Caratteristiche generali
Vengono definite ruggine le malattie che comportano la comparsa di ammassi di spore di colore variabile su un ospite infetto e che nel loro insieme conferiscono un aspetto rugginoso alla pianta. Di ruggini appartenenti al genere Puccinia ce ne sono diverse; concentrandosi sulla specie graminis, la diversa colorazione ha portato a distinguere quattro tipi diversi di ruggine: gialla, bruna, nera e arancione. La ruggine comporta una riduzione dell’attività fotosintetica della pianta con conseguente riduzione della produzione.
In particolare, la ruggine gialla del grano causata da Puccinia striiformis f. sp. tritici è chiamata anche “ruggine striata” per la particolare disposizione delle pustole che consente di distinguerla dalla ruggine bruna. È la prima forma di ruggine a manifestarsi in primavera, anche se non compare regolarmente tutti gli anni. Talvolta, se non controllata, può dare luogo in poche settimane a gravi epidemie e a sensibili perdite produttive.
Agente patogeno
P. striiformis (sin. Puccinia glumarum) è una specie a ciclo autoico, che a differenza di altre ruggini compie cioè il suo ciclo vitale su un unico ospite. Oltre al frumento, può attaccare altre graminacee sia coltivate (orzo, avena, segale) che spontanee. Di questo patogeno sono note solo la forma uredosorica e teleutosorica. La diffusione della malattia avviene per mezzo delle urespore che possono infettare le piante già durante l’autunno.
Sviluppo della fitopatia
Nei mesi invernali, il fungo si conserva all’interno dell’ospite, sotto forma di teliospora, per riprendere poi la sua attività non appena le condizioni ambientali diventano nuovamente favorevoli. In primavera e in estate si susseguono diversi cicli infettivi e le infezioni possono diffondersi anche a grande distanza dai focolai iniziali in quanto le uredospore possono essere trasportate dalle correnti d’aria.
Condizioni di clima umido e fresco favoriscono la malattia, che invece rallenta o si arresta quando le temperature raggiungono valori elevati. Al di sopra dei 15°C la vitalità delle uredospore si riduce sensibilmente.
Sintomatologia e danni
I primi sintomi di ruggine corrispondono a pustole polverulenti che erompono attraverso la cuticola e l’epidermide. In corrispondenza delle pustole vengono differenziate dapprima uredospore e a fine stagione teliospore. La ruggine gialla determina la comparsa di pustole giallastre tra le nervature fogliari. Lo stesso sintomo può essere riscontrato sulle glume. Inoltre, le pustole, possono essere vicine e formare delle striature longitudinali sulle foglie. A fine stagione si evidenziano pustole nerastre su entrambe le lamine fogliari all’interno delle quali vengono formate le teliospore.
Le piante affette da ruggine mostrano degli incrementi di perdite d’acqua dovute alla maggior traspirazione dovuta alla rottura dell’epidermide. Inoltre, il fungo sottrae nutrienti e acqua alla pianta. la respirazione aumenta rapidamente all’inizio dell’infezione causata dagli uredosori ma successivamente cala fino a raggiungere valori normali. La fotosintesi è ridotta a causa sia della ridotta superficie fogliare e sia a causa dell’interferenza di secrezioni fungine. Il fungo sembra causare anche un’interferenza con l’attività radicale che porta a una minor estrazione di di nutrienti da parte delle radici.
Piante ospiti
Le ruggini attaccano svariate piante coltivate e spontanee: P. striiformis si distingue in due formae speciales: la prima “tritici” attacca il frumento duro o tenero che sia, mentre la seconda “hordei” attacca l’orzo. In generale però, sono varie le forme di ruggine appartenenti al genere Puccinia e vasto è il numero di specie vegetali che vengono infettate da tale patogeno; per citarne qualcuna basti pensare alla malva selvatica, all’eucalipto, all’euonymus e a tante altre specie ornamentali oltre a quelle sopracitate.
Prevenzione, controllo e metodi di lotta
Le misure agronomiche applicabili nella lotta alle ruggini sono riassumibili in un’unica voce: l’uso di varietà resistenti. Detto questo, bisogna anche precisare che sono molteplici le razze di Puccinia presenti all’interno di una forma speciales e quindi è necessario sapere quali razze sono presenti nell’areale di coltivazione per poter ricorrere alla scelta della varietà idonea. In merito a questo, si è cercato di sconfiggere la ruggine del frumento mediante la creazione di nuove varietà resistenti e ad oggi la scelta tra le varietà di frumento resistenti è ampia.
Invece impostare una strategia di lotta chimica è più semplice, data la moltitudine di prodotti di sintesi disponibili in commercio: basti pensare al solo rame che da solo svolge un azione preventiva nei confronti delle ruggini e a prodotti di sintesi come azoxystrobin, tebuconazolo e trifloxystrobin. In ogni caso, la lotta chimica deve prevedere il rispetto dei disciplinari di produzione che consigliano l’intervento solo quando le pustole di P. Striiformis sono presenti sulle ultime due foglie.
Fonti:
- G. Belli, Elementi di patologia vegetale, PIccin
- George N. Agrios, Planth Pathology, Elsevier Accademic Press; 0-12-044565-4
- https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/schede/avversita-per-nome/ruggini-del-frumento-bruna-gialla-nera-scheda