Aspergillus fumigatus: la muffa parassita

In genere si associo la parola “muffa” ad un luogo umido e fresco come una cantina, oppure a qualche tipo di formaggio, tuttavia questi organismi del regno dei funghi possono essere anche dei parassiti piuttosto aggressivi.

Introduzione

Aspergillus fumigatus è un fungo della famiglia Trichocomaceae che si trova nel suolo e nella materia organica in decomposizione, dove svolge un ruolo essenziale nel riciclaggio del carbonio e dell’azoto.

Come tutte le specie del genere Aspergillus, anche A. fumigatus è formato da un conidioforo che termina con un rigonfiamento chiamato vescicola, su cui si formano le fialidi. Ogni fialide produce una catena di spore ramificate, e queste, nell’insieme prendono il nome di testa aspergillare (Fig.1).

In particolare A. fumigatus forma colonie verdi con bordo bianco, margine netto e una superficie granulare, con abbondante produzione di spore pigmentate. La testa è cilindrica, le vescicole clavate, le fialidi disposte in un’unica serie e i conidiofori sono lisci.

Struttura generale del genere Aspergillus
Fig.1: Struttura generale del genere Aspergillus

Produce inoltre una tossina, detta gliotossina, che possiede un’attività antimicrobica e immunodepressiva (cioè può indurre l’apoptosi delle cellule immunitarie).

Patologia

Questo rappresentante del regno dei funghi può scatenare, negli individui immunodepressi, una patologia nota come aspergillosi

Si tratta di un’infezione che coinvolge generalmente l’apparato respiratorio, ma che può interessare anche organi esterni ad esso, causata da funghi del genere Aspergillus, tra cui il più comune è proprio A. fumigatus.

È importante notare che normalmente le spore di questi funghi sono tenute a bada senza problemi dal nostro sistema immunitario, e che solo in casi di persone immunodepresse possono dar origine alla malattia.

Esistono tre tipi di aspergillosi: allergica, locale non invasiva e invasiva.

Aspergillosi allergica o bronchiale

L’aspergillosi allergica (o bronchiale) è la forma più diffusa: è data da una reazione allergica alle spore inalate, e si manifesta con asma, broncopolmonite allergica, dispnea intensa e bronchiectasie (dilatazione irreversibile di una porzione dell’albero bronchiale). Questa forma è comune soprattutto nelle persone affette da fibrosi cistica e da asma grave.

coltura di A. fumigatus
Fig.2: coltura di A. fumigatus

Aspergillosi locale non invasiva

Nell’aspergillosi locale non invasiva il fungo non colonizza i tessuti contigui al luogo dell’infezione.

Prende il nome di aspergilloma polmonare/dei seni paranasali quando le ife si trovano nella cavità polmonare; si manifesta dopo un inizio generalmente asintomatico, con tosse, debolezza, inappetenza, anoressia ed emottisi (emissione di sangue con la tosse).

Si parla invece di otomicosi od onicomicosi se interessa l’orecchio esterno o le unghie (in questo caso i sintomi sono dolore, edema, eritema e prurito), o ancora aspergillosi cutanea primaria, tipica delle persone con piaghe da decubito, ed infine infezioni oculari come la congiuntivite.

Aspergillosi invasiva

L’ultima e più pericolosa forma d’infezione è l’aspergillosi invasiva, in cui si ha l’invasione del circolo sanguigno da parte delle ife fungine.

Ciò può causare trombi, infarti ed emorragie, è tipica del paziente immunocompromesso (come i malati di AIDS e i leucemici) ed è causa di un’elevata mortalità. Può manifestarsi come aspergillosi invasiva polmonare (la più diffusa), come invasiva rino-sinusale e tracheo bronchiale, o ancora aspergillosi invasiva disseminata, che causa problemi a stomaco, intestino, fegato, reni, pelle e occhi. Il fungo può svilupparsi fino a colonizzare cervello e cuore.

Cura

La cura dipende dal tipo di aspergillosi che è stata contratta: per le aspergillosi allergiche si utilizzano infatti degli antimicotici, o nel caso siano associate ad asma e/o fibrosi cistica anche i corticosteroidi per la loro azione antinfiammatoria, mentre le aspergillosi invasive sono generalmente fatali.

Aspergillus fumigatus è un fungo che nella stragrande maggioranza dei casi non dà alcun problema, in quanto efficacemente respinto dal nostro sistema immunitario. Negli individui immunodepressi però è bene procedere con accertamenti non appena si ha l’ipotesi di aspergillosi.

Andrea Borsa

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

5 commenti su “Aspergillus fumigatus: la muffa parassita”

  1. Buon pomeriggio, ho appena ritirato le analisi ed è risultato che la proteina carbonica eosinofili è a 25,0 E dal fast inalanti è positivo anticorpi IgG anti Aspergillus fumigatus , cosa bisogna fare ? È una situazione preoccupante?

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  2. BUONASERA, a mio avviso trovo il contenuto in esso molto interessante in quanto specifico con descrizione in essere molto chiara. Ringrazio. Saluti.
    Andreucci Pamela.

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