Spugna per piatti, un oggetto da tenere d’occhio!

Quante volte laviamo in cucina senza fare troppo attenzione in che condizioni è l’oggetto che ci aiuta a rimuovere i residui di cibo? Stiamo parlando della spugna per lavare i piatti di tutti i giorni.

Essa è probabilmente uno degli oggetti più sporchi e pieni di batteri presenti nelle nostre cucine e anche uno degli oggetti più contaminati dai germi dell’intera casa. Lo ha dichiarato proprio il dottor Philip Trieno, esperto dei dipartimenti di Microbiologia e Patologia presso la NYU Langone e autore di “The Secret Life of Germs”. A suo parere, di routine le persone risciacquano la spugna per i piatti, ma non la disinfettano mai, mentre sarebbe importante farlo. Perché? Quando eliminiamo i residui di cibo dai piatti sporchi, dai taglieri, dal piano di lavoro, dalle posate, secondo l’esperto, eventuali agenti patogeni possono permanere nella spugna umida. La stessa spugna di solito viene lasciata bagnata sul lavello fino all’utilizzo successivo. In queste condizioni i batteri sono in grado di moltiplicarsi ad un ritmo elevato, fino ad una volta ogni 20 minuti. A parere dell’esperto, per evitare infezioni, ad esempio da Escherichia coli, bisognerebbe effettuare con molta attenzione la pulizia sia della spugna per i piatti che dei taglieri. “Acqua e sapone non uccidono i germi, li lavano solo via” – ha spiegato il dottore, che ha aggiunto che se si lavano i piatti con una spugna sporca in realtà non li puliamo, ma anzi li arricchiamo di germi. Ha inoltre sottolineato che il cattivo odore della spugna indica la presenza attiva di germi. Per annientarli suggerisce di preparare una soluzione mescolando una parte di candeggina e nove parti d’acqua e di riporre la spugna in questa miscela da 10 a 30 secondi circa. In questo modo la spugna risulterà igienizzata al meglio. Ma dato che la candeggina è un prodotto inquinante sorge un problema eco-ambientale, oltre a risultare potenzialmente pericoloso per la salute  delle persone sia durante l’uso che al contatto continuo con oggetti di utilizzo quotidiano usati per cibarsi. L’alternativa suggerita dall’esperto al riguardo consiste nel disinfettare la spugna in un forno a  microonde. Questo metodo tratta di riempire d’acqua un contenitore adatto al microonde e di inserire la spugna, dunque regolare il microonde in modo che l’acqua giunga ad ebollizione e come ultima fase si dovrà fare asciugare bene la spugna. Infine, dopo la pulizia delle spugne, non bisognerebbe dimenticare di lavarsi le mani in modo adeguato.

La domanda da porsi potrebbe essere se dobbiamo davvero avere “paura” dei germi presenti sulla spugna per lavare piatti, taglieri, posate e quant’altro? Molto probabilmente no, se osserviamo alcuni piccoli suggerimenti. Ricordiamo sempre le regole basilari per l’igiene quando laviamo i piatti e quando cuciniamo. Non dimentichiamo di fare con cura le pulizie necessarie tutti i giorni, in particolare se in famiglia ci sono bambini, ma senza ossessioni. Quando la spugna per i piatti ha assunto davvero un cattivo odore, però, non esitiamo a risparmiare, ma sostituirla sarà l’azione più giusta e igienica da fare.
Qualcuno di noi si sarà ammalato, anche una sola volta, a causa di una spugna per i piatti non perfettamente igienizzata e ricca di microbi? Forse nessuno sarà mai in grado di svelarlo. Ma se pensiamo che con un semplice bacio due persone si scambiano milioni di germi, ci possiamo fare un’idea di quanto sia elevata la nostra esposizione quotidiana ai microbi e allo stesso tempo del ruolo che un sistema immunitario funzionante svolge di continuo per proteggerci dalle infezioni in ogni momento della giornata e in ogni luogo, anche nella nostra amata cucina.

fonte: Grennme

Alessandro Scollato

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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