La resistenza agli antibiotici, o antibiotico-resistenza, è un fenomeno che permette ai batteri di resistere all’azione antimicrobica di un farmaco. E’ considerata uno dei peggiori incubi dell’era moderna, tanto da indurre gli studiosi alla ricerca di ogni soluzione possibile. L’ultima in ordine di tempo potrebbe essere quella di inviare, contro i super batteri, virus letali geneticamente modificati o OGM.
I batteriofagi (Fig.1), più comunemente detti fagi, sono virus che sfruttano i batteri, e solo loro, come cellule ospiti, utilizzando i loro meccanismi biomolecolari per potersi replicare e diffondere. L’infezione virale nel batterio ne causa la lisi, ossia la lacerazione della membrana plasmatica esterna, provocandone la morte (Fig.2). L’idea innovativa nella lotta contro la resistenza agli antibiotici nasce, quindi, dalla possibilità di creare fagi contenenti istruzioni specifiche per portare all’autodistruzione gli stessi batteri ospiti.
Sono diversi gli istituti di ricerca che nel mondo stanno compiendo ricerche in questo senso, utilizzando come cavie topi infetti e il macchinario di gene-editing CRISPR, che permetterebbe ai virus di eliminare in modo specifico i batteri. I risultati iniziali di queste sperimentazioni hanno messo in evidenza l’elevata percentuale di sopravvivenza negli animali infetti, dando così ai ricercatori la possibilità di ipotizzare l’inizio dei trial umani entro un tempo compreso tra i 18 e i 24 mesi.
Quello proposto non è però il primo caso in cui i batteriofagi sono utilizzati per neutralizzare i batteri patogeni. Le terapie sperimentate dagli scienziati sono diverse e innovative, ma hanno tempi di sviluppo molto lenti per varie ragioni, a partire purtroppo da quelle di mercato: questi virus, già presenti in natura, non possono essere immessi sul mercato come brevetti, non riuscendo ad attrarre l’attenzione di investitori o case farmaceutiche. Un altro problema che insorge nell’utilizzo di virus OGM riguarda l’interazione di questi ultimi con l’organismo: un numero elevato di fagi, infatti, potrebbe scatenare una risposta immunitaria imprevista, aggravando il quadro clinico dell’ospite.
Ma non dobbiamo abbatterci! Le inside sono tante e sembrano insuperabili, ma a detta di molti studiosi del settore, con la collaborazione di tutti, nel tempo si potrebbe davvero arrivare ad ottenere una macchina anti-batterio efficiente e specifica! Quindi… ricercatori di tutto il mondo… affinate le vostre menti e dateci dentro!
Silvia Vallefuoco
Fonte: Focus – http://www.nature.com/news/modified-viruses-deliver-death-to-antibiotic-resistant-bacteria-1.22173