Ephestia kuehniella

Caratteristiche generali

Ephestia kuehniella è un lepidottero che attacca le derrate alimentari. Per via della sua colorazione tipica e della propensione ad infestare semole e farine, è conosciuta anche con il nome di tignola grigia della farina. Le infestazioni sono frequenti in industrie alimentari e magazzini di conservazione. Le condizioni presenti in tali luoghi favoriscono infatti lo sviluppo di questi insetti, determinando danni economici e sanitari: la temperatura ottimale, l’umidità, nonché la disponibilità perenne di fonti di nutrimento permettono la proliferazione di questo insetto durante tutto l’anno. Anche nelle abitazioni è possibile trovare questa farfalla della farina, spesso accompagnata da Ephestia cautella e Plodia interpunctella, quest’ultima molto più polifaga delle altre.

E. kuehniella (Fig.1) ha una distribuzione cosmopolita con maggiore diffusione nelle aree mediterranee e temperate. È originario dell’Asia e la sua diffusione è stata favorita dagli scambi commerciali, associati alla sua elevata capacità di adattamento.

Adulto di Ephestia kuehniella
Figura 1 – Adulto di Ephestia kuehniella. [Fonte: LON6343-17 Dorsal” – BOLD:AAD2934 (cf. Ephestia kuehniella) collected in Norway]

Descrizione

Ephestia kuehniella è un insetto che appartiene all’ordine dei lepidotteri, inserito nella famiglia delle piralidi, genere Ephestia. L’identificazione della specie può essere facilmente svolta tramite i caratteri morfologici (Fig. 2): l’adulto presenta due paia di ali, quelle anteriori di colore grigio cenere variegato, mentre quelle posteriori bianco grigiastro con margine più scuro e frangiato; l’apertura alare è di 20-25 cm circa. Anche il corpo è grigio, lungo circa 10-14 mm ad ali chiuse, mentre il capo è piccolo con antenne filiformi lunghe circa un quarto della lunghezza dell’individuo. L’apparato boccale è lambente succhiante ma atrofizzato, cioè privo di spiritromba in quanto da adulto l’insetto non ha necessità di alimentarsi.

Le uova sono ovoidali di 0,5 mm di grandezza, di color bianco crema, mentre le larve sono leggermente rosate con capo più scuro e dotate di apparato masticatore; queste ultime appena nate misurano appena 2 mm di lunghezza, ma durante lo sviluppo raggiungono anche 10 mm. Nelle ultime età larvali è possibile distinguere il sesso dell’insetto tramite le gonadi, visibili come una macchia marrone circolare a metà dorso. Infine, la crisalide è di colore bianco sporco e si scurisce fino a diventare marrone scuro con l’avvicinarsi della maturazione; presenta inoltre un astuccio tubolare di bava sericea con funzione protettiva.

Ciclo biologico di Ephestia kuehniella
Figura 2 – Fasi di sviluppo di Ephestia kuehniella; partendo da sinistra osserviamo uova, larve, crisalide e adulto. [Fonte: Gaia Cammareri]

Ciclo biologico

Come gli altri lepidotteri E. kuehniella ha uno sviluppo olometabolo con quattro differenti stadi: uovo, larva, crisalide, adulto. La tignola grigia della farina svolge da 1 a 5 generazioni all’anno in relazione alle condizioni ambientali e al substrato su cui si trova. Lo sviluppo si arresta in corrispondenza di temperature fredde come la stagione invernale; sverna come larva matura circondata da un astuccio sericeo. In condizioni ottimali le generazioni si susseguono invece ogni 2 mesi circa.

