I telefoni cellulari provocano tumori al cervello?

La questione delle onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari e la loro possibile correlazione con l’insorgenza di tumori al cervello e alla testa è una delle più dibattute degli ultimi 30 anni. Nonostante l’ampia attenzione mediatica e la preoccupazione diffusa, gli studi scientifici più recenti, tra cui un’importante revisione commissionata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno fornito risposte rassicuranti: non esistono prove scientifiche convincenti che collegano l’uso del cellulare a lungo termine con lo sviluppo di tumori.

I telefoni cellulari provocano tumori al cervello?
I telefoni cellulari provocano tumori al cervello?

I campi elettromagnetici e la percezione del rischio

I telefoni cellulari, come altri dispositivi wireless, emettono radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza (RF), note anche come onde radio. Queste onde vengono utilizzate per la comunicazione wireless, consentendo ai dispositivi di inviare e ricevere dati. Dalla loro introduzione su vasta scala negli anni ’90, i telefoni cellulari sono diventati una parte indispensabile della vita quotidiana, ma la crescente esposizione ha portato preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la salute, in particolare legati alla possibilità che le onde elettromagnetiche possano causare tumori.

Una delle prime voci autorevoli in questo dibattito è stata l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), un’agenzia dell’OMS. Nel 2011, l’IARC ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come “possibilmente cancerogeni”, basandosi su alcuni studi che suggerivano una possibile associazione con il cancro al cervello. Tuttavia, questa classificazione rientra nella Categoria 2B, che indica un livello di rischio limitato e non certo, molto lontano da altre sostanze sicuramente cancerogene, come il fumo di sigaretta.

La revisione più recente: cosa dice la scienza

Nel corso degli anni, molti studi sono stati condotti per chiarire la questione. In particolare, l’ultimo e più completo contributo arriva da una revisione sistematica condotta dall’Australian Radiation Protection and Nuclear Safety Agency (ARPANSA), che ha esaminato oltre 5.000 studi, concentrandosi sui 63 più rigorosi, pubblicati tra il 1994 e il 2022. Secondo il professor Ken Karipidis, autore principale dello studio e vicepresidente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, i risultati sono chiari: non esiste alcuna evidenza di un legame tra l’uso del cellulare e il cancro al cervello o altri tumori alla testa e al collo.

Questa revisione ha analizzato vari aspetti dell’uso del cellulare, compreso l’uso prolungato (10 anni o più) e l’intensità di utilizzo (misurata in ore al giorno o in chiamate totali). In nessun caso è stata trovata una correlazione significativa tra l’esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari e l’aumento dei tumori. Inoltre, un fatto importante sottolineato dallo studio è che, nonostante l’aumento vertiginoso dell’uso dei cellulari, i tassi di tumore al cervello sono rimasti sostanzialmente stabili negli ultimi decenni.

Le differenze tra campi elettromagnetici e altre sostanze cancerogene

Per comprendere meglio questa conclusione, è importante fare una distinzione tra diversi tipi di radiazioni. Le radiazioni emesse dai telefoni cellulari sono di tipo non ionizzante, il che significa che non hanno abbastanza energia per danneggiare direttamente il DNA o causare mutazioni genetiche, meccanismi tipici con cui si sviluppano i tumori. Al contrario, le radiazioni ionizzanti (come i raggi X o i raggi gamma), che possono effettivamente danneggiare le cellule, sono classificate come sicuramente cancerogene.

In questo contesto, il termine “possibilmente cancerogeno” utilizzato dalla IARC riflette un livello di cautela piuttosto che una prova concreta. L’inserimento delle onde elettromagnetiche nella Categoria 2B implica che, mentre non ci sono evidenze conclusive che dimostrino la loro pericolosità, non si può ancora escludere del tutto la possibilità di un rischio minimo, specialmente in situazioni di esposizione molto elevata.

Antenne, Wi-Fi e altri dispositivi wireless

Oltre ai telefoni cellulari, altri dispositivi che emettono onde elettromagnetiche come router Wi-Fi, laptop e antenne radiotelevisive sono stati oggetto di simili interrogativi. Tuttavia, la scienza ha dimostrato che le radiazioni emesse da questi dispositivi hanno una potenza troppo bassa per avere effetti dannosi sul corpo umano. Anche in questi casi, l’assenza di un aumento dei tassi di cancro negli ultimi decenni suggerisce che non ci sia motivo di preoccuparsi eccessivamente.

Conclusione

Alla luce delle evidenze scientifiche più recenti e delle revisioni condotte, possiamo concludere che non ci sono prove sufficienti per affermare che l’uso dei telefoni cellulari provochi tumori al cervello o alla testa, anche nel caso di uso prolungato. Nonostante le preoccupazioni iniziali sollevate negli anni, i dati attuali suggeriscono che i campi elettromagnetici a radiofrequenza prodotti dai telefoni cellulari e da altri dispositivi wireless non rappresentano un rischio significativo per la salute umana.

Domande frequenti su telefoni cellulari e tumori

Chi sostiene che i telefoni cellulari causino tumori?

La IARC ha classificato i campi elettromagnetici come “possibilmente cancerogeni”, ma le revisioni recenti non supportano questa affermazione.
Consiglio: Consulta sempre studi aggiornati per comprendere meglio i rischi.

Cosa si intende per campi elettromagnetici a radiofrequenza?

Sono radiazioni non ionizzanti utilizzate dai dispositivi wireless per trasmettere dati.
Consiglio: Queste radiazioni sono considerate a basso rischio rispetto alle radiazioni ionizzanti.

Quando è stata fatta la revisione più recente sui rischi legati ai cellulari?

La revisione più recente è stata completata nel 2022, esaminando studi dal 1994.
Consiglio: Verifica le fonti degli studi per capire meglio il contesto.

Come posso ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche del cellulare?

Puoi usare auricolari o modalità vivavoce per allontanare il telefono dalla testa.
Consiglio: Usa accorgimenti semplici come gli auricolari Bluetooth per ridurre l’esposizione.

Dove posso trovare informazioni attendibili sui rischi delle onde elettromagnetiche?

Le fonti più affidabili includono l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le agenzie nazionali di sicurezza radiologica.
Consiglio: Verifica sempre le informazioni presso istituzioni scientifiche di fiducia.

Perché le persone sono preoccupate dei telefoni cellulari?

Le preoccupazioni derivano dall’uso diffuso e costante dei telefoni, ma la scienza finora non ha confermato rischi significativi.
Consiglio: Evita il panico e affidati a studi scientifici solidi.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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