È stata recentemente pubblicata sul World Journal of Emergency Surgery una review che passa in rassegna le dieci regole che gli operatori sanitari dovrebbero seguire nella loro pratica clinica per un uso appropriato degli antibiotici in ospedale.
La minaccia della resistenza antimicrobica
Livelli allarmanti di resistenza antimicrobica sono stati segnalati in tutti i paesi del mondo, indipendentemente dal loro livello di reddito medio.
Nel 2022, Christopher Murray e collaboratori hanno pubblicato un’analisi sistematica che presenta una stima completa del global burden della resistenza antimicrobica. In base ai risultati dello studio, nel 2019 si sono verificati circa 4,95 milioni di decessi associati, dei quali 1,27 milioni direttamente attribuibili alla resistenza antimicrobica. Un valore, quest’ultimo, che quasi eguaglia il numero dei decessi globali per HIV (680.000) e per malaria (627.000) considerati insieme.
Il fenomeno della resistenza a questi farmaci è molto complesso ed è riconducibile a diverse cause. Tra queste c’è anche l’utilizzo eccessivo e inappropriato degli antimicrobici sia in medicina umana sia veterinaria che, aumentando la pressione selettiva sui microrganismi, favorisce l’emergere e la diffusione dei ceppi resistenti.
Antibiotici: maneggiare con cura
Gli antibiotici sono farmaci essenziali e salvavita e quindi garantirne una corretta prescrizione è un aspetto fondamentale della buona pratica clinica.
Attualmente, in molti paesi del mondo non c’è solo un uso eccessivo e improprio di antibiotici, ma anche un uso insufficiente. È necessario ridurre il divario tra eccesso (troppi antibiotici per persone che non ne hanno bisogno e antibiotici a spettro troppo ampio usati come prima scelta) e accesso (antibiotici insufficienti per le persone con infezioni gravi).
Infatti, l’ottimizzazione della prescrizione di antibiotici si traduce in una migliore efficacia del trattamento e una maggiore sicurezza del paziente, riduce al minimo il rischio di infezioni associate agli antibiotici (ad esempio, l’infezione da Clostridioides difficile) e la selezione e la diffusione di batteri resistenti.
Il progetto WARNING
Considerando queste premesse, nei primi mesi del 2023 la Global Alliance for Infections in Surgery ha istituito una task force multidisciplinare internazionale con l’obiettivo di sviluppare un documento condiviso sulla necessità di un uso appropriato degli antibiotici in ospedale per contrastare la diffusione della resistenza antimicrobica.
Al progetto, coordinato dal chirurgo italiano Massimo Sartelli e denominato WARNING (Worldwide Antimicrobial Resistance National/International Network Group), hanno partecipato 295 esperti appartenenti a 115 paesi da sei continenti. Tra questi, infettivologi, anestesisti, chirurghi, medici internisti, medici d’urgenza, specialisti in epidemiologia e salute pubblica, in prevenzione e controllo delle infezioni, infermieri, microbiologi, farmacologi clinici e farmacisti ospedalieri.
Attraverso una ricerca bibliografica condotta su PubMed e Google Scholar, gli autori hanno identificato una serie di articoli in lingua inglese (pubblicati tra gennaio 2000 e febbraio 2023), che sono risultati idonei alla stesura della review e all’identificazione delle dieci regole d’oro.
Le dieci golden rules
- Migliorare le pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni.
- Prescrivere l’antibiotico quando è veramente necessario.
- Prescrivere l’antibiotico appropriato al momento giusto.
- Somministrare l’antibiotico in dosi e vie di somministrazione adeguate.
- Iniziare, il prima possibile, un trattamento mirato e basato sui risultati dei test colturali e di sensibilità.
- Utilizzare l’antibiotico per la durata più breve sulla base delle prove scientifiche.
- Identificare ed eliminare la fonte dell’infezione o ridurre la carica batterica.
- Sostenere la sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza e delle resistenze antimicrobiche, il monitoraggio del consumo di antibiotici e della qualità della loro prescrizione.
- Educare il personale sanitario e aumentare la consapevolezza.
- Sostenere programmi di Antimicrobial Stewardship multidisciplinari e migliorare la collaborazione tra gli operatori sanitari di varie discipline.
Conclusioni
Gli autori dello studio affermano che un utilizzo appropriato degli antibiotici deve essere parte integrante della buona pratica clinica e degli standard di cura.
Gli antibiotici dovrebbero essere considerati come un bene pubblico la cui disponibilità rischia di diventare scarsa. Dovrebbe esistere una responsabilità collettiva a livello mondiale per preservarli, al fine di evitare innumerevoli future vittime di infezioni provocate da microrganismi multi-resistenti.
Infatti, le infezioni possono compromettere il successo di un trattamento medico, ma anche il buon esito di un intervento chirurgico. Un’operazione tecnicamente riuscita non potrà aver successo se il paziente sviluppa un’infezione correlata all’assistenza che non può essere curata con gli antibiotici a disposizione.
Infine, gli autori concludono che, attraverso iniziative ad ampia collaborazione, è possibile immaginare un futuro in cui le terapie antimicrobiche siano efficaci per le prossime generazioni.
Fonti
- Antimicrobial Resistance Collaborators. Global burden of bacterial antimicrobial resistance in 2019: a systematic analysis. Lancet. 2022;399:629-655.
- Worldwide Antimicrobial Resistance National/International Network Group (WARNING) Collaborators. Ten golden rules for optimal antibiotic use in hospital settings: the WARNING call to action. World J Emerg Surg. 2023;18:50.
Fonti immagini
Figura in evidenza e Figura 1. Capsule di farmaci. Fonte: Pixabay. Disponibile a: https://pixabay.com/it/photos/medicina-pillole-salute-medicinali-2449613/