Cosa abbiamo imparato dai virus nel tempo?

Il primo step più critico nella risposta immunitaria di un’ospite all’infezione virale è il riconoscimento dell’invasore virale da parte del sistema immunitario. Questo compito è svolto da un repertorio di molecole distribuite in varie parti del nostro corpo che riconoscono caratteristiche uniche del virus, come l’ RNA a doppio filamento virale per esempio.

 Il principio secondo cui gli ospiti sono in grado di individuare modelli specifici derivanti da patogeni è stato proposto per la prima volta da Charles Janeway nel 1989 e da allora sono stati individuati diversi recettori immunitari innati, che inducono la nostra immunità innata a produrre diverse citochine infiammatorie ed interferoni.  Nel 2005, per la prima volta furono scoperte molecole importanti nella battaglia di virus importanti, tra cui il virus dell’influenza, il virus della dengue e il virus dell’epatite C.

Milioni di anni di battaglia tra i virus e ospiti hanno facilitato la coevoluzione delle due fazioni ed allo stesso tempo i virus hanno evoluto meccanismi sofisticati per bloccare il sistema immunitario umano. Diversi gruppi di ricerca hanno dimostrato per esempio che i virus dell’influenza A sono in grado di sopprimere efficacemente l’induzione dell’interferone tramite la proteina virale NS1.

Studiare come i virus sopprimono il nostro sistema immunitario ci hanno fornito un’importante conoscenza non solo dei virus, ma anche del funzionamento del sistema immunitario e, a sua volta, questa conoscenza ci consente di manipolare la risposta immunitaria innata per lo sviluppo di terapie. Le molecole chiave dell’immunità innata sono state ripetutamente gli obiettivi principali dell’antagonismo virale e gli ultimi studi perciò si sono concentrati nel trovare diversi metodi per inibire o indebolire questa azione virale e fortificare la risposta immunitaria.

Una comprensione dei meccanismi molecolari dietro l’attivazione dell’immunità innata potrebbe potenzialmente essere tradotta nella capacità di stimolare il nostro sistema immunitario in un modo che è ampiamente applicabile alla lotta contro molti virus diversi invece di uno solo. Ritengo che questa strategia possa essere importante alla luce delle epidemie più recenti che hanno dimostrato quanto i virus possano essere imprevedibili, di conseguenza, potrebbe essere difficile sviluppare specifiche terapie antivirali per ogni nuovo agente virale, in maniera tempestiva.

 

Raluca Stoica

Fonte: Plos Pathogen

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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