Di cosa si tratta?
Fin dai tempi antichi, quando passeggiando per i prati o per boschi ci si imbatteva in funghi disposti a formare un disegno circolare si credeva di aver trovato un luogo dove le streghe si radunavano per danzare e compiere i loro riti magici. I “cerchi delle streghe”, in realtà, sono corpi fruttiferi di un micelio che si sviluppa in modo tale da formare un cerchio. Il disegno circolare creato coinvolge anche l’erba sovrastante il micelio, che appare più rigogliosa e di un colore più vivido rispetto all’erba vicina. È possibile in alcuni casi trovare cerchi formati da sola erba rigogliosa perché i carpofori non sono ancora cresciuti.

Dove si formano i cerchi delle streghe?
I cerchi delle streghe sono costituiti soprattutto da funghi che si nutrono di sostanza organica in decomposizione, e possono diffondersi anche in profondità nel suolo. Per questo motivo, è facile trovarli nei dintorni di piante, in corrispondenza di radici in fase di degradazione o altro materiale organico.
Come si formano?
La tipica figura geometrica è dovuta al modo di vegetare del micelio di alcune specie. Infatti, la spora germina creando una rete ifale che cresce in modo radiale. Nasce un solo carpoforo che muore dopo alcuni giorni. Nel frattempo, la rete di ife fungine continua ad espandersi originando altri carpofori disposti prima in piccoli cerchi, poi in cerchi sempre più grandi al passo con lo sviluppo del micelio.
Al centro del cerchio la rete di ife è molto fitta e richiede un elevato consumo di sostanze nutritive per la sua continua crescita. Il fungo produce enzimi in grado di digerire la materia organica presente nel terreno, come legno in fase di degradazione, trasformandolo in molecole nutrienti. L’azoto in forma di nitrato è un elemento importante che agisce come fertilizzante, motivo per cui la vegetazione che si trova ai bordi del cerchio risulta più rigogliosa. Infatti, l’azoto viene utilizzato in gran parte dalle ife centrali, mentre i bordi ne assorbono solo in parte lasciando il resto all’erba circostante. Al centro del cerchio, essendo esaurito il nutriente, l’erba non ne può usufruire. Il micelio si allarga sempre di più dopo ogni fruttificazione ingrandendo il cerchio, dentro al quale il micelio vecchio si decompone e rende il terreno non adatto allo sviluppo di altre ife e carpofori.
Quali specie fungine formano i cerchi delle streghe?
Le specie fungine che formano i cerchi delle streghe sono circa 60 e sono elencate di seguito:
- Agaricus arvensis
- Agaricus campestris
- Agaricus praerimosus
- Amanita muscaria
- Amanita phalloides
- Bovista dermoxantha
- Calocybe gambosa
- Calvatia cyathiformis
- Clitocybe dealbata
- Clitocybe nebularis
- Clitocybe rivulosa
- Chlorophyllum molybdites
- Chlorophyllum rhacodes
- Cyathus stercoreus
- Disciseda subterranea
- Entoloma sinuatum
- Gomphus clavatus
- Infundibulicybe geotropa (Clitocybe geotropa)
- Lepista nuda
- Lepista personata
- Lepista sordida
- Leucopaxillus giganteus
- Lycoperdon gemmatum
- Marasmius oreades
- Sarcodon imbricatus
- Tricholoma album
- Tricholoma orirubens
- Tricholoma pardinum
- Tricholoma matsutake
- Tuber melanosporum
- Vascellum curtisii

Metodi di lotta
I metodi di lotta a queste specie fungine sono molto limitati. Alcuni suggeriscono la distruzione del tappeto erboso, effettuata attraverso la rimozione, la coltivazione e il rimescolamento del suolo avendo cura di eliminare i primi 50 cm di terreno, ove si ha la certezza di trovare il micelio. Inoltre, bisogna ricordare l’impiego di fungicidi, che però ha permesso di raggiungere scarsi risultati.
Curiosità
Il nome “cerchi delle streghe” deriva da credenze popolari. Per esempio, in Italia e Germania si pensa siano i luoghi in cui le streghe si radunano per la celebrazione della primavera, specialmente durante la Notte di Valpurga (30 aprile). Le tradizioni anglosassone e celtica vedono invece la credenza popolare che i disegni circolari, detti “fairy rings” o “pixie rings”, siano tracciati da fate e folletti che danzano di notte aprendo varchi con il mondo fatato.
I cerchi delle streghe possono raggiungere diametri elevati. Uno degli anelli più grandi è stato trovato in Francia, con un diametro di 600 metri, formato dalla specie fungina Clitocybe geotropa.
Fonti
- http://enciclopedia.funghiitaliani.it/termine.php?show=373
- https://www.funghidaspromonte.it/2013/05/08/come-i-funghi-formano-i-cerchi-delle-streghe/
- http://www.comune.bologna.it/media/files/capitolo_6_avversita_del_manto_erboso.pdf
- https://www.saggiasibilla.com/2018/09/02/i-funghi-e-i-cerchi-delle-streghe/
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