Caratteristiche
Streptococcus pneumoniae (detto propriamente pneumococco) è un batterio Gram positivo, alfa emolitico, aerobio e capsulato. Le infezioni pneumococciche causano annualmente circa 7 milioni di casi negli Stati Uniti. Le capsule degli pneumococchi sono formati da un insieme compatto di polisaccaridi che determinano il sierotipo e conferisce virulenza e patogenicità.
La virulenza varia fra i sierotipi a causa delle diversità che caratterizzano il genoma. I sierotipi di pneumococco sono stati identificati attraverso delle reazioni con anti-siero tipo specifici. Le infezioni più acute sono causate da un piccolo gruppo di sierotipi (4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F e 23F) tutti inclusi nel vaccino pneumococcico 13-valente.
I sierotipi sopra riportati causano circa il 90% delle infezioni di tipo invasivo nei bambini, e circa il 60% negli adulti. In particolare il sierotipo 19A, molto virulento e resistente, è la principale causa di infezioni delle vie respiratorie e malattie altamente invasive.
Filogenesi
Dominio | Bacteria |
Phylum | Firmicutes |
Ordine | Bacilli |
Famiglia | Streptococcaceae |
Genere | Streptococcus |
Specie | S. pneumoniae |
Morfologia delle colonie
S. pneumoniae può essere identificato su apposite piastre petri con terreno di coltura agar sangue (Figura 3). Avendo delle proprietà emolitiche questi batteri trasformano l’agar sangue in verde scuro. La crescita delle colture batteriche richiede un periodo di tempo che può essere variabile in base alle condizioni esterne. Al microscopio ottico lo pneumococco si presenta come un diplococco, apparentemente fusi ad un’estremità, il che conferisce la caratteristica forma “a fiamma” tipica del microrganismo.
Patogenesi
Le patologie causate da S. pneumoniae comprendono:
- Otite media;
- Polmonite;
- Sinusite;
- Meningite;
- Endocardite;
- Artrite settima;
- Peritonite;
- Batteriemia.
L’infezione da pneumococco primaria di solito coinvolge l’orecchio medio e i tratti respiratori.
Tra le altre malattie causate da pneumcocco troviamo:
- Batteriemia da pneumcocco;
- Polmonite da pneumococco;
- Otite media acuta pneumococcica;
- Sinusite paranasale da pneumococco;
- Meningite da pneumococco;
- Endocardite pneumococcica;
- Artrite settica pneumococcica;
- Peritonite pneumococcica spontanea.
Metodi di identificazione
Esistono diversi metodi di identificazione per S. pneumoniae che di seguito elencheremo e spiegheremo:
- 1° metodo che prevede l’individuazone di parti del batterio (antigeni) nelle urine. In particolare il Polisaccaride C, un componente importante della parete cellulare dei batteri, può essere rilevato in una moltitudine di fluidi corporei. L’Immunocromatografia viene utilizzata per testare la presenza di particolari antigeni specifici e viene utilizzata con l’ausilio e la diagnosi delle colture batteriche.
- 2° metodo che prevede un analisi basata sul rilevamento di specifiche sequenze di DNA che fanno parte del patrimonio genetico di S. pneumoniae.
- 3° metodo. L’identificazione di S. pneumoniae si basa convenzionalmente sul test della sensibilità all’optochina.
- 4° metodo. Un ulteriore metodo identificativo è attraverso il test della lisi in presenza di sali biliari.
- Per casi particolari, è previsto l’impiego di tecniche molecolari di identificazione, basate generalmente sulla ricerca mediante PCR di specifici geni pneumococcici.
Terapia
Dopo l’avvento degli antibiotici, la penicillina divenne rapidamente l’antibiotico di elezione per le malattie da pneumococco:
- Per allergici: cefalosporine, eritromicina e cloramfenicolo;
- Sono resistenti alle tetracicline.
Oggi sono disponibili due differenti tipi di vaccino:
- 7-polisaccaridi capsulari complessati con proteine: indicato per i bambini con meno di 2 anni;
- 23 polisaccaridi capsulari: indicato per adulti a elevato rischio di malattia per S. pneumoniae.
Circa il 94% dei ceppi batterici sono inclusi nel vaccino o sono sierologicamente correlati con i sierotipi del vaccino. Tuttavia, questo vaccino non è efficace nei seguenti casi:
- pazienti affetti da asplenia, anemia falciforme, tumori del sangue e infezione da HIV;
- Pazienti che hanno subito trapianto renale;
- Anziani.
Fonti
- Pazienti.it
- msdmanuals
- mypersonaltrainer
- Corso di batteriologia – www.bluejayway.it
- Principi di microbiologia medica di G. Antonelli, M. Clementi, G. Pozzi (a cura di), 2017.
Autore: Simone Mazzaglia, aggiornato il 19/09/19 da Salvatore Gemmellaro.
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