Ecologia

Immagine rappresentativa dell'anatomia di una dinofita provvista di teca

Le dinofite

La divisione delle dinofite comprende organismi unicellulari ad organizzazione eucariotica dotati di flagelli. In alcune specie, la parete cellulare può essere costituita da placche di cellulosa che formano una teca resistente. In condizioni favorevoli, tali micro-alghe, possono determinare fioriture con conseguenze negative per molti organismi marini.

Le meduse mangiano la plastica.

Anche le meduse mangiano la plastica

Sempre più studi analizzano gli impatti dei rifiuti di origine antropica sugli organismi marini. Quando le meduse si avvicinano ad una possibile preda si attivano specifici recettori, sia meccanici che chimici. Questi, a loro volta, inducono la fuoriuscita delle nematocisti e l’ingestione delle prede. In questo caso, però, sono ingerite microplastiche.

mutualismo

Il mutualismo

L’articolo si occupa chiarire il significato di relazione mutualistica approfondendo l’argomento e ricorrendo ad esempi pratici.

Plastitar: un miscuglio di catrame e microplastiche.

Plastitar: un miscuglio di catrame e microplastiche

Il plastitar – dalla crasi tra le parole inglesi plastic e tar ovvero ‘plastica’ e ‘catrame’ – è un miscuglio di catrame e microplastiche. I residui di petrolio, chiamati catrame, arrivano sulle coste di tutto il mondo come conseguenza di sversamenti accidentali dalle navi in transito o affondate e delle attività estrattive. Se la costa è rocciosa, il catrame può attaccarsi alle rocce e seccarsi trattenendo gli altri materiali con cui entra in contatto, comprese le microplastiche.

Gli habitat del mar Mediterraneo

Gli habitat del mar Mediterraneo

Il mar Mediterraneo è uno dei mari più ricchi di biodiversità, intesa non solo come abbondanza di organismi, ma anche come distribuzione e interazione tra esseri viventi e le componenti fisiche del territorio. Sebbene esistano tre modi diversi per classificare la biodiversità (genetico, di specie e di ecosistema), solo uno è più facile da studiare: quello ecosistemico. In particolare, si usa la caratterizzazione a livello di habitat. Per questo motivo è essenziale conoscere e mappare gli habitat del mar Mediterraneo. Solo così si può attuare un’adeguata protezione e gestione della biodiversità marina.

La pesca minaccia i cavallucci marini italiani.

La pesca minaccia i cavallucci marini italiani

Un nuovo studio, condotto grazie alla citizen science, lancia un’allarme per i cavallucci marini italiani. Sono due le specie non abbastanza protette nei nostri mari: Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus. I mari italiani sono habitat idonei ad ospitarli, tuttavia, le attività antropiche e in particolare la pesca minacciano i cavallucci marini.