Il tessuto epiteliale

Caratteristiche generali e funzioni

Il tessuto epiteliale è un tessuto che svolge principalmente una funzione di rivestimento nonché di protezione delle superfici interne ed esterne del nostro corpo. A questa funzione si possono associare diverse funzioni “secondarie”, ne è un esempio l’assorbimento di sostanze, a tal proposito ricordiamo l’epitelio intestinale e renale. Un’ulteriore funzione può essere quella di secrezione di sostanze, a carico delle ghiandole. Infine, l’epitelio permette il passaggio di sostanze come avviene, ad esempio, nell’epitelio alveolare e nell’endotelio capillare dove si verificano gli scambi gassosi.

Tutti gli epiteli presentano diverse caratteristiche in comune. In primo luogo, non presentano una notevole quantità di matrice extracellulare fra le varie cellule che lo compongono. Inoltre, possiamo identificare nel tessuto varie superfici: una superficie libera, detta apicale, la quale non è fissata ad altre cellule, una superficie laterale, in continuità con altre cellule ed infine una superficie basale collegata ad una membrana basale (Fig. 1). Le cellule che costituiscono il tessuto epiteliale mantengono la capacità di dividersi per mitosi, in altre parole il tessuto vecchio viene ripetutamente rimpiazzato e rigenerato con nuove cellule. Ulteriore caratteristica è l’assenza di vascolarizzazione capillare, di conseguenza gas e sostanze nutritive arrivano per diffusione a partire dalla membrana basale. Infine, sono presenti particolari giunzioni tra le cellule che non ritroviamo negli altri tessuti.

Epitelio faringeo con membrana basale in evidenza
Figura 1: Epitelio faringeo con membrana basale in evidenza (blu).
Fonte: [P1a_004_pharynx_Poecilia reticulata.jpg | Épithélium pharyng… | Flickr]

Le cellule epiteliali

Per cellule epiteliali si intendono le cellule che compongono i vari tessuti epiteliali presenti negli animali. Esse possono avere caratteristiche morfologiche piuttosto diverse tra loro, le quali prescindono dalle caratteristiche funzionali che, pertanto, restano le stesse. Nonostante l’enorme diversità morfologica, tutte le cellule epiteliali presentano diverse caratteristiche in comune, ad esempio la forma quasi sempre regolare e geometricamente definita. Allo stesso tmpo, in quasi tutte le cellule, è possibile distinguere, similmente a quanto si verifica nell’intero tessuto, una superficie basale ed una superficie apicale. Inoltre, a livello della porzione apicale, alcune cellule epiteliali possono presentare specializzazioni tipiche (microvilli e ciglia) che sono importanti nello svolgimento di funzioni particolari.

Specializzazioni cellulari

Com’è stato detto in precedenza, le cellule epiteliali possono presentare delle specializzazioni a livello della superficie libera, quali i microvilli e le ciglia.
I microvilli (Fig. 2) sono di fondamentale importanza nei processi di assorbimento, in quanto consentono di aumentare la superficie disponibile grazie alla presenza di microfilamenti. Strutture si questo tipo le ritroviamo per esempio all’interno dell’intestino tenue. Le ciglia (Fig. 3) sono specializzazioni mobili, utili per spostare le particelle che si depositano sulla superficie delle cellule, pertanto le ritroviamo negli epiteli respiratori in cui assumono un ruolo protettivo nei confronti del muco, che intrappola pulviscolo e particelle estranee potenzialmente nocive ed irritanti.

schema microvilli
Figura 2: Schematizzazione dei microvilli intestinali. Fonte: [The Cell Surface | Biology for Majors I (lumenlearning.com) by Louisa Howard]
epitelio cigliato
Figura 3: Epitelio cilindrico semplice con ciglia, colorazione ematossilina ferrica. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it) by Ezio Campantico e Alda Guastalla]

Giunzioni cellulari

Le superfici laterali e basali delle cellule epiteliali si caratterizzano dalla presenza di strutture che fungono da collegamento tra cellule contigue. Questa unione tra le varie cellule si realizza grazie ai desmosomi (Fig. 4) delle giunzioni costituite da glicoproteine adesive, particolarmenti presenti in quegli epiteli sottoposti a tensioni meccaniche. Gli emidesmosomi, invece, collegano le cellule epiteliali alla membrana basale e hanno una morfologia che corrisponde alla metà di un desmosoma.

Figura 4: desmosomi ed emidesmosomi. Fonte: [Le giunzioni cellulari – ppt scaricare (slideplayer.it)]

Classificazione degli epiteli

Gli epiteli possono essere classificati in base al numero di strati cellulari ed in base alla forme delle cellule, inoltre abbiamo una classificazione in base alla funzionalità.

Tale classificazione tiene conto del numero di strati che compongono il tessuto stesso, in base ad essa distinguiamo 4 tipologie principali di epiteli (Fig. 5):

  • semplice monostratificato
  • stratificato
  • cilindrico pseudo-stratificato
  • epitelio di transizione
schema tipologie di epiteli
Figura 5: Schema tipologie di epiteli. Fonte:[File:Illu epithelium it.png – Wikimedia Commons]

Epitelio semplice monostratificato

E’ caratterizzato da un singolo strato cellulare, infatti ogni cellula che lo compone si estende a partire dalla membrana basale fino alla superficie libera. In aggiunta a ciò, possiamo fare un’ulteriore distinzione in base alla forma cellulare:

