I farmaci chemioterapici sono sostanze chimiche progettate per combattere le cellule tumorali che crescono rapidamente.
Generalità dei farmaci chemioterapici
Inizialmente, è importante capire che ci sono molti tipi di farmaci chemioterapici disponibili, ciascuno con il proprio modo di funzionare. Tuttavia, in generale, questi farmaci agiscono distruggendo le cellule che crescono rapidamente nel corpo.
In generale, i farmaci chemioterapici possono essere somministrati in varie forme, come compresse, iniezioni o infusione. Inoltre, il trattamento può essere eseguito in diversi cicli, che possono variare in termini di durata e frequenza.
Va notato che l’efficacia dei farmaci chemioterapici dipende anche da diversi fattori, come il tipo di cancro e lo stadio della malattia. In alcuni casi, può essere necessario utilizzare una combinazione di farmaci in modo da poter ottenere migliori risultati.
Meccanismo di azione
La proliferazione cellulare è un processo normale che si verifica nel corpo quando le cellule si dividono per sostituire quelle vecchie o danneggiate. Tuttavia, nelle cellule tumorali, la proliferazione cellulare diventa anormale e incontrollabile. In altre parole, le cellule tumorali crescono e si dividono troppo rapidamente e non rispondono ai segnali normali del corpo che regolano la crescita cellulare.
In generale, questi farmaci interferiscono con il processo di replicazione del DNA nelle cellule che si stanno dividendo rapidamente, impedendo loro di riprodursi e crescere.
Ci sono diversi modi in cui i farmaci chemioterapici possono interferire con la replicazione del DNA. Ad esempio, alcuni farmaci possono attaccarsi al DNA stesso, interrompendo la sua struttura e impedendo la sua duplicazione. Inoltre, altri farmaci possono agire bloccando la sintesi dei nucleotidi, che sono i mattoni di base del DNA.
Tuttavia, poiché i farmaci chemioterapici non sono in grado di distinguere tra le cellule cancerose e quelle sane che si dividono rapidamente, possono anche distruggere alcune cellule normali nel corpo, come quelle che si trovano nei follicoli piliferi, nel tratto gastrointestinale e nel midollo osseo.
In definitiva, il meccanismo d’azione dei farmaci chemioterapici è progettato per bloccare la proliferazione cellulare delle cellule tumorali e ridurre la dimensione del tumore.
Indicazioni e controindicazioni terapeutiche
In generale, la chemioterapia può essere utilizzata come trattamento primario per il cancro in fase avanzata, come terapia adiuvante per prevenire la ricorrenza del cancro dopo la chirurgia o la radioterapia, o come trattamento palliativo per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente.
Tuttavia, non tutti i tipi di cancro rispondono bene alla chemioterapia e in alcuni casi, la terapia può non essere raccomandata a causa del rischio di effetti collaterali gravi. Inoltre, i farmaci chemioterapici possono avere controindicazioni, che includono la presenza di malattie preesistenti come insufficienza renale o cardiaca, una compromissione del sistema immunitario o una gravidanza.
Gli effetti collaterali della chemioterapia possono essere significativi e variano in base al tipo di farmaco utilizzato, alla dose e anche in base alla durata del trattamento. Gli effetti collaterali comuni includono la perdita di capelli, la nausea, il vomito, la diarrea, la stanchezza e la diminuzione della produzione di cellule del sangue.
Inoltre, alcuni farmaci chemioterapici possono causare effetti collaterali specifici a seconda del loro meccanismo d’azione. Ad esempio, gli antimetaboliti possono causare ulcere alla bocca o alla gola, mentre gli inibitori della topoisomerasi possono aumentare il rischio di sviluppare problemi cardiaci.
Tipologie di farmaci chemioterapici
Esistono diverse classi di farmaci chemioterapici, ognuna con un diverso meccanismo d’azione e utilizzata per trattare specifici tipi di tumori. Le principali classi di farmaci chemioterapici includono:
- Alchilanti: questi farmaci agiscono interferendo con la replicazione del DNA nelle cellule tumorali. Esempi di alchilanti includono il ciclofosfamide, il cisplatino e il carboplatino.
- Antimetaboliti: questi farmaci interferiscono con la sintesi del DNA o del RNA nelle cellule tumorali. Esempi di antimetaboliti includono il 5-fluorouracile, il metotrexato e il gemcitabina.
- Antimicrotubulari: questi farmaci interferiscono con il processo di divisione cellulare bloccando la formazione di microtubuli, ossia strutture cellulari importanti per la divisione cellulare. Esempi di antimicrotubulari includono la paclitaxel, la docetaxel e la vincristina.
- Antitumorali naturali: questi farmaci sono derivati da piante o altri organismi naturali e agiscono interferendo con la divisione cellulare. Esempi di antitumorali naturali includono la doxorubicina, la bleomicina e la mitomicina.
- Inibitori della topoisomerasi: questi farmaci interferiscono con l’attività delle topoisomerasi, enzimi necessari per la riparazione del DNA. Esempi di inibitori della topoisomerasi includono la etoposide e la irinotecan.
Oltre a queste classi di farmaci, ci sono anche terapie mirate che utilizzano farmaci specifici per attaccare le proteine o i recettori che sono coinvolti nella crescita delle cellule tumorali. Questi farmaci mirati sono progettati per essere più specifici e mirati rispetto ai farmaci chemioterapici tradizionali, riducendo il rischio di danneggiare le cellule sane.
Vie di somministrazione dei farmaci chemioterapici
La somministrazione dei farmaci chemioterapici può variare a seconda del tipo di farmaco, della dose e del regime di trattamento. In generale, i farmaci chemioterapici possono essere somministrati in diversi modi, tra cui:
- Infusione endovenosa: il farmaco viene somministrato attraverso una vena, solitamente nel braccio o nella mano. Questa è la forma più comune di somministrazione della chemioterapia e può richiedere diverse ore di infusione.
- Iniezione: il farmaco viene somministrato solitamente nei muscoli o nei tessuti sottocutanei.
- Compresse o capsule: alcuni farmaci chemioterapici possono essere assunti per via orale.
- Pomata: alcuni farmaci possono essere applicati sulla pelle per il trattamento di tumori superficiali.
La frequenza e la durata del trattamento dipendono dal tipo di tumore e dallo stadio della malattia. In alcuni casi, la chemioterapia può essere somministrata in cicli di trattamento, che prevedono una serie di sessioni di trattamento seguite da un periodo di riposo per consentire al corpo di recuperare. Altre volte, al contrario, la chemioterapia può essere somministrata in modo continuo per un periodo di tempo definito.
Fonti:
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- Di Napoli, R., Esposito, G., & Cascella, M. (2022). Intrathecal Catheter. In StatPearls. StatPearls Publishing.
Fonti immagini:
- Immagine in evidenza: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0e/Chemotherapy_bottles_NCI.jpg/1200px-Chemotherapy_bottles_NCI.jpg
- Figura 1: https://medicinalive.com/wp-content/uploads/2016/12/farmaci-e-scritta-chemioterapia-Copia.jpg
- Figura 2: https://www.notiziariochimicofarmaceutico.it/files/2013/11/Lo-sviluppo-delle-cellule-tumorali.jpg
- Figura 3: https://www.stabilis.org/images/Molecules/Molecule.84.jpg