Classificazione del Regno Vegetale

La classificazione del Regno Vegetale, da sempre, è stato un argomento di grande discussione. In questa guida faremo un po’ di chiarezza!

Prendendo in esame la divisione sistematica degli organismi viventi, si considera Regno quella categoria tassonomica che va ad indicare il rango di un essere vivente. Il concetto di Regno fu introdotto per la prima volta da Linneo e fu impiegato per suddividere il mondo nei cosiddetti Animali e Plantae.

Affidando al termine Regno un significato più ampio, appartengono a questa categoria tutti gli esseri viventi capaci di compiere la fotosintesi clorofilliana, ma vedremo che possono verificarsi anche delle eccezioni. Diremo quindi che il Regno Plantae linneano e il Regno Vegetale a grandi linee corrispondono, ma sono state eseguite diverse modifiche nel corso dei secoli.

Regno Vegetale: caratteristiche generali degli organismi

Eseguire una corretta classificazione del Regno Vegetale è alquanto complesso, ma si possono seguire delle linee guida per scegliere il giusto collocamento all’interno del sistema. L’appartenenza al Regno Vegetale, a livello tassonomico, è determinata dal possesso di specifiche caratteristiche anatomiche e fisiologiche. Gli elementi distintivi dei vegetali sono:

  • Fotoautotrofia: tutti i vegetali si alimentano, esclusivamente o prevalentemente, attraverso la fotosintesi clorofilliana (ad esclusione di alcune fanerogame parassite*)
  • Sono costituiti da cellule eucariotiche: batteri, archea, cianobatteri, cioè organismi fotoautotrofi procarioti, un tempo considerati parte del Regno Vegetale, oggi sono esclusi.
  • Possiedono parete cellulare, vacuoli e plastidi: all’interno del variegato universo degli organismi eucariotici, la cellula vegetale si distingue da quella animale (o dai funghi, che in passato venivano inseriti in questo regno) per la presenza di queste specifiche componenti della cellula.
  • Sono pluricellulari: anche su questo punto sussiste una marcata discussione in ambito accademico. Una prima rivisitazione del sistema tassonomico dei regni, infatti, aveva escluso gli eucarioti fotosintetici unicellulari dal Regno Vegetale (alcuni tipi di alghe) includendolo in quello dei protisti insieme ai protozoi. Secondo alcuni autori, però, questa classificazione sarebbe in contrasto con la volontà dei sistematici di organizzare il mondo vivente in categorie monofiletiche, che rispecchino la storia evolutiva degli organismi.

Regno Vegetale: La classificazione

All’interno della grande variabilità di soluzioni che la natura ci offre, di seguito si riporta una classificazione guidata e ragionata del Regno Vegetale. Infatti, una prima divisione può essere fatta considerando il rapporto dell’essere vivente con l’acqua. In questi termini si riesce a eseguire una distinzione tra:

  • Tallofite: sono specie vegetale il cui corpo viene chiamato tallo, ovvero una semplice organizzazione anatomica di un organismo pluricellulare fotosintetico. Nel tallo, l’acqua può entrare e uscire da qualsiasi punto della superficie, per tal motivo tutto il sistema è considerato in costante equilibrio. Alle tallofite appartengono tutte quelle Alghe che non rientrano tra i Protisti.
  • Cormofite o embriofite: sono specie vegetali organizzate e presentano organi come: cormo (fusto), radici e foglie che svolgono funzioni fondamentali e specializzate nella sussistenza della pianta.

Le cormofite a loro volta si possono suddividere in base alla specializzazione della vascolarizzazione in:

  • Briofite: Sono cormofite che non presentano tessuti vascolari. Il loro ciclo vitale è aplodiplonte con prevalenza della fase gametofitica. Lo sporofito non è autonomo ma vive a spese del gametofito che svolge la fotosintesi. Il rapporto con l’acqua, soprattutto nelle specie poco evolute, è ancora necessario per la loro sussistenza. La classe principale di questo gruppo sono i Muschi(Bryopsida).
  • Tracheofite: Sono cormofite che hanno differenziato tessuti vascolari. Hanno un ciclo aplodiploide e la generazione sporofitica domina la generazione gametofitica.