L’adulto è poco mobile e attivo soprattutto di notte; la femmina depone da 100 fino a 400 uova su un substrato alimentare utilizzato dalla prole immediatamente dopo la nascita. Il tempo di schiusa è strettamente legato all’andamento termico: le uova prediligono temperature comprese tra 18 e 32°C, con un optimum di 25°C che permette la schiusa in 5 giorni. Lo stadio larvale dura circa 30-40 giorni, nel corso dei quali le larve svolgono 5 mute necessarie per l’accrescimento dell’insetto. In questa fase la larva si nutre sul substrato, creando gallerie. Una volta giunta a maturazione la larva crea un astuccio di bava sericea, utile sia come protezione che per aderire al substrato e si incrisalida. Questa fase persiste per un tempo compreso tra 1 e 12 settimane.

Infine, con lo stadio adulto l’insetto raggiunge la maturità completa sviluppando ali e apparato riproduttivo. Le femmine vergini piegano l’addome verso l’alto per emettere feromoni utilizzati come richiamo per il maschio, il quale riesce a captarli grazie a sensilli sulle antenne. Gli adulti possono sopravvivere da 1 a 2 settimane con temperature ottimali di 25-27°C e 70% di umidità.

Danni

Ephestia kuehniella causa danni alle derrate alimentari. È l’infestante chiave dei mulini e delle industrie di lavorazione e stoccaggio della farina poiché attacca principalmente gli sfarinati. I danni causati da questo insetto sono di tipo economico e sanitario. In minima parte si tratta di danni diretti legati alla perdita effettiva di prodotto, ma perlopiù di danni indiretti. Essi sono conseguenti all’infestazione e ascrivibili ai residui lasciati sulle farine che rendono le stesse invendibili: escrementi, seta, astucci larvali, esuvie ma anche porzioni di ali, antenne e zampe.

L’infestazione determina l’instaurarsi di condizioni favorevoli per lo sviluppo di muffe, batteri e funghi, i quali, oltre all’alterazione del prodotto, possono causare l’insorgere di problemi sanitari dovuti alla possibile formazione di micotossine. Ulteriori danni sono infine determinati dalle bave sericee, prodotte in grande quantità dalle larve, e in grado di provocare malfunzionamenti ai macchinari di lavorazione.

Prevenzione, monitoraggio e lotta

Nelle industrie alimentari è importante garantire una difesa integrata dagli infestanti tramite prevenzione e monitoraggio. La prevenzione comporta il mantenimento degli ambienti puliti, evitando l’accumulazione di sfridi di lavorazione, farine e polvere che possono favorire le infestazioni. Implica inoltre assicurarsi che le materie prime siano esenti da questi insetti, e che, a monte, anche i propri fornitori svolgano un controllo integrato. È molto utile utilizzare imballaggi difficilmente forabili; al contrario, sono fortemente sconsigliati imballaggi di carta e cartone. È infine necessario creare un ambiente che non sia favorevole allo sviluppo dell’insetto, evitando aree calde poco illuminate e luoghi non ventilati.

Il monitoraggio comprende analisi visive delle aree interessate, ispezioni dei punti critici e analisi al microscopio di eventuali resti dei lepidotteri (zampe, ali, bozzoli, bava sericea). Un ulteriore strumento di analisi per valutare la qualità igienica delle farine e dei prodotti è il filth-test. Si tratta di un’analisi di tipo distruttivo che consente di individuare impurità solide, quali frammenti di artropodi, tramite solubilizzazione dell’alimento e separazione dei frammenti. Altre tecniche di monitoraggio, utili anche come metodo di controllo, riguardano l’uso di trappole a feromoni. Se necessario si possono utilizzare tecniche di difesa più dirette quali l’utilizzo di mezzi fisici come ad esempio il confezionamento sottovuoto o le atmosfere controllate, e metodi chimici quali biocidi.

Gli stessi metodi, in particolare quelli preventivi possono essere utilizzati anche in ambito casalingo. Si tratta di piccoli accorgimenti che permettono di controllare e limitare la diffusione di queste piralidi. Per quanto riguarda la lotta, sono molto diffuse in commercio le trappole adesive a feromoni (Fig. 3), le quali attirano e catturano i maschi delle piralidi impedendo l’accoppiamento.

Figura 3 – Trappole adesive per Ephestia kuehniella.

Gaia Cammareri

Fonti

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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