Scompenso cardiaco: l’importanza di controllare la pressione arteriosa

Lo scompenso cardiaco è una patologia comune che colpisce il cuore e comporta una ridotta capacità di pompare sangue e ossigeno nell’organismo. Uno degli aspetti cruciali nel gestire il scompenso cardiaco è il controllo della pressione arteriosa. In questo articolo, esploreremo l’importanza di mantenere la pressione bassa nei pazienti affetti da questa condizione e i benefici di adottare uno stile di vita sano per preservare la funzionalità cardiaca.

Scompenso cardiaco
Figura 1 – Scompenso cardiaco e pressione bassa: quali sono le considerazioni chiave?

L’importanza del controllo della pressione nello scompenso cardiaco

Indipendentemente dalla frazione di eiezione del ventricolo sinistro, che è un parametro utilizzato per valutare la funzione di pompa del cuore, è fondamentale mantenere una pressione arteriosa bassa nei pazienti con scompenso cardiaco. Questo approccio contribuisce a ridurre il carico sul ventricolo sinistro, consentendo al cuore di lavorare in modo più efficiente. Misurare la pressione prima dell’insorgenza di sintomi come vertigini in posizione eretta è fondamentale per garantire un adeguato monitoraggio.

Cosa è la pressione arteriosa

La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie durante il suo passaggio attraverso il sistema circolatorio. Viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e viene espressa attraverso due valori: pressione sistolica e pressione diastolica.

La pressione sistolica rappresenta la pressione nelle arterie quando il cuore si contrae e pompa il sangue. La pressione diastolica, invece, rappresenta la pressione quando il cuore si rilassa tra un battito e l’altro. I valori normali della pressione arteriosa si aggirano intorno a 120/80 mmHg, ma possono variare da persona a persona.

Evitare errori comuni

È importante sottolineare che i pazienti non dovrebbero sospendere la terapia antiscompenso solo perché la loro pressione è bassa o normale. Alcuni farmaci utilizzati per il trattamento dello scompenso cardiaco sono anche prescritti per l’ipertensione arteriosa, il che potrebbe portare a confusione. Spiegare al paziente la ragione dietro la terapia è essenziale per evitare tali errori. Inoltre, è fondamentale comprendere che l’ipertensione arteriosa può essere associata a episodi di scompenso acuto, e solo attraverso una terapia antiscompenso accurata è possibile prevenire tali episodi.

Preservare la funzionalità cardiaca nello scompenso cardiaco

Lo scompenso cardiaco è una sindrome che coinvolge diversi organi e deriva dalla compromessa funzionalità del cuore nel pompare ossigeno all’organismo. Per preservare la limitata funzionalità cardiaca, è fondamentale evitare di affaticare ulteriormente il cuore. Mantenere la pressione arteriosa bassa è uno dei pilastri per raggiungere questo obiettivo.

Uno sguardo alla situazione attuale

Lo scompenso cardiaco rappresenta una delle patologie più comuni nel mondo occidentale, e la sua incidenza sta aumentando anche nei Paesi emergenti. Tuttavia, grazie ai progressi nella ricerca cardiovascolare, la mortalità associata allo scompenso cardiaco è diminuita. In Italia, ad esempio, la sopravvivenza dei pazienti con scompenso cardiaco è aumentata dal 75% all’88% negli ultimi 10 anni. Ciò è il risultato di un migliore trattamento farmacologico e di una maggiore consapevolezza dell’importanza di adottare uno stile di vita sano e di monitorare la pressione arteriosa.

Conclusioni

Mantenere la pressione arteriosa bassa è fondamentale per i pazienti con scompenso cardiaco al fine di ridurre il carico sul cuore e preservarne la funzionalità. I pazienti devono seguire le terapie prescritte e adottare uno stile di vita sano, che include l’attività fisica regolare e un monitoraggio costante della pressione arteriosa. Solo attraverso l’impegno attivo e la partecipazione dei pazienti è possibile gestire efficacemente lo scompenso cardiaco.

Fonti

Foto dell'autore

Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

2 commenti su “Scompenso cardiaco: l’importanza di controllare la pressione arteriosa”

  1. Molto grazie.
    In questo momento non so se soffro di scompenso cardiaco,la mia pressione solitamente si aggira su 130/65.Assumo regolarmenteCARDICOR125.cordialità.ho 76anni

    Rispondi

Lascia un commento