Può il sistema immunitario influenzare l’umore e il comportamento umano?

Il sistema immunitario (Fig.1) rappresenta un intricato sistema di cellule e mediatori chimici che, tramite processi biologici sviluppatisi nel corso dell’evoluzione, permette al nostro organismo di combattere e sopravvivere all’attacco di agenti patogeni (virus, batteri, elminti), come di difendersi da ogni tipologia di insulto chimico o traumatico.

Fig.1 L’ematopoiesi è il meccanismo che da origina alle cellule del sistema immunitario, oltre che agli eritrociti.

Il sistema immunitario è la nostra arma migliore contro gli agenti esterni più pericolosi. Ma… se fosse anche in grado di influenzare l’umore delle persone? Secondo un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori del RIKEN Yokohama Institute, in Giappone, che firmano  un articolo pubblicato su Nature Immunology il 23 ottobre 2017, l’attivazione protratta del sistema immunitario provocherebbe la diminuzione dei livelli di alcuni amminoacidi nel sangue, riducendo la capacità dei neuroni di produrre specifici neurotrasmettitori e determinando ansia e paura eccessive.

Come si spiegano questi risultati? In una serie di esperimenti su topi geneticamente modificati in modo da avere il sistema immunitario costantemente attivato, Michio Miyajima, Sidonia Fagarasan e colleghi hanno trovato che i livelli di amminoacidi che circolano nel sangue (soprattutto triptofano e tirosina), si abbassano. Questo succede perché gli amminoacidi in questione sono necessari alla sintesi delle proteine e si accumulano nei linfociti T (Fig.2) presenti nei linfonodi. La maggiore richiesta metabolica da parte del sistema immunitario, quindi, avrebbe come conseguenza la diminuzione sistemica degli amminoacidi nel flusso sanguigno, inducendo le cellule nervose ad una minor sintesi dei neurotrasmettitori serotonina e dopamina.

Fig.2 Cellula T (arancione) che uccide una cellula tumorale (in rosa acceso).

Come possono la serotonina e la dopamina controllare l’umore? La dopamina è l’ormone della motivazione e del piacere, mentre la serotonina è in grado di regolare i nostri stati d’animo, stimolando l’innamoramento, le relazioni sociali e il contatto fisico. Quello che i ricercatori hanno osservato nei topi stimolati immunologicamente è la presenza di comportamenti dominati dall’ansia e da risposte di paura esagerate, che potevano essere ricondotti alla normalità somministrando ai roditori una dieta ricca degli amminoacidi carenti.

Nonostante la rilevanza della scoperta scientifica, il team di studiosi non ha nessuna intenzione di abbandonare la ricerca che ha portato a questo primo grande traguardo! Quello che i ricercatori vogliono cercare di capire adesso, infatti, è se l’alterazione dello stato emotivo e motivazionale in seguito all’attivazione delle cellule T sia solo un effetto collaterale del processo, o se si tratti di un adattamento evolutivo e, in aggiunta, se possa esistere un rimedio contro l’aumento dell’ansia nei pazienti sottoposti a trattamenti di potenziamento del sistema immunitario.

Fonte:

http://www.lescienze.it/news/2017/10/25/news/attivazione_linfociti_t_cambiamento_comportamenti-3724184/

https://www.nature.com/articles/ni.3867

Silvia Vallefuoco

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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