Focus sulle Tracheofite

Continuando con la classificazione del Regno Vegetale, in base al modo di propagarsi le Tracheofite si dividono in:

  • Pteridofite: sono piante con sporofito ben sviluppato che possiede tessuti conduttori costituiti da xilema e floema. Lo sporofito si alterna con un gametofito di ridotte dimensioniche prende il nome di protallo. La pteridofite si dividono in:
    • Licopodiofita: Sono piante con ramificazioni dicotomiche, in particolare dal rizoma sotterraneo si sviluppano da una parte le radici avventizie e dall’altra il fusto aereo. Le foglie sessili crescono a spirale direttamente attaccate allo stelo. Esse differiscono da tutte le altre piante vascolari in quanto le loro foglie (dette microfilli) hanno un solo canale vascolare, diversamente dalle altre vascolari che hanno foglie con canali vascolari ramificate (dette macrofilli).
    • Euphyllofita: sono piante portanti eufilli, ovvero foglie sviluppate o ridotte, con meristemi marginali o apicali, lacune fogliari, rami laterali terminanti con sporangi, e fasci xilematici lobati. In questa divisione sono comprese le Felci (Polypodiofita) e gli Equiseti (Sphenofita e Psilofita).
  • Spermatofite: Le spermatofite costituiscono una superdivisione a cui appartengono piante vascolari che, come mezzo di diffusione della specie, producono i semi. Sono conosciute anche con il termine Fanerogame e si differenziano dalle Crittogame, piante vascolari e non, la cui propagazione è affidata esclusivamente alle spore.

Agiosperme e Gimnosperme: qual è la differenza?

A seconda della copertura o meno del seme, le Spermatofite si dividono in:

  • Gimnosperme: sono una divisione di piante appartenenti alle Spermatofite e producono semi non protetti. Gli organi riproduttivi, soprattutto nelle gimnosperme più evolute, si differenziano in apposite strutture chiamate strobili. Vi appartengono, in genere, piante legnose con foglie aghiformi o squamiformi e comprendono più di 1000 specie.
  • Angiorsperme: sono un vasto gruppo di piante appartenenti alle Spermatofite. Sono caratterizzate dall’avere gli ovuli racchiusi in una struttura denominata ovario. L’ovario deriva dalla modificazione e saldatura insieme di specifiche foglie chiamate carpelli. L’ovario è parte del fiore e, a seguito della fecondazione, da origine al frutto; mentre gli ovuli danno origine ai semi. Le angiosperme sono note anche il nome di Magnoliophyta.

Alcuni botanici ritengono che la divisione delle Clamidosperme (o Gnetofite), comprendente gli ordini Gnetales, Welwitschiales ed Ephedrales, presenti caratteri intermedi tra le Gimnosperme e le Angiosperme.

Approfondendo le Angiosperme

Terminando la classificazione del Regno Vegetale. Le angiosperme, a seconda del numero di cotiledoni, ovvero foglie modificate che hanno la funzione di nutrire l’embrione durante la germinazione, si dividono in:

  • Monocotiledoni: Sono quasi tutte piante erbacee; le uniche monocotiledoni a portamento arboreo sono le palme (famiglia Arecaceae), nelle quali comunque il legno si forma per una modificazione del parenchima primario, e non come accrescimento secondario. Il fiore può presentare tepali con un numero multiplo di tre (3,6,9).
  • Dicotiledoni: Sono piante erbacee o arboree, e presentano, nelle specie non annuali, accrescimento secondario con produzione di legno attraverso i cambi cribrovascolare e subero-fellodermico. Il fiore può presentare sepali e petali con un numero multiplo di 4 o 5.

Considerando le precedenti classificazioni del Regno Vegetale

Gli organismi che venivano associati in maniera errata erano:

  • Funghi
  • Alcune tipologie di Alghe
  • Licheni: Organismo simbionte costituito solitamente da un fungo e un’alga. Il fungo, detto micobionte, è un organismo eterotrofo e non sintetizza i propri nutrienti a partire dalla sostanza inorganica. L’alga, detta fotobionte, è invece un organismo autotrofo e sintetizza i propri nutrienti a partire dalla sostanza inorganica. Questi due organismi simbionti convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo, sopravvive grazie ai composti organici prodotti dalla fotosintesi dell’alga, e quest’ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua dal fungo. Un’altra simbiosi interessante sono le Micorrize (simbiosi mutualistiche tra funghi e radici delle piante).

* Fanerogame parassite: Le fanerogame parassite sono piante che vivono a spese di altre piante e si possono distinguere in due categorie: parzialmente parassite e interamente parassite. Le fanerogame parzialmente parassite hanno sia foglie verdi che radici (come le piante dei generi Melampyrum e Rhinanthus) oppure soltanto foglie verdi come il vischio (Viscum album), in cui le radici si sono trasformate in austori che penetrano nei tessuti della pianta ospite. Le fanerogame interamente parassite non possiedono né radici né foglie verdi, come le piante dei generi Cuscuta e Orobanche. Le cuscute attaccano diverse piante coltivate (soprattutto erba medica, trifoglio e barbabietola), mentre le orobanche colpiscono soprattutto le leguminose.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.