Dieta e Emicrania: il legame svelato

Dieta e Emicrania: esiste una correlazione?

L’emicrania è una condizione debilitante che affligge un vasto numero di persone in tutto il mondo. Nonostante le ricerche scientifiche e i progressi nella comprensione della malattia, molte delle sue cause e meccanismi rimangono ancora un mistero. Tuttavia, uno studio condotto nel corso dei nostri progetti sulla prevenzione del carcinoma mammario, chiamato progetto DIANA, ha portato alla luce un interessante collegamento tra la dieta e l’emicrania.

Nel corso di questi studi, abbiamo osservato miglioramenti significativi nelle partecipanti che soffrivano di emicrania quando veniva apportata una modifica alla loro dieta. Questa scoperta ci ha spinto a indagare ulteriormente sul possibile legame tra lo stile di vita e l’emicrania.

Il Meccanismo di Azione

La comprensione del meccanismo attraverso il quale una dieta mirata alla prevenzione del cancro può influenzare positivamente l’emicrania è stato reso possibile da un articolo scientifico inviatoci da un giovane collega, Lorenzo Del Moro. L’articolo, intitolato “Migraine, Brain Glucose Metabolism and the ‘Neuroenergetic’ Hypothesis”, ha gettato luce sul ruolo del metabolismo del glucosio cerebrale nell’emicrania.

È noto che il cervello è l’organo del corpo umano che richiede la maggiore quantità di glucosio per funzionare correttamente. Una carenza di glucosio nel sangue può mettere il cervello in difficoltà, causando una serie di sintomi, tra cui il mal di testa. Ad esempio, chi salta il pranzo a causa di una giornata frenetica può facilmente sperimentare mal di testa alla sera. Lo stesso può accadere a coloro che soffrono di ipoglicemia postprandiale, una condizione in cui la glicemia scende a livelli inferiori a 60 mg/dL tra 2 e 5 ore dopo il pasto, a causa di un’eccessiva sensibilità all’insulina.

Le cellule nervose ed i meccanismi di difesa

Le cellule nervose, quando prive di sufficiente glucosio, entrano in uno stato di crisi e attivano meccanismi di difesa, incluso l’infiammazione delle meningi, che può causare dolore. Gli individui affetti da emicrania mostrano spesso ipersensibilità all’insulina. È interessante notare che i sintomi dell’ipoglicemia sono simili a quelli che accompagnano l’emicrania, come debolezza, vertigini, irritabilità, palpitazioni, tremori, nausea e svenimenti. Le crisi ipoglicemiche possono essere causate non solo da un’eccessiva sensibilità all’insulina, ma anche da livelli elevati di insulina in presenza di insulinoresistenza, una condizione comune nelle popolazioni occidentali, favorita dalla dieta e dall’obesità.

L’insulinoresistenza può estendersi anche al cervello, che si trova quindi in uno stato costante di deficit di glucosio. Un altro aspetto distintivo dell’emicrania è l’infiammazione neurologica. Diversi studi hanno dimostrato che chi soffre di infiammazione cronica, una condizione spesso associata all’obesità e all’insulinoresistenza, ha un rischio maggiore di sviluppare l’emicrania. I livelli più alti di Proteina C Reattiva, un marker di infiammazione, sono stati riscontrati nel sangue di coloro che soffrono di emicrania.

Cosa Fare quando si ha l’emicrania? la dieta mirata è una risposta

Alla luce di queste scoperte, diventa evidente che evitare le crisi ipoglicemiche è fondamentale per mitigare l’emicrania. Paradossalmente, il consumo eccessivo di zuccheri può portare a crisi ipoglicemiche, pertanto è consigliabile evitare alimenti ad alto indice glicemico come le farine raffinate, le patate e gli zuccheri semplici. Questi alimenti possono scatenare una rapida reazione insulinica che può causare un calo eccessivo della glicemia. Inoltre, è consigliabile evitare il consumo di zucchero e latte, i due principali stimolanti dell’insulina, e ridurre l’assunzione di grassi saturi derivanti dalla carne rossa e dai formaggi. Questi grassi saturi possono ostacolare il corretto funzionamento dell’insulina, causando insulinoresistenza e costringendo il pancreas a produrre sempre più insulina. È importante interrompere questo circolo vizioso che causa infiammazione.

Mentre ci sono farmaci disponibili per il trattamento dell’emicrania, vale la pena esplorare i cambiamenti nella dieta come opzione iniziale. Sebbene ogni individuo possa avere risposte diverse, adottare una dieta mirata che comprenda un’adeguata quantità di carboidrati, in particolare quelli a lento rilascio come cereali integrali e legumi, potrebbe contribuire a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue e a ridurre i sintomi dell’emicrania.

Conclusioni

L’emicrania è una malattia complessa e multifattoriale, ma l’adozione di una dieta mirata può essere un’opzione efficace per la gestione dei sintomi. Sulla base delle evidenze raccolte durante il progetto DIANA, è emerso un collegamento tra la dieta e il metabolismo del glucosio cerebrale nell’emicrania. Riducendo le crisi ipoglicemiche e l’infiammazione, è possibile ottenere un miglioramento significativo nella gestione dell’emicrania.

È importante sottolineare che ogni individuo è unico e può rispondere in modo diverso alle modifiche dietetiche. Pertanto, è consigliabile consultare un medico o un nutrizionista esperto per creare un piano alimentare personalizzato in base alle esigenze individuali. La dieta da sola potrebbe non essere sufficiente per gestire completamente l’emicrania, ma può rappresentare un elemento importante nel quadro di una strategia di trattamento integrata.

Fonti

  1. Del Moro L. Migraine, Brain Glucose Metabolism and the “Neuroenergetic” Hypothesis. Front Neurol. 2019;10:297. doi: 10.3389/fneur.2019.00297
  2. Giamberardino MA, Martelletti P. Emerging drugs for migraine treatment: an update. Expert Opin Emerg Drugs. 2018;23(4):301-322. doi: 10.1080/14728214.2018.1558693
  3. Rist PM, Buring JE, Kurth T. Migraine and Cognitive Decline: A Protective Association. Neurology. 2013;81(4):314-321. doi: 10.1212/WNL.0b013e31829d86e8
  4. Schürks M, Rist PM, Bigal ME, Buring JE, Lipton RB, Kurth T. Migraine and Cardiovascular Disease: Systematic Review and Meta-analysis. BMJ. 2009;339:b3914. doi: 10.1136/bmj.b3914
  5. Antonaci F, Ghiotto N, Wu S, Pucci E, Costa A. Recent Advances in Migraine Therapy. Springerplus. 2015;4:1. doi: 10.1186/s40064-014-0803-6
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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