La Sclerosi multipla è una malattia cronica demielinizzante infiammatoria e neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. È caratterizzata dalla progressiva perdita di mielina, una sostanza isolante a struttura lamellare che ricopre le fibre nervose del sistema nervoso centrale. La guaina mielinica viene prodotta dagli oligodendrociti e si presenta proprio come lamelle sovrapposte a formare manicotti attraverso i quali avviene la rapida e corretta trasmissione dell’impulso nervoso. In questo articolo verrà illustrato come una giusta integrazione nella sclerosi multipla potrebbe aiutare i pazienti affetti nella gestione della malattia.
Eziopatogenesi
L’eziopatogenesi non è ancora del tutto nota. Diversi studi avvalorano l’ipotesi che si tratti di una malattia multifattoriale causata da una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunologici. È una malattia che colpisce giovani adulti tra i 20 e 40 anni con una maggiore frequenza nelle donne con un rapporto di 2:1. Presenta una componente familiare. Tra le tante, c’è l’ipotesi igienica. Essa riguarda il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, soprattutto nei paesi occidentali, che hanno portato l’organismo a non riconoscere elementi pur appartenenti a se stesso.
Si tratta di disregolazioni del sistema immunitario nell’identificare come estranei componenti del nostro organismo. Nelle regioni con condizioni igieniche ridotte c’è minore incidenza, questo lo si evince dai dati riguardanti la distribuzione geografica della patologia.
Tra i fattori che influenzano la malattia ci sono:
- fattori ambientali: si distinguono in infettivi come gli Herpes Virus (HMV6) in particolare Epstein Baar (EBV), citomegalovirus, retrovirus endogeni, virus del morbillo e batteri come la clamidia. Fattori non infettivi come l’esposizione al sole, bassi livelli di vitamina D sierici. Nei Paesi a nord dell’equatore c’è una maggiore incidenza. L’esposizione al fumo di sigaretta induce uno stato infiammatorio, con conseguente produzione di citochine proinfiammatorie a livello polmonare e attivazione di linfociti autoreattivi. L’obesità, se in adolescenza si riscontra un BMI maggiore di 27 essendo una patologia che induce uno stato infiammatorio persistente.
- Fattori genetici quali la presenza di polimorfismi (singole variazioni nucleotidiche presenti nel genoma umano). La variante identifica il gene HLA DRB 1501 e la sua presenza ha definito un aumentato del rischio di ammalarsi.
- Fattori epigenetici.
La patogenicità
La patogenicità della malattia è data dall’alterazione autoimmunitaria dove cellule del sistema immunitario periferico attaccano e riconoscono come no-self la mielina disgregandola ed esponendo l’assone. Ciò porterà ad una atrofia dell’assone e quindi a rallentare la conduzione nervosa fino al blocco totale di quest’ultima. Si crea un complesso sistema di interazione tra cellule del sistema immunitario e del sistema nervoso che sfocerà in fenomeni di infiammazione e neurodegenerazione.
Sintomi
La maggior parte dei pazienti affetti da sclerosi multipla riferisce astenia e dolore sopratutto negli stadi più avanzati della malattia. Anche il deficit motorio è molto comune e nelle fasi successive sopraggiungono anche disturbi vescicali e gastrointestinali. Nelle forme più gravi dove si presentano lesioni a livello del tronco- encefalico si può riscontrare disfagia.
Trattamenti
Ad oggi non esiste ancora un vera e propria cura, tuttavia negli anni sono state sviluppate molecole in grado di ridurre l’incidenza e la severità delle recidive. Tra questi troviamo farmaci immunosoppressori e immunomodulatori, ma anche la riabilitazione neuro-motoria. Caratteristica principale è quella di interferire negativamente sulla qualità della vita perciò un approccio multidisciplinare e una giusta integrazione nella sclerosi multipla, potrebbe migliorare la condizione di chi ne è affetto.
Non è semplice parlare di prevenzione, la ricerca si sta concentrando anche sugli aspetti prodromici della malattia, quel periodo che precede la manifestazione clinica della malattia. Sono stati identificati disturbi quali ansia, depressione, fatica, disturbi cognitivi, disturbi intestinali e del sonno, presenza di disbiosi intestinale nelle persone geneticamente predisposte.
Stile di vita sano
Quindi gli obiettivi di uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata, l’esercizio fisico, l’abbandono del fumo, dell’alcol e l’integrazione nella sclerosi multipla, potrebbero entrare in un quadro di prevenzione in questi soggetti.
Nei pazienti affetti da sclerosi multipla è importante l’introduzione di un’adeguata quantità di calorie e proteine allo scopo di preservare la massa muscolare e supportare il fabbisogno energetico dell’organismo per evitare problemi di malnutrizione, dovuti all’astenia da assunzione di farmaci immunomodulanti che provocano nausea e vomito.
Un’alimentazione corretta per apporti e qualità degli alimenti possono migliorare la funzione cognitiva e il benessere emotivo favorendo la gestione dei sintomi della malattia.
Diversi studi hanno dimostrato come l’approccio ad una dieta mediterranea sia efficace nel controllo e gestione di alcuni sintomi, poiché associata a una riduzione dei marcatori di infiammazione.
