimozione chirurgica dei parassiti, ma potrebbe essere efficace anche provocare lo starnuto per far staccare il parassita dalla mucosa nasale e per espellerlo dall’animale. Attualmente non si conoscono farmaci efficaci, per questo motivo i veterinari consigliano di applicare per via nasale dei lattoni macrociclici, farmaci noti per la loro azione efficace contro altri parassiti, ma non approvati per trattare le infezioni di L. serrata.

Fonti

Libri

  • Peter Deplazes, Johannes Eckert, Georg von Samson-Himmelstjerna, Horst Zahner. Lehrbuch der Parasitologie für die Tiermedizin – 3/e – 2013 Enke Verlag in MVS Medizinverlage GMbH & Co. KG – ISBN 978-3-8304-1135-2
  • Mike A. Taylor, Robert L. Coop, Richard L. Wall. Veterinary Parasitology – Fourth Edition – 2015, Wiley-Blackwell. ISBN 978-0470671627
  • Dwight D. Bowman. Georgis’ Parasitology for Veterinarians – 11 e – 2020, Saunders. ISBN 9780323543965
  • Daniela Piergili Fioretti, Annabella Moretti. Parassitologia e malattie parassitarie in medicina veterinaria – 2020, Bononia University Press. ISBN 978-8869234507

Articoli di riviste scientifiche

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza: https://ars.els-cdn.com/content/image/1-s2.0-S2405939022000338-ga1_lrg.jpg
  • Figura 1: https://media.springernature.com/lw685/springer-static/image/prt%3A978-3-540-48996-2%2F12/MediaObjects/978-3-540-48996-2_12_Part_Fig1-1756_HTML.jpg
  • Figura 2: https://www.researchgate.net/publication/372464205/figure/fig3/AS:11431281256727282@1719565245397/Maximum-likelihood-phylogenetic-tree-based-on-13-protein-coding-genes-from-27.jpg
  • Figura 3: https://ars.els-cdn.com/content/image/1-s2.0-S2213224420300109-gr2.jpg
  • Figura 4: https://ars.els-cdn.com/content/image/1-s2.0-S2405939023001193-gr2_lrg.jpg
  • Figura 5: https://www.queenslandcountrylife.com.au/images/transform/v1/crop/frm/88uitQDCBZnXA8enwGJ5Zd/f8133008-2b10-4b2d-a438-2a59fe58ce05.jpg/r0_0_2790_2945_w2790_h2945_fmax.jpg
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Sascha Greguoldo

Sono Sascha Greguoldo, laureato in Scienze Biologiche all'Università di Padova e sono appassionato di Microbiologia e Divulgazione Scientifica

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