Le molecole del Natale

L’albero è addobbato, il camino è acceso, la tavola imbandita, i biscotti di pan di zenzero appena sfornati! Qualcuno suona il campanello! Nell’aria si respirano famiglia, ritrovo, festa e…le molecole del Natale!

“Oh albero, oh albero”

Figura 1 - L'albero di Natale addobbato a festa
Figura 1 – L’albero di Natale addobbato a festa [Fonte: Focus Junior]

Il re dell’addobbo di ogni casa, a Natale, è sicuramente l’abete agghindato per le feste. Se si tratta di un abete vero, si potrà sentir provenire dai suoi rami la prima delle molecole del Natale: il pinene! Come si può intuire, deve il suo nome al pino e si trova nella resina di varie conifere, tra cui pino e abete. Il pinene è, infatti, un composto molto volatile che rilascia nell’aria un odore balsamico di resina e legno.

Il pinene, inoltre, appartiene alla famiglia dei terpeni e si può trovare sotto forma di tre isomeri: α-pinene, β-pinene e γ-pinene. I primi due vengono utilizzati per la produzione di caramelle balsamiche e suffumigi. Mentre il terzo è utilizzato nella produzione di solventi, come l’acquaragia.

Figura 2 - Immagine che rappresenta la struttura di una molecola di pinene
Figura 2 – Immagine che rappresenta la struttura di una molecola di pinene [Fonte: Sigma-Aldrich]

Tutti a tavola con le molecole del Natale!

Figura 3 - Immagine di biscotti natalizi al pan di zenzero
Figura 3 – Immagine di biscotti natalizi pan di zenzero [Fonte: Gingerbread]

Vediamo insieme le molecole del Natale legate ad alcune spezie tipiche di questo periodo. I biscotti di pan di zenzero ne racchiudono ben quattro! Infatti, oltre agli ingredienti classici dei biscotti, contengono anche zenzero, cannella, chiodi di garofano e noce moscata.

La prima molecola del Natale è il gingerolo. Chimicamente si tratta di un terpene, contenuto nello zenzero fresco. Infatti, quando mastichiamo lo zenzero, il gingerolo attiva dei recettori che si trovano sulla nostra lingua, facendoci percepire una sensazione di piccantezza pungente. Nello zenzero cotto, invece, il gingerolo si trasforma in zingerone, molecola che percepiamo come più dolce.

Figura 4 - Rappresentazione di una molecola di gingerolo (a destra) e una di zingerone (a sinistra)
Figura 4 – Rappresentazione di una molecola di gingerolo (a destra) e una di zingerone (a sinistra) [Fonte: Wikipedia;Wikipedia]

La cinnamaldeide, invece, è la molecola che conferisce l’aroma alla cannella! Inoltre, chimicamente si tratta di una aldeide e viene utilizzata per produrre fragranze e aromi alimentari.

Figura 5 - Rappresentazione di una molecola di cinnamaldeide
Figura 5 – Rappresentazione di una molecola di cinnamaldeide [Fonte: Wikipedia]

Ecco che tra le molecole del Natale spunta l’eugenolo! Si estrae dai fiori, dalle foglie e dai rami della pianta dei chiodi di garofano e conferisce a questa spezia l’aroma caratteristico. Curiosità sull’eugenolo: è uno dei precursori da cui si può sintetizzare la 3,4-metilenediossimetanfetamina, meglio nota come MDMA o Ectstasy. Ma tranquilli non avrete effetti psicoattivi mettendo un po’ di chiodi di garofano nell’impasto dei biscotti!

Figura 6 - Rappresentazione di una molecola di eugenolo
Figura 6 – Rappresentazione di una molecola di eugenolo [Fonte: Wikipedia]

Infine, ecco l’ultima molecola sulla tavola di Natale: la miristicina. È uno dei composti che crea l’aroma della noce moscata. Inoltre, la miristicina pura è tossica, poiché interferisce con il funzionamento del sistema nervoso, provocando disordini gastrointestinali e polmonari. Tuttavia nelle dosi presenti negli alimenti non è pericolosa per la salute.

Figura 7 - Rappresentazione di una molecola di miristicina
Figura 7 – Rappresentazione di una molecola di miristicina [Fonte: Wikipedia]

È l’ora dei regali! Quali molecole si nascondono?

Figura 8 - Immagine di un pacchetto regalo
Figura 8 – Immagine di un pacchetto regalo [Fonte: Gift]

La giornata di festa continua ed è giunto il momento di aprire i regali. Sotto l’albero troviamo dei bei pacchetti colorati, di vari materiali: plastica, carta o anche poliaccoppiati (materiali misti). Un esempio di materiale utilizzato nelle carte da regalo è il polipropilene metallico. È un polimero cioè la stessa molecola ripetuta più volte per formare una catena. Inoltre, si tratta di un polimero artificiale, studiato per ottenere determinate caratteristiche, da poter sfruttare a livello industriale.

Figura 9 - Rappresentazione di una molecola di polipropilene (PP). Il simbolo n a pedice indica che questa stessa molecola viene ripetuta più volte a formare una catena
Figura 9 – Rappresentazione di una molecola di polipropilene (PP). Il simbolo n a pedice indica che questa stessa molecola viene ripetuta più volte a formare una catena [Fonte: Wikipedia]

Il polipropilene metallico si può ottenere con diverse tecniche. In sostanza, l’alluminio viene mischiato al propilene, per ottenere quella bella carta lucente per pacchetti. Bisogna fare, dunque, molta attenzione al materiale per conferire correttamente le carte dei regali quando si gettano nei rifiuti. Per una idea più green si possono utilizzare vecchie mappe, carta da giornale o vecchie stoffe e combinarle in modo creativo per creare pacchetti originali e più sostenibili.

Scaldiamoci con un fuocherello…

Figura 10 - Relax davanti ad un camino acceso
Figura 10 – Relax davanti ad un camino acceso [Fonte: Camino]

È scesa la sera e la giornata del Natale si sta per concludere, c’è un fuoco che scoppietta nel camino e nell’aria aleggiano le ultime molecole del Natale.

Dal legno che brucia, si libera una molecola: il siringolo. Chimicamente si tratta di un fenolo, è un composto molto volatile che sprigiona un forte aroma di affumicato.

Figura 11 - Rappresentazione di una molecola di siringolo
Figura 11 – Rappresentazione di una molecola di siringolo [Fonte: Wikipedia]

Davanti al camino, finalmente ci rilassiamo mangiando qualche caldarrosta, un altro profumo protagonista dell’inverno e del periodo natalizio. Ecco l’ultima molecola del Natale: il furfurale! È una aldeide dall’aroma dolce e legnoso. Si trova, inoltre, in vari prodotti come mais, avena, crusca. Infatti il nome deriva dal latino furfur che significa appunto crusca. Il furfurale è responsabile, insieme ad altre molecole, dell’aroma tipico delle caldarroste!

Figura 12 - Rappresentazione di una molecola di siringolo
Figura 12 – Rappresentazione di una molecola di furfurale [Credit: Wikipedia]

Ora conoscete, dunque, alcune delle molecole che si trovano nei simboli del Natale e quando una di queste fragranze arriverà alle vostre narici vi ricorderete delle molecole del Natale! Buon Natale a tutti!

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Chiara Debora Fanti

Mi chiamo Chiara e sono una Biotecnologa. Mi sono laureata prima in Biotecnologie e poi in Biotecnologie Industriali all'Università di Padova. Mi affascinano molti campi scientifici, tra cui in particolar modo la microbiologia. Mi è sempre piaciuto scrivere ed ora grazie a Microbiologia Italia posso scrivere di Scienza. Penso che la divulgazione sia di vitale importanza per ostacolare la diffusione di informazioni scorrette. Spero di poter dare il mio contributo per far uscire la Scienza dalla Torre d'Avorio in cui è rimasta rinchiusa per molto tempo.

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