Mentre il consumo di elevate quantità di acidi grassi saturi di origine animale e carboidrati raffinati a basso contenuto di fibre ha dimostrato un rischio maggiore di ammalarsi di sclerosi multipla, così come di altre malattie infiammatorie croniche, rispetto alle popolazioni che avevano un consumo elevato di acidi grassi polinsaturi ed essenziali.
Nel corso della malattia, un soggetto affetto da Sclerosi Multiplica potrebbe lamentare condizioni che vadano ad interferire con la dieta o con il modo di nutrirsi a causa di disturbi intestinali, difficoltò nel movimento o nella deglutizione (disfagia). Un minore apporto calorico porta ad un minore apporto energetico importante per lo svolgimento delle attività quotidiane e questo potrebbe inficiare la qualità della vita.
Per cui un adeguato apporto di carboidrati è fondamentale per mantenere buoni livelli energetici contrastando anche situazioni di fatica, così come anche le proteine nobili importanti per prevenire le ulcere da decubito o rimediare alle perdite di peso significative, con conseguente diminuzione di massa muscolare.
Sclerosi Multipla e integrazione
- La Vitamina D importante per il metabolismo osseo, antinfiammatoria per il sistema immunitario. Riduce citochine proinfiammatorie e aumenta citochine antinfiammatorie come IL-10, differenziamento TH1 e TH17, aumenta cellule T e riduce differenziamento verso plasmacellule che producono anticorpi delle cellule B. Alcuni studi hanno dimostrato come basse concentrazioni sieriche di Vitamina D, sono associate a maggiori ricadute nella Sclerosi Multipla. Come confermano diversi studi, l’integrazione con Vitamina D nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla ha prodotto una serie di effetti positivi sulla risposta antinfiammatoria e immunomodulatoria.
- Acidi grassi polinsaturi, sono acidi grassi essenziali costituenti fondamentali della guaina mielinica. È stato evidenziato un ruolo all’interno dei meccanismi infiammatori e nella sclerosi multipla in particolare gli omega 3 e omega 6, rallentando la progressione della disabilità. L’utilizzo di integratori di acido linoleico, acido gamma linoleico, omega 3 e associazioni tra omega 3 e omega 6 è stata valutata sia nel modello sperimentale della Sclerosi Multipla, sia in studi clinici che coinvolgevano persone affette. Ancora oggi però nessuno studio è ancora arrivato a delle conclusioni definitive.
- Selenio è un minerale con effetto antiossidante, lo ritroviamo in pesci, legumi farina integrale. Ha un’azione neuroprotettiva ed è consigliato in caso di fatica.
- Zinco e Vitamina B6, spesso usati insieme perché la vitamina B6 potenzia l’effetto dello zinco. La vitamina B6 è impiegata nella conversione degli amminoacidi perciò in alcuni pazienti affetti da Sclerosi multipla è utilizzata per sopperire alla fatica.
- Coenzima Q10, basse concentrazioni sono state rilevate nella sindrome da fatica, un sintomo frequentemente riscontrato in pazienti con Sclerosi multipla. La sua integrazione ridurrebbe i marcatori dello stress ossidativo e permetterebbe l’incremento di enzimi antiossidanti e conseguente miglioramento della funzionalità mitocondriale e produzione di energia.
Altra integrazione:
- Calcio minerale che contrasta osteoporosi e controbilancia la fatica. La sua carenza è dovuta a immobilità, minore esposizione solare e assunzione di cortisonici.
- Vitamine C ed E essenziali nel trattamento delle ulcere da decubito in quanto sono coinvolte nella sintesi del collagene e nella cicatrizzazione delle ferite.
- Resveratrolo (uva secca, noci, vino rosso, frutti di bosco) migliora i sintomi della neurite ottica sperimentale e in vitro riduce i livelli di citochine proinfiammatorie come IL-6, IL-12, IL-23 e TNF-α.
- Quercetina si trova nelle cipolle, nella mela, nel citrus e nel vino; ha proprietà antinfiammatorie, immunomodulanti e antivirali.
- Curcumina contiene polifenoli con effetti antiossidanti e antinfiammatori.
- Integrazione con probiotici, recenti studi ritengono che l’integrazione probiotica con ceppi di specifici batteri benefici possa avere un effetto positivo sull’andamento della SM.
Fonti:
- Atlas of MS
- Coles, A. “Alastair Compston, Alasdair Coles.” Lancet 372 (2008): 1502-1517.
- Jakimovski, Dejan, et al. “Dietary and lifestyle factors in multiple sclerosis progression: results from a 5-year longitudinal MRI study.” Journal of neurology 266 (2019): 866-875.
- Riccio, Paolo, and Rocco Rossano. “Nutrition facts in multiple sclerosis.” ASN neuro 7.1 (2015): 1759091414568185.
- Mirashrafi, Shahrzad, et al. “Effect of probiotics supplementation on disease progression, depression, general health, and anthropometric measurements in relapsing‐remitting multiple sclerosis patients: A systematic review and meta‐analysis of clinical trials.” International Journal of Clinical Practice 75.11 (2021): e14724.
- Sclerosi Multipla e alimentazione