  • Cubico: è costituito da un singolo strato di cellule a forma cuboidale, in alcuni casi queste cellule possono presentare microvilli o ciglia. E’ localizzato nei tubuli renali, nelle ghiandole ed i loro rispettivi dotti, sulla superficie delle ovaie ed infine nel rivestimento dei bronchioli terminali polmonari (Fig. 6);
epitelio cubico monostratificato
Figura 6: Epitelio cubico monostratificato. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it) by Ezio Campantico e Alda Guastalla]
  • Squamoso: se è costituito da uno strato singolo di cellule piatte, quasi sempre di forma esagonale. E’ localizzato all’interno dei vasi sanguigni e del cuore, nei vasi linfatici, negli alveoli polmonari, lo ritroviamo anche nella superficie interna delle membrane timpaniche (Fig.7);
epitelio squamoso semplice
Figura 7: Epitelio squamoso semplice, colorazione verde di metile e pironina. Fonte: [Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it) by Ezio Campantico e Alda Guastalla]
  • Cilindrico: è costituito da un singolo strato di cellule cilindriche, anche in questo caso possiamo avere specializzazioni come ciglia o microvilli (Fig.8);
epitelio cilindrico semplice
Figura 8: Epitelio cilindrico semplice. Colorazione mallory. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it) by  Ezio Campantico e Alda Guastalla]

Epitelio stratificato

Caratterizzato dalla presenza di molteplici strati cellulari, di questi almeno uno è in contatto con la membrana basale. Anche per l’epitelio stratificato possiamo distinguere:

  • Epitelio squamoso stratificato: è formato da diversi strati, quelli più vicini alla membrana basale presentano cellule di forma cubica che via via diventano sempre più appiattite. Può presentare cheratinizzazione, ovvero le cellule superficiali – tramite uno specifico processo – si trasformano in lamelle squamose in cui il citoplasma viene sostituito dalla cheratina ed il nucleo viene espulso. E’ localizzato per lo più nella cute, mentre quello non cheratinizzato lo ritroviamo nella bocca, nella gola, nella laringe, nell’esofago, nella cornea (Fig.9);
epitelio squamoso pluristratificato
Figura 9: Epitelio squamoso pluristratificato cheratinizzato, palmo della mano umano. Colorazione: emallume-eosina. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it) by Ezio Campantico e Alda Guastalla]
  • Epitelio cubico stratificato: è costituito da cellule a forma cuboidale che si dispongono a formare più strati. E’ localizzato nei dotti delle ghiandole sudoripare, cellule follicolari dell’ovaio e infine nei dotti delle ghiandole salivari (Fig 10);
 cubico pluristratificato
Figura 10: Epitelio cubico pluristratificato. Colorazione: Cleveland-Wolf. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it)]
  • Epitelio cilindrico stratificato:  è formato da strati multipli cellulari con cellule alte e sottili che poggiano sugli strati sottostanti in cui sono presenti cellule cuboidali. E’ localizzato nei dotti delle ghiandole mammarie ed anche nella laringe, in cui presenta delle cellule ciliate.

Epitelio cilindrico pseudo-stratificato

E’ un tipo particolare di epitelio semplice il quale, però, appare stratificato (Fig.11). E’ formato da un singolo strato di cellule, poggiate sulla membrana basale, tra queste alcune si estendono maggiormente in altezza rispetto alle altre e raggiungono la superficie libera rispetto a quelle più basse, a causa di ciò il tessuto appare come costituito da più strati, tuttavia ce n’è solo uno.

trachea cubico pseudostratificato
Figura 11: Epitelio pseudostratificato cigliato,trachea. Colorazione: Emallume-Eosina. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it) byEzio Campantico e Alda Guastalla]

Epitelio di transizione

L’epitelio di transizione presenta invece caratteristiche intermedie tra l’epitelio squamoso pluristratificato e l’epitelio cubico pluristratificato. E’ localizzato nella vescica, negli ureteri, nella pelvi renale nonché nei calici minori e maggiori renali. La forma ed il numero delle cellule sono variabili in funzione dello stato di espansione del tessuto stesso. Quelle superficiali, in assenza di stiramento, hanno una forma cuboidale o colonnare, ma in seguito ad uno stiramento si appiattiscono. La sua presenza è di fondamentale importanza all’interno della vescica al fine di consentire la contrazione ed il rilassamento dell’organo.

vescica vuota
Figura 12: Epitelio di transizione vescica vuota, mammifero. Colorazione: emallume-eosina. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia – Epiteli di rivestimento (unito.it) by Ezio Campantico e Alda Guastalla]

Classificazione in base alla funzione

Infine, possiamo avere una classificazione in base alla funzione. In questo caso abbiamo 3 epiteli:

  • Di rivestimento che vanno a delimitare la superficie esterna e le cavità degli organi interni che si trovano in comunicazione con l’ambiente esterno;
  • Ghiandolari che vanno a costituire le ghiandole deputate alla secrezione di varie sostanze come enzimi e sostanze protettive (muchi);
  • Sensoriali (Fig. 12) formati da cellule epiteliali in cui fanno sinapsi gli assoni delle cellule nervose poste nei gangli cerebro-spinali, sono importanti nella ricezione e trasmissione degli stimoli sensoriali.
tessuto epiteliale sensoriale lingua
Figura 13: Epitelio sensoriale (squamoso pluristratificato) con i bottoncini gustativi. Lingua di mammifero. Colorazione: emallume-eosina. Fonte:[Atlante di Citologia ed Istologia (unito.it) by Ezio Campantico e Alda Guastalla]

Greta Guida

Fonti

  • Cinnamon L. VanPutte, Jennifer L. Regan, Andrew F. Russo, Rod D. Seeley, Trent Stepehens, Philip Tate. Seeley’s Anatomy and physiology 11 edition. Sorbona. ISBN 978-88-7947-664-5.
  • Atlante di Citologia ed Istologia (unito.it)

Fonti immagini

Greta Guida

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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