Il “Cranberry” e le sue proprietà antibatteriche

Il mirtillo rosso americano o Cranberry è un frutto piccolo e rossastro simile al nostro mirtillo. Questo può essere considerato a pieno titolo un alimento capace di agire positivamente nel nostro organismo. Buono e anche ottimo per la nostra salute, il cranberry veniva già utilizzato dai nativi americani perchè in grado di svolgere un’azione antibatterica. Sarebbe, infatti, capace di ostacolare la comunicazione tra i microrganismi bloccando lo sviluppo della malattia e, inoltre, potrebbe essere utile nella lotta contro l’antibiotico-resistenza.

È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista “Scientific reports” dai ricercatori canadesi della McGill University di Montreal e dell’Inrs-Institut Armand-Frappier di Laval. Gli scienziati che hanno preso parte alla ricerca hanno somministrato l’estratto di mirtilli rossi a un gruppo di moscerini della frutta, che vengono spesso utilizzati durante gli esperimenti scientifici per studiare le infezioni umane. Al termine della sperimentazione è emerso che gli insetti che avevano ricevuto il succo di mirtilli mostravano livelli più bassi d’infezione rispetto a quelli che non lo avevano assunto. Inoltre, tendevano a vivere più a lungo.

Le proprietà antibatteriche sono da attribuire ai suoi principi attivi, in particolare alle protoantocianidine. Le protoantocianidine del gruppo B sono i componenti presenti in maggiore percentuale insieme a quelle più rare di tipo A. Sono composti polifenolici presenti in molti altri alimenti dal colore rossastro e sono da tempo conosciute per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Di fatto sono proprio loro a interrompere la possibilità per i batteri di comunicare tra loro e quindi anche di difendersi e diventare virulenti. Questo principio attivo ha anche la capacità di agire come regolatore del pH. Per tale motivo è spesso usato in alcune preparazioni utili contro le infezioni urinarie e vendibili liberamente in farmacia. Questo frutto protegge anche dalle malattie cardiovascolari. È stato dimostrato, infatti, che i suoi composti bioattivi abbassino non solo l’incidenza di alcune infezioni ma riducano anche l’infiammazione organica e migliorano la salute del cuore andando ad agire da regolatore della pressione sanguigna.

 

Alice Marcantonio

fonte: “Farmaflo.it”

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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