Trapianto di occhio intero: nuova frontiera per il ripristino della vista

Sono promettenti i risultati clinici del primo trapianto al mondo di un occhio intero e di parte del viso, eseguito su un uomo di 46 anni negli Stati Uniti, che potrebbe aprire nuove possibilità per il ripristino della vista nelle persone che l’hanno persa. Anche se al momento il paziente non ha riacquistato la vista, lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Jama Ophthalmology mostra progressi significativi nel mantenimento della vitalità del bulbo oculare. Questo intervento, durato 21 ore e realizzato da un team di circa 140 chirurghi, rappresenta una svolta per la chirurgia oculare e offre speranze per future terapie in grado di ripristinare la vista.

Trapianto di occhio intero
Trapianto di occhio intero: nuova frontiera per il ripristino della vista

Lo studio: obiettivi e risultati

Lo studio ha coinvolto un uomo americano che ha subito un grave infortunio sul lavoro, causando la perdita di parte del viso e dell’occhio. Secondo il dottor Eduardo Rodriguez, direttore del dipartimento di chirurgia plastica Hansjörg Wyss del Nyu Langone a New York, il trapianto ha mantenuto una pressione oculare normale. Ha anche mantenuto un buon flusso sanguigno e ha preservato alcune funzioni della retina, senza segnali di rigetto. Sebbene il paziente non abbia ancora riacquistato la vista, questi risultati indicano che il trapianto del bulbo oculare è possibile. La sfida futura sarà ripristinare il collegamento tra l’occhio e il cervello.

La cecità nel mondo

Sono oltre 40 milioni le persone nel mondo che soffrono di cecità totale. Molte a causa della perdita di neuroni retinici, della retina, del nervo ottico o dell’intero occhio. Fino ad oggi, non esistono terapie in grado di restituire la vista a chi l’ha persa per queste ragioni. Il trapianto di occhio rappresenta una svolta chirurgica che potrebbe, in futuro, offrire nuove soluzioni per alcuni tipi di cecità.

Il contesto e la sfida del trapianto

Come spiega il dottor Diego Ponzin, direttore della Banca degli Occhi del Veneto e presidente della Società Italiana Banche Occhi, l’obiettivo principale del trapianto non era solo quello di ripristinare l’aspetto fisico del paziente, ma di preservare la vitalità dell’occhio. A differenza del trapianto facciale, che è già stato eseguito con successo in diverse occasioni, il trapianto di un bulbo oculare completo non era mai stato tentato. La rivascolarizzazione dell’occhio trapiantato, un elemento cruciale per la sopravvivenza della retina, è stata ottenuta, permettendo di mantenere l’occhio in vita per un lungo periodo.

La vitalità del bulbo oculare e della retina

La novità di questo studio risiede nella dimostrazione che un bulbo oculare può essere trapiantato mantenendo intatte le sue funzioni anatomiche e vitali, inclusa la retina, che è particolarmente sensibile alla mancanza di ossigeno e ai traumi. I chirurghi sono riusciti a garantire una buona rivascolarizzazione dell’occhio, preservando la vitalità delle cellule retiniche, come dimostrato dagli studi anatomici e funzionali condotti dopo il trapianto. Tuttavia, il ripristino della vista è ancora lontano, poiché la retina e il nervo ottico devono essere collegati in modo efficace al cervello per trasmettere gli impulsi visivi.

Le condizioni necessarie per il recupero della vista

Come sottolinea il dottor Ponzin, una delle maggiori sfide è il ripristino dei collegamenti tra la retina e il cervello, attraverso il nervo ottico. Ogni nervo ottico è costituito da circa un milione di prolungamenti neuronali, che trasmettono gli impulsi visivi al cervello. Al momento, non esiste una tecnologia capace di ricongiungere questi fili recisi dopo il trapianto. Ciò rappresenta il principale ostacolo per il ripristino della vista. Il trapianto è riuscito a mantenere viva la retina, ma il nervo ottico danneggiato non è in grado di inviare segnali al cervello del paziente.

Speranze per il futuro

Sebbene i risultati dello studio siano incoraggianti, non offrono speranze immediate per le persone nate cieche, poiché la vista è una funzione che il cervello sviluppa durante l’infanzia. Tuttavia, per coloro che hanno perso la vista in età adulta, quando il cervello ha già imparato a vedere, questo studio potrebbe aprire la strada a future terapie in grado di ristabilire la connessione tra l’occhio e il cervello. Se in futuro sarà possibile ricollegare il nervo ottico, potremmo assistere a un vero e proprio ripristino della vista in pazienti che hanno subito gravi traumi oculari.

Tabella riassuntiva: trapianto di occhio e recupero della vista

Condizione necessariaStato attualeSfide future
Rivascolarizzazione dell’occhioOttenuta con successoMantenimento della vitalità dell’occhio
Vitalità della retinaPreservata nel tempoNecessità di collegare retina e cervello
Ripristino del nervo otticoNon ancora possibileSviluppo di tecnologie per il collegamento neuronale

Il Trapianto di occhio intero: Conclusione

Il primo trapianto di occhio intero rappresenta un passo significativo per la chirurgia oftalmica e potrebbe aprire nuove possibilità per il ripristino della vista in futuro. Sebbene il recupero completo della vista non sia ancora una realtà, la possibilità di trapiantare un bulbo oculare e mantenerlo vivo e funzionante è un risultato straordinario. Le sfide per il ripristino del nervo ottico e la trasmissione dei segnali al cervello restano enormi, ma questo traguardo offre speranza per le persone che hanno perso la vista in età adulta a causa di gravi traumi.

Domande Frequenti – Trapianto di occhio intero

Il trapianto di occhio è già disponibile per chi ha perso la vista?
No, il trapianto di occhio è ancora in fase sperimentale e, al momento, non è possibile ripristinare la vista. Consiglio: segui gli sviluppi della ricerca per nuove potenziali soluzioni future.

Il trapianto di occhio può aiutare chi è nato cieco?
Purtroppo no, poiché la vista è una funzione che si sviluppa nel cervello in età infantile. Consiglio: attualmente, non esistono terapie efficaci per chi è nato cieco.

Qual è stata la sfida principale nel trapianto di occhio?
La principale sfida è stata la rivascolarizzazione dell’occhio trapiantato, che è stata ottenuta con successo. Consiglio: i futuri studi si concentreranno sul ripristino del nervo ottico.

Quanto tempo ci vorrà per ripristinare la vista con un trapianto di occhio?
Non è ancora chiaro quando sarà possibile ripristinare la vista attraverso un trapianto di occhio. Consiglio: segui i progressi della ricerca oftalmica per aggiornamenti futuri.

Il trapianto di occhio può migliorare la qualità della vita?
Sì, anche se la vista non è stata ripristinata, il trapianto di occhio può contribuire a migliorare l’aspetto estetico e la qualità della vita di chi ha subito gravi traumi oculari. Consiglio: consulta il tuo medico per valutare le opzioni disponibili.

Ci sono speranze per il ripristino del nervo ottico?
Attualmente, la riconnessone del nervo ottico è una sfida tecnologica non ancora risolta, ma la ricerca sta facendo progressi. Consiglio: rimani informato sugli sviluppi nel campo delle neuroscienze e della chirurgia oftalmica.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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