Dryocosmus kuriphilus (cinipide galligeno del castagno)

Caratteristiche generali

Dryocosmus kuriphilus, detto anche “cinipide galligeno del castagno”, è un insetto alieno invasivo originario della Cina, considerato il parassita più pericoloso al mondo per le piante di castagno. Introdotto inizialmente in Giappone negli anni Quaranta, si è successivamente diffuso in Corea, nel sud-est degli Stati Uniti e infine in Europa. In Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2002 in Piemonte. È stato introdotto accidentalmente dal Giappone tramite il commercio di materiale propagativo infetto asintomatico, all’interno del quale l’insetto è sopravvissuto allo stadio di uova o larva. Gli attacchi del patogeno danneggiano la produzione di castagne, riducendola del 50-70% rappresentando quindi un serio problema economico per il nostro paese, considerato uno dei maggiori produttori ed esportatori di castagne.

Descrizione

La tassonomia colloca il cinipide galligeno del castagno nell’ordine degli imenotteri (Hymenoptera), famiglia cinipide (Cynipidae), genere Dryocosmus. Dryocosmus kuriphilus è di piccolissime dimensioni, lungo circa 2,5 mm. Il corpo è di colore nero lucido, mentre zampe, scapo, pedicelli delle antenne, parte del clipeo e mandibole, hanno una colorazione giallo scuro (Figura 1). Le uova sono ovali, grandi circa 0,1 mm, bianche e dotate di peduncolo; la larva completamente sviluppata è lunga 2,5 mm, è anch’essa bianca e ha la particolarità di essere sprovvista di occhi e zampe. La pupa mantiene le stesse dimensioni della larva adulta ma si presenta di colore nero o marrone scuro. A causa della sua somiglianza, la femmina adulta può essere confusa con la vespa cinipide della quercia, Dryocosmus cerriphilus. Quest’ultima differisce però per la lunghezza delle antenne, composte da 15 segmenti (invece che 14) e vertice con grandi macchie rosso-giallastre (invece che nere).

Adulto di  Dryocosmus kuriphilus comunemente noto come cinipide galligeno del castagno.
Figura 1 – Adulto di Dryocosmus kuriphilus comunemente noto come cinipide galligeno del castagno. [Fonte: Gyorgy Csoka, Hungary Forest Research Institute, Bugwood.org]

Ciclo biologico

Il cinipide del castagno è una specie univoltina, compie quindi una sola generazione all’anno. Si tratta di un insetto olometabolo che durante il proprio sviluppo compie una metamorfosi completa. Le femmine adulte hanno vita breve, della durata di circa dieci giorni. Esse si riproducono per partenogenesi, senza bisogno di fecondazione; pertanto, il ritrovamento di esemplari maschili risulta estremamente ridotto. Tra giugno e luglio le femmine di Dryocosmus kuriphilus depongono 3-5 uova all’interno di gemme a fiore o a legno, fino ad un massimo di 100 per adulto; lo stadio di uovo persiste per circa 30 giorni. In primavera, da metà aprile, la presenza di questi insetti causa nella pianta in accrescimento la formazione di galle. Le larve (Figura 2) si nutrono all’interno di esse, fino al completo sviluppo e successivamente si impupano. Infine, le vespe adulte emergono tra giugno e luglio ripetendo nuovamente il ciclo.

Larve di Dryocosmus kuriphilus (cinipide galligeno del castagno) in una galla.
Figura 2 – Larve di Dryocosmus kuriphilus (cinipide galligeno del castagno). [Fonte: Jerry A. Payne, USDA Agricultural Research Service, Bugwood.org]

Danni

Dryocosmus kuriphilus causa danni nei boschi di castagno e nelle piantagioni per la produzione di legno e frutta. Attacca unicamente le piante di castagno come Castanea crenata, Castanea dentata, Castanea mollissima, Castanea sativa e Castanea seguinii. La diffusione di questa vespa avviene sia tramite il volo delle femmine sia, soprattutto, mediante il movimento di materiale infetto. Non viene invece trasportata dai frutti. La presenza del patogeno è facilmente osservabile sugli alberi attraverso la presenza di galle (Figura 3). Esse sono di colore verde o rosa, di 5-20 mm di diametro, uniloculari o multiloculari. Queste formazioni vegetali si sviluppano su ramoscelli giovani, piccioli fogliari nonché sulla nervatura centrale delle foglie. Le galle riducono l’area fotosintetica delle foglie e possono fermare la crescita dei ramoscelli, riducendo di conseguenza la fruttificazione. Gravi infestazioni possono causare anche la morte della pianta. Dopo la fuoriuscita dell’adulto la galla si secca e può rimanere attaccata all’albero per due anni.

Galle causate da Dryocosmus kuriphilus su castagno.
Figura 3 – Galle causate da Dryocosmus kuriphilus su castagno. [Fonte: Gyorgy Csoka, Hungary Forest Research Institute, Bugwood.org]

Prevenzione, monitoraggio e lotta

Attualmente non esistono prodotti fitosanitari specifici ed efficaci per il controllo di questo patogeno. Uova e larve sono target difficili da colpire perché protetti dai tessuti vegetali. Contro gli adulti invece, possono essere utilizzati insetticidi persistenti, che causano però danni anche all’ambiente e ad altri organismi. Si può procedere, in alternativa, con la rimozione manuale dei germogli sintomatici in caso di piccoli castagneti e ridotta infestazione oppure optare per cultivar resistenti al parassita; sono stati osservati danni maggiori su ibridi europei-giapponesi di castagno (Castanea crenata x C. sativa).

Un’alternativa valida per il controllo del cinipide consiste nell’utilizzo di metodi di lotta biologica: esistono infatti numerosi nemici naturali di Dryocosmus kuriphilus che nell’areale di origine controllano le infestazioni. Si tratta principalmente di imenotteri parassitoidi come Torymus sinensis in Giappone, mentre Torymus geranii e Megastigmus maculipennis in Cina. Anche in Italia dal 2004 vengono utilizzati organismi di controllo, in particolare Torymus sinensis, contenuti in galle importate dal Giappone. Nel corso degli anni tali organismi hanno permesso il controllo del patogeno. Si è trattato infatti di uno dei pochi casi di importazione di specie aliene per il biocontrollo.

Fonti

  • https://gd.eppo.int;
  • https://www.cabi.org;
  • https://www.provincia.bz.it;
  • Romani R., Rondoni G., Gragnoli L., Pergolari P., Santinelli C., Rossi Stacconi M. V., Ricci C. (2010). Indagini Bio-Etologiche e morfologiche su Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu. Atti Accademia Nazionale Italiana di Entomologia Anno LVIII, 2010: 97-104;
  • Bernardo U., Iodice L., Sasso R., Tutore V. A., Cascone P., Guerrieri E. (2013) Biology and monitoring of Dryocosmus kuriphilus on Castanea sativa in Southern Italy. Agricultural and Forest Entomology, 15, 65–76;
  • Quacchia A., Moriya S., Bosio G., Scapin I., Alma A. (2008). Rearing, release and settlement prospect in Italy of Torymus sinensis, the biological control agent of the chestnut gall wasp Dryocosmus kuriphilus. BioControl, 53:829–839;
  • Quinto J., Wong M. E., Boyero J. R., Vela J. M.,Aguirrebengoa M. (2021). Population Dynamics and Tree Damage of the Invasive Chestnut Gall Wasp, Dryocosmus kuriphilus, in Its Southernmost European Distributional Range. Insects, 12, 900.

Fonti immagini

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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