È il 1866 quando un abate agostiniano ceco, pubblica un libro dal titolo saggio sugli ibridi vegetali. Grazie allo studio delle piante di Pisum sativum e ad incroci delle loro linee pure, Gregor Mendel pone le basi per la nascita di una disciplina scientifica che solo esattamente 40 anni dopo prenderà il nome con la quale tuttora è conosciuta: Genetica.
Trochym Denysovyč Lysenko
Nel 1906 Trochym Denysovyč Lysenko, il vero protagonista della nostra storia, aveva appena 8 anni; è infatti nato il 29 settembre 1898 a Karlovka, piccola cittadina ucraina. Nonostante le sue umili origini (figlio di contadini e per questo chiamato in patria lo scienziato scalzo) riesce a laurearsi in agronomia nel 1925 presso l’istituto agrario di Kiev, città del suo destino visto che vi troverà la morte nel 1976.
Gli studi sulla vernalizzazione
Dopo il conseguimento della laurea inizierà a lavorare alla stazione sperimentale di Gence in Azerbaigian, dove comincerà a farsi conoscere per i suoi studi sulla “vernalizzazione”, un processo attraverso il quale i semi di alcune piante fioriscono solo dopo esposizione a basse temperature. Questi studi culminarono con la pubblicazione nel 1928 da parte dello stesso Lysenko delle sue ricerche.
Gli studi
Esse non rimasero inosservate proprio perché, a causa del freddo e dell’assenza di neve, molte semine d’inizio inverno vennero distrutte. Trattando i semi mediante esposizione a freddo ed umidità, Lysenko riuscì a generare un raccolto da essi con la seminagione in primavera. Lysenko però non si fermò qui affermando che raffreddare i semi prima della loro coltivazione avrebbe consentito la riduzione del periodo di vegetazione, e che manipolazioni degli stessi attraverso esposizione a diverse temperature avrebbe potuto indurre delle variazioni ereditarie adattative, in particolare la capacità della pianta di essere coltivata in zone fredde.
Il Lysenkoismo
Inoltre, Lysenko affermò che una varietà invernale avrebbe potuto – attraverso meccanismi ereditari — trasformarsi in una varietà primaverile. Di conseguenza, Lysenko promise di allevare nuove varietà di colture resistenti al freddo in soli due/tre anni. Grazie a questa teoria pseudoscientifica, il ricercatore russo scalò ben presto i vertici accademici del regime comunista, incontrando poi il benestare di Josip Stalin, che potè così contrapporre le teorie Lysenkiane alla genetica occidentale, vista nell’allora unione sovietica come “scienza borghese”.
Più che per i risultati sperimentali, le sue teorie erano apprezzate dai vertici dell’unione per la grande vicinanza con le teorie socio-politiche del Marxismo-Leninismo, come ad esempio la natura umana vista come malleabile ed adattabile ai cambiamenti sociali propri della rivoluzione bolscevica.
L’ascesa del Lysenkoismo
Nel 1938, grazie al suo crescente peso politico, Lysenko venne nominato presidente della Lenin Academy of Agricultural sciences e nel 1940 direttore dell’istituto di genetica alla USSR academy of Science. La comparsa di questa nuova teoria fece nascere all’interno della nazione varie voci di dissenso, con alcuni genetisti di spicco come Nikolai Ivanovich Vavilov (ex direttore dell’istituto della quale diventerà direttore proprio Lysenko nel 1940), che criticò aspramente l’adozione di questi concetti in contrapposizione con le leggi Mendeliane.
In seguito alle “grandi purghe” staliniane del 1937-1938 vari biologi e genetisti visti come dissidenti furono arrestati ed uccisi dal regime, in un numero addirittura superiore a quanto fatto nella Germania nazista di Hitler. Le sue idee proseguirono ad essere insegnate nelle scuole ed università sovietiche anche dopo la fine della seconda guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda a scapito della popolazione più povera specialmente nel biennio 1946-1947, dove una grande siccità portò ad una diffusa carestia causando milioni di morti. Più in generale, le teorie Lysenkiane fallirono nell’obbiettivo di aumentare le rese delle coltivazioni sovietiche causando solo fame e devastazione.
La lettera dei 300
In opposizione al regime, nel 1955, diversi scienziati di varie discipline scrissero una lettera ai leader del partito comunista passata alla storia come “la lettera dei 300”. In questa lettera si sottolineavano tutte le contraddizioni in essere dei lavori dell’agronomo russo. Ci vollero ancora 10 anni quando, con il passaggio del potere da Nikita Kruschev a Leonid Breznev, Lysenko perse ogni protezione politica e venne rimosso dalla direzione dell’Istituto di Genetica dell’Academy of Sciences.
Fonti
- Kolchinsky EI, Kutschera U, Hossfeld U, Levit GS. Russia’s new Lysenkoism. Curr Biol. 2017 Oct 9;27(19):R1042-R1047. doi: 10.1016/j.cub.2017.07.045. PMID: 29017033.
- Gayon J. From Mendel to epigenetics: History of genetics. C R Biol. 2016 Jul-Aug;339(7-8):225-30. doi: 10.1016/j.crvi.2016.05.009. Epub 2016 Jun 2. PMID: 27263362. –
- https://www.treccani.it/enciclopedia/trofim-denisovic-lysenko