Cimice asiatica: perchè è più pericolosa della Cimice verde

Da sempre siamo abituati a vedere girare per casa in alcuni periodi dell’anno (soprattutto in autunno) dei piccoli insettini verdi e maleodoranti: le cimici; ma è solo da pochi anni che abbiamo notato la presenza ben più massiccia di una nuova tipologia di cimice che distinguiamo per il colore marroncino: la cimice asiatica.

Cimici asiatiche sul vetro di una casa
Figura 1 – Cimici asiatiche sul vetro di una casa [blogworld.it]

Cimice asiatica (Halyomorpha halys) e Cimice verde (Nezara viridula) a confronto

Cimice verde (Nezara viridula) e Cimice (Halyomorpha halys)
Figura 2 – Cimice verde (Nezara viridula) e Cimice asiatica (Halyomorpha halys)[wikipedia.org]

Innanzitutto è necessario specificare che la cimice verde è un insetto autoctono, mentre la cimice asiatica è un insetto originario dell’Asia orientale ed è stato avvistato in Italia per la prima volta nel 2012 a Modena.

L’adulto di cimice verde ha un tipico colore verde brillante, ha forma pentagonale e può raggiungere le dimensioni di circa 15 mm. Le cimici verdi si riproducono attraverso un’intensa attività di ovideposizione, rilasciando le uova in gruppi compatti di colore chiaro.

Le neanidi sono di colore nero, con punteggiature bianche sia al centro che in particolari file longitudinali ai bordi del corpo. Le cimici verdi dopo il periodo svernante dei mesi freddi, in primavera ripartono con il loro ciclo riproduttivo. Solitamente all’anno si hanno due generazioni di cimice verde.

depone le uova
Figura 3 – Cimice verde che depone le uova [coltivazionebiologica.it]
Neanide
Figura 4 – Neanide di Cimice verde [coltivazionebiologica.it]

Nella Cimice asiatica invece, gli adulti sono marmorizzati con toni di colore grigio-brunastri e sulla parte finale del corpo presentano un triangolo di colore più scuro.

Appena nate, le neanidi si presentano di colore giallo arancio e nero. Gli altri stadi giovanili sono caratterizzati da forti spine su protorace e sul capo, davanti agli occhi.

Nelle regioni più fredde Halyomorpha halys compie solo una generazione all’anno, mentre nelle aree subtropicali può arrivare fino a sei generazioni all’anno.

Halyomorpha halys
Figura 5 – Adulto di cimice asiatica (Halyomorpha halys) [agrariadivita.it]
Neanidi
Figura 6 – Neanidi di cimice asiatica [coltivazionebiologica.it]

Danni alle colture da parte della cimice asiatica

Le cimici sono insetti fitofagi che attaccano orticole, alberi da frutto e colture erbacee. Per nutrirsi perforano i tegumenti della pianta ospite con un apparato boccale modificato: esso infatti è costituito da stiletti atti a pungere e succhiare i succhi di vegetali; questa modalità di alimentazione comporta la formazione di fossette o aree necrotiche sulla superficie esterna dei frutti e se vengono punti già nella fase iniziale di sviluppo, le parti danneggiate diventano storte e deformate con il rischio di cascole. Sulle foglie si formano placche chiare a causa dell’attività nutritiva.

Pesca danneggiata da cimice asiatica
Figura 7 – Pesca danneggiata da cimice asiatica [terraevita.edagricole.it]

Su peperone e pomodoro imbianchisce il tessuto delle verdure che appare bianco e spugnoso.

Pomodoro danneggiato da cimice
Figura 8 – Pomodoro danneggiato da cimice asiatica [fondazioneedmundmach.it]

Da quando però è comparsa la cimice asiatica nei nostri territori i danni alle colture sono raddoppiati e le regioni più colpite come Veneto ed Emilia Romagna hanno registrato perdite della produzione fino al 50%.

Come mai quindi questo insetto ci crea più problemi delle altre specie autoctone?

Il motivo principale è che la cimice asiatica, come molte altre specie alloctone, è molto invasiva.

Essendo una recente introduzione nei nostri ambienti, non esistono ancora predatori di questo insetto e la natura stessa non è ancora riuscita a trovare contromisure idonee a limitarne la diffusione.

Tuttavia, alcune sue caratteristiche peculiari rendono più semplice la sua proliferazione, come l’essere polifaga (si alimenta di innumerevoli specie vegetali, spontanee e ornamentali), avere un’elevata capacità riproduttiva (depone a più riprese gruppi di 28 uova. Secondo gli studi si stima che una cimice asiatica femmina sia in grado, nel corso della sua vita, di originare fino a 400-500 insetti) e la longevità (arriva a 12 mesi di vita circa).

Inoltre la cimice asiatica è dannosa in ogni stadio e sin dal secondo stadio di sviluppo è in grado di raggiungere rapidamente le colture per nutrirsi.

Strategie di lotta

Inizialmente per la lotta alla cimice asiatica vennero mezzi utilizzati i metodi classici, tra cui insetticidi, sistemi di cattura massale e barriere fisiche. Questi metodi hanno mostrato un’efficacia limitata sia a causa dell’elevata mobilità dell’insetto, per la scarsità e bassa efficacia dei prodotti di sintesi da utilizzare e per la complicata gestione della chiusura delle reti a protezione delle colture.

Attualmente il piano per la difesa dalla cimice asiatica si sta concentrando sulla lotta biologica con antagonisti naturali che possono contenere, o contribuire al contenimento, di questo insetto; si tratta di un sistema di lotta alternativa alla non soddisfacente difesa chimica che ha il grande vantaggio di essere più efficace e a basso impatto ambientale.

A tal proposito nel 2020 la Regione Emilia-Romagna ha autorizzato il rilascio di 65.000 esemplari di Vespa samurai (Trissolcus japonicus), un minuscolo insetto che si nutre di polline e punge le uova di cimice asiatica per deporre al loro interno le proprie uova, distruggendo così le nuove generazioni di cimice asiatica.

I monitoraggi effettuati dal Servizio Fitosanitario Regionale prima e dopo il rilascio hanno evidenziato come la “vespa samurai” si stia insediando e inizi a dare un buon contributo al contenimento della cimice asiatica: alla fine del 2021 il 20% di tutte le ovature di cimice asiatica raccolte sono risultate parassitizzate e in più del 45% dei casi in questa attività era presente la vespa samurai.

Vespa samurai (Trissolcus japonicus)
Figura 9 – Vespa samurai (Trissolcus japonicus)[terraevita.edagricole.it]

Fonti

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.