Cosa fanno in ospedale in caso di infarto?

Un infarto miocardico, comunemente conosciuto come infarto, è una condizione medica grave che richiede un intervento immediato. Comprendere le procedure e i trattamenti che vengono effettuati in ospedale in caso di infarto può aiutare a ridurre l’ansia e a prepararsi meglio per affrontare questa emergenza. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa succede quando una persona arriva in ospedale con un sospetto infarto, i trattamenti comuni e le cure post-infarto.

Cosa fanno in ospedale in caso di infarto?

Primo Soccorso e Arrivo in Ospedale

Chiamata di emergenza

Quando una persona manifesta sintomi di infarto, è cruciale chiamare immediatamente i servizi di emergenza (118 in Italia). I paramedici arrivano rapidamente per fornire il primo soccorso e trasportare il paziente in ospedale il più velocemente possibile.

Primo intervento dei paramedici

I paramedici iniziano subito il trattamento, che può includere:

  • Somministrazione di ossigeno per migliorare l’apporto di ossigeno al cuore.
  • Aspirina per ridurre la coagulazione del sangue e prevenire ulteriori danni al cuore.
  • Nitroglicerina per migliorare il flusso sanguigno verso il cuore.
  • Monitoraggio del cuore con un elettrocardiogramma (ECG) per valutare il ritmo cardiaco e identificare l’infarto.

Accoglienza e Diagnosi in Ospedale

Valutazione iniziale

All’arrivo in ospedale, il paziente viene rapidamente trasferito al reparto di emergenza, dove il personale medico effettua una valutazione immediata. Questo può includere:

  • Anamnesi e sintomi: Raccolta di informazioni sui sintomi, anamnesi medica e familiari.
  • Esame fisico: Valutazione delle condizioni generali del paziente.

Test diagnostici

Per confermare la diagnosi di infarto e determinare la gravità della situazione, vengono eseguiti diversi test diagnostici:

  • Elettrocardiogramma (ECG): Misura l’attività elettrica del cuore per identificare anomalie nel ritmo cardiaco.
  • Esami del sangue: Misurano i livelli di enzimi cardiaci (troponina) rilasciati nel sangue in caso di danno al muscolo cardiaco.
  • Ecocardiogramma: Utilizza ultrasuoni per visualizzare il cuore e valutare la sua funzione.
  • Coronarografia: Un test più invasivo che utilizza un colorante e raggi X per visualizzare le arterie coronarie e identificare blocchi.

Trattamenti durante l’Infarto

Terapie farmacologiche

Dopo la conferma dell’infarto, vengono somministrati diversi farmaci per stabilizzare il paziente e limitare i danni al cuore:

  • Trombolitici: Farmaci che dissolvono i coaguli di sangue nelle arterie coronarie.
  • Anticoagulanti e antipiastrinici: Medicinali che prevengono la formazione di nuovi coaguli.
  • Beta-bloccanti: Riduccono la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, diminuendo il carico sul cuore.
  • ACE-inibitori: Aiutano a rilassare i vasi sanguigni e migliorare il flusso sanguigno.

Procedure interventistiche

In alcuni casi, è necessario un intervento chirurgico urgente per ripristinare il flusso sanguigno al cuore:

  • Angioplastica coronarica: Una procedura in cui un palloncino viene inserito nelle arterie coronarie e gonfiato per aprire il blocco. Spesso, viene inserito uno stent per mantenere aperta l’arteria.
  • Bypass coronarico: Un intervento chirurgico che crea un nuovo percorso per il sangue intorno a un’arteria coronarica bloccata.

Cura Post-Infarto

Monitoraggio e recupero

Dopo il trattamento iniziale, il paziente viene trasferito in un’unità di cura intensiva (ICU) per il monitoraggio continuo. Questo include:

  • Monitoraggio continuo dell’ECG per rilevare eventuali aritmie.
  • Controllo dei segni vitali come pressione sanguigna, frequenza cardiaca e livelli di ossigeno.

Riabilitazione cardiaca

Una volta stabilizzato, il paziente può iniziare un programma di riabilitazione cardiaca. Questo programma mira a migliorare la salute del cuore e prevenire futuri infarti attraverso:

  • Esercizio fisico controllato: Programmi di esercizi personalizzati per migliorare la forma fisica e la funzione cardiaca.
  • Consulenza nutrizionale: Educazione su una dieta sana per il cuore.
  • Supporto psicologico: Aiuto per affrontare lo stress e l’ansia post-infarto.

Medicazioni a lungo termine

I pazienti che hanno subito un infarto generalmente devono prendere farmaci a lungo termine per prevenire futuri eventi cardiaci, come:

  • Statine per ridurre i livelli di colesterolo.
  • Beta-bloccanti e ACE-inibitori per gestire la pressione sanguigna.
  • Antipiastrinici per prevenire la formazione di coaguli.

Conclusione

Un infarto miocardico è un’emergenza medica che richiede un intervento rapido e specifico. Conoscere le procedure e i trattamenti che vengono effettuati in ospedale può aiutare a ridurre l’ansia e prepararsi meglio a gestire questa situazione critica. La diagnosi tempestiva, i trattamenti immediati e la cura post-infarto sono cruciali per migliorare le probabilità di recupero e prevenire futuri eventi cardiaci.

FAQ su Cosa fanno in ospedale in caso di infarto?

1. Quanto tempo dura il ricovero in ospedale dopo un infarto?

Il ricovero può durare da pochi giorni a una settimana o più, a seconda della gravità dell’infarto e delle condizioni generali del paziente.

2. Quali sono i sintomi più comuni di un infarto?

I sintomi includono dolore o pressione al petto, difficoltà respiratorie, sudorazione eccessiva, nausea, vomito, e dolore irradiato a braccia, collo, mandibola o schiena.

3. Cosa posso fare per prevenire un infarto?

Adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, non fumare e gestire lo stress, è fondamentale per la prevenzione.

4. È possibile avere un infarto senza dolore al petto?

Sì, specialmente nelle donne, negli anziani e nelle persone con diabete, un infarto può manifestarsi senza il classico dolore al petto, ma con sintomi come affaticamento estremo, difficoltà respiratorie o dolore in altre parti del corpo.